Dopo 10 giorni di riposo assoluto e 8 giorni di cura antiffiammatorio, ho provato in palestra a "camminare passeggiando" su tapis roulant per 15 min.
L'indomani piccolo dolore ancora presente
Sta iniziando a snervarmi sta cosa!!:angrymod:
Ma non è che il riposo assoluto peggiori le cose???
Se la patologia è più grave (tipico di molti sportivi che alle prime avvisaglie della tendinite continuano comunque a fare sport), il riposo richiesto è più lungo.
Nota bene: riposo non significa immobilizzare l'arto come qualcuno sostiene, se non ci sono fratture o lesioni serie ai muscoli o tendini non si immbolizza niente! Riposo significa che fai le tue normali attività quotidiane, ma non si corre, non si va in bici tranne a prendere il pane, passeggiate brevissime, senza forzare. Queste piccole attività, insieme all'alternanza del ghiaccio, stimolano già l'afflusso sanguigno, senza rischiare di sovraccaricare ulteriormente l'articolazione.
Qualcuno qui sostiene che si debba fare attività sostanzialmente di potenziamento, temendo che il normale calo del tono muscolare nel periodo di riposo comprometta la situazione. Ci sono diversi errori in questa visione.
Primo, è difficile che un ciclista mediamente allenato abbia bisogno di potenziamento (o che la scarsa forza sia alla base della tendinite di cui si parla in questa discussione).
Secondo, prima si guarisce e poi si fa il potenziamento. Fare potenziamento con la patologia in atto non è molto costruttivo (senza contare poi chi suggerisce di fare agilità: con l'agilità non si potenzia un bel niente, il protocollo tipico di potenziamento in bici richiede progressioni da basse velocità o addirittura da fermi con il rapportone, immagina cosa può fare una cosa del genere su un ginocchio malandato!).
Con il recupero graduale c'è tutto il tempo di aumentare l'intensità delle uscite e recuperare il tono muscolare in poche settimane. Faccio un esempio pratico e recente. A causa di una patologia (embolia polmonare non tempestivamente diagnosticata), quest'inverno per 4 mesi ho potuto fare solo giri in bici brevi e a potenze basse (60-70% della mia FTP precedente massimo anche su salite corte): vi potete immaginare quanto questo possa aver ridotto le mie capacità, sia muscolari che aerobiche. Una volta fatta (finalmente!) la diagnosi sono stato ricoverato per qualche giorno con l'indicazione di camminare il meno possibile (tipo potevo andare in bagno e poco più). Arrivato a casa avevo l'influenza, quindi nessuna attività per un'altra settimana. In totale ho fatto 3 settimane quasi senza muovermi (molto meno attività di quanto venga considerato riposo per risolvere una tendinite). A quel punto ho ricominciato gradualmente (i primi giorni i muscoli e i tendini fanno malissimo, chi ha fatto l'esperienza di essere immobilizzato conosce bene questo aspetto) e, anche se nelle prime settimane ancora non potevo respirare bene a causa dell'embolia, ora, dopo nemmeno un mese e mezzo, la mia FTP (potenza espressa in bici per un'ora) è tornata al 95% di quella che avevo a metà settembre, al mio picco di forma prima di ammalarmi.
Questo per dire: non bisogna aver paura del riposo, per riprendere la condizione bastano poche settimane (mentre bastano pochi minuti di attività sportiva per rimandare la guarigione di settimane).
Poi, dipende dalle scelte individuali: io preferisco fare riposo per poche settimane e poi riprendere da guarito, altri possono preferire fare uscite comunque e trascinarsi il problema per mesi.