La Jumbo-Visma sta rivoluzionando le teorie sul training?

bianco70

Scalatore
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l'energia dei muscoli viene "trasportata" dall'atp.

i mitocondri producono atp utilizzando il glucosio (mi scuso per l'estrema semplificazione) e l'ossigeno.

i mitocondri possono aumentare ma non mangiando o bevendo (dipende da mamma e dall'allenamento).

pur ipotizzando di assumere glucosio, questo deve essere assorbito e deve arrivare nei muscoli. qui deve trovare ossigeno altrimenti si forma acido lattico e la cellula smette di riuscire a contrarsi.

la ricerca illegale di un modo per trasportare sempre più ossigeno (epo) dimostra che il limite non sia nella quantità di glucosio, ma proprio nell'ossigeno.

anche perché se così non fosse, l'epo non dovrebbe dare vantaggi. e invece sappiamo fin troppo bene che il vantaggio è netto ed evidente.
Tutto condivisibile,però in un gruppo molto livellato verso l'alto la differenza potrebbe veramente farla la capacità di assumere più carbo e altri nutrienti, anche in ottica recupero.
O pensi non possa portare vantaggi?
 
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andry96

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l'energia dei muscoli viene "trasportata" dall'atp.

i mitocondri producono atp utilizzando il glucosio (mi scuso per l'estrema semplificazione) e l'ossigeno.

i mitocondri possono aumentare ma non mangiando o bevendo (dipende da mamma e dall'allenamento).

pur ipotizzando di assumere glucosio, questo deve essere assorbito e deve arrivare nei muscoli. qui deve trovare ossigeno altrimenti si forma acido lattico e la cellula smette di riuscire a contrarsi.

la ricerca illegale di un modo per trasportare sempre più ossigeno (epo) dimostra che il limite non sia nella quantità di glucosio, ma proprio nell'ossigeno.

anche perché se così non fosse, l'epo non dovrebbe dare vantaggi. e invece sappiamo fin troppo bene che il vantaggio è netto ed evidente.
No, cioè non che quello che hai scritto sia sbagliato MA è altrettanto evidente quanto sia fondamentale avere benzina in corpo visto che i muscoli bruciano una miscela di grassi e carboidrati
Se per i grassi la riserva è pressoché infinita il carburante principale restano i carboidrati, specialmente per le altre intensità. Ed è ben noto quanto sia limitato il serbatoio di glicogeno muscolare visto che parliamo di meno di 2.000 Kcal e che i professionisti ne bruciano facilmente 1.000kcal ora medie se non di più. Per intenderci Bettiol oggi parlava di giornate in cui consumano 7/8000kcal ogni giorno nei GT

È altrettanto evidente che la ricerca si sia spinta negli ultimi anni proprio per aumentare l'assunzione di carboidrati in gara anche a 120g/h se non oltre appunto

E diventa fondamentale proprio per avere più energia a fine tappa, specialmente se si è corso tutto il giorno a ritmo elevato. Ancora di più in un GT dove il giorno dopo devono tirare di nuovo e hanno a malapena il tempo di reintegrare le scorte bruciate il giorno dopo.
 

Masao1

Apprendista Velocista
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l'energia dei muscoli viene "trasportata" dall'atp.

i mitocondri producono atp utilizzando il glucosio (mi scuso per l'estrema semplificazione) e l'ossigeno.

i mitocondri possono aumentare ma non mangiando o bevendo (dipende da mamma e dall'allenamento).

pur ipotizzando di assumere glucosio, questo deve essere assorbito e deve arrivare nei muscoli. qui deve trovare ossigeno altrimenti si forma acido lattico e la cellula smette di riuscire a contrarsi.

la ricerca illegale di un modo per trasportare sempre più ossigeno (epo) dimostra che il limite non sia nella quantità di glucosio, ma proprio nell'ossigeno.

anche perché se così non fosse, l'epo non dovrebbe dare vantaggi. e invece sappiamo fin troppo bene che il vantaggio è netto ed evidente.
Chiarissimo per un totalmente ignorante come me.
Alla fine non è che hanno trovato come far assimilare ed utilizzare più glucosio. Sarebbe solo una conseguenza della causa principale. L'ossigeno. Non può portare tutto all'EPO dai :-P Non c'è altro sistema per aumentare i globuli rossi, o il loro serbatoio?
 

bach7

Passista
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Pinifarina
Tutto condivisibile,però in un gruppo molto livellato verso l'alto la differenza potrebbe veramente farla la capacità di assumere più carbo e altri nutrienti, anche in ottica recupero.
O pensi non possa portare vantaggi?

No, cioè non che quello che hai scritto sia sbagliato MA è altrettanto evidente quanto sia fondamentale avere benzina in corpo visto che i muscoli bruciano una miscela di grassi e carboidrati
Se per i grassi la riserva è pressoché infinita il carburante principale restano i carboidrati, specialmente per le altre intensità. Ed è ben noto quanto sia limitato il serbatoio di glicogeno muscolare visto che parliamo di meno di 2.000 Kcal e che i professionisti ne bruciano facilmente 1.000kcal ora medie se non di più. Per intenderci Bettiol oggi parlava di giornate in cui consumano 7/8000kcal ogni giorno nei GT

È altrettanto evidente che la ricerca si sia spinta negli ultimi anni proprio per aumentare l'assunzione di carboidrati in gara anche a 120g/h se non oltre appunto

E diventa fondamentale proprio per avere più energia a fine tappa, specialmente se si è corso tutto il giorno a ritmo elevato. Ancora di più in un GT dove il giorno dopo devono tirare di nuovo e hanno a malapena il tempo di reintegrare le scorte bruciate il giorno dopo.

come scritto sopra il discorso è molto complesso e le mie conoscenze in materia sono molto limitate.

partendo dall'inizio del percorso , ipotizzando che effettivamente più carboidrati equivalgono a più atp, bisogna trovare un modo per farli arrivare lì dove servono.

e l'insulina non è che se ne sta buona... anzi diventa un fattore determinante visto che è lei a regolare i livelli di glucosio nel sangue facendo da trasportatore del glucosio dal sangue alle cellule.

quindi pur aumentando il glucosio (sempre fino ad un certo punto, visto che l'iperglicemia non va a braccetto con prestazioni) , serve aumentare l'insulina... e pur trovando un metodo per stimolarne la produzione, non si deve arrivare a trovarsi in una condizione di iperinsulinemia che di fatto abbasserebbe troppo la glicemia...

tutto estremamente complicato da poter gestire in una gara e su un numero cospicuo di atleti.

ma ripeto, ne capisco poco e il fenomeno è estremamente complesso.

possibile che nessun altro abbia pensato a mangiare di più???
 

bianco70

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come scritto sopra il discorso è molto complesso e le mie conoscenze in materia sono molto limitate.

partendo dall'inizio del percorso , ipotizzando che effettivamente più carboidrati equivalgono a più atp, bisogna trovare un modo per farli arrivare lì dove servono.

e l'insulina non è che se ne sta buona... anzi diventa un fattore determinante visto che è lei a regolare i livelli di glucosio nel sangue facendo da trasportatore del glucosio dal sangue alle cellule.

quindi pur aumentando il glucosio (sempre fino ad un certo punto, visto che l'iperglicemia non va a braccetto con prestazioni) , serve aumentare l'insulina... e pur trovando un metodo per stimolarne la produzione, non si deve arrivare a trovarsi in una condizione di iperinsulinemia che di fatto abbasserebbe troppo la glicemia...

tutto estremamente complicato da poter gestire in una gara e su un numero cospicuo di atleti.

ma ripeto, ne capisco poco e il fenomeno è estremamente complesso.

possibile che nessun altro abbia pensato a mangiare di più???
Il discorso che ha fatto Bettiol mette l'accento sul fatto che i livelli massimi tollerabili siano 120/130 gr/h, e solo da soggetti allenati anche a questo.
Oltre si va incontro a problemi intestinali. Secondo lui i Jumbo hanno trovato il modo di andare oltre.
 

bach7

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Pinifarina
Il discorso che ha fatto Bettiol mette l'accento sul fatto che i livelli massimi tollerabili siano 120/130 gr/h, e solo da soggetti allenati anche a questo.
Oltre si va incontro a problemi intestinali. Secondo lui i Jumbo hanno trovato il modo di andare oltre.
servirebbe un monitoraggio continuo dei livelli di glucosio nel sangue, e un interruttore molto preciso che dica al nostro organismo quanta insulina rilasciare e quando...

l'insulina sintetica è ovviamente doping, e una pratica che con sostanze "simili" ne replichi il funzionamento ho pochi dubbi che possa essere considerata illegale (perché pericolosa per la salute).
 
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bach7

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Pinifarina
ora alzo i livelli di fantasia:

immaginiamo che i nostri atleti siano stati studiati in modo maniacale, tanto da sapere con precisione come reagisce l'organismo (tempi e modo di rilascio dell'insulina e livelli di glucosio e acido lattico) all'assunzione di stabilite quantità di carboidrati.

ipotizziamo ora di avere un software che permette di "legare" i watt espressi con i livelli di glucosio e acido lattico.

questo software potrebbe in linea teorica indicare all'atleta quando e quanto glucosio assumere.

quanto è fattibile un tale controllo in una gara?
 

andry96

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come scritto sopra il discorso è molto complesso e le mie conoscenze in materia sono molto limitate.

partendo dall'inizio del percorso , ipotizzando che effettivamente più carboidrati equivalgono a più atp, bisogna trovare un modo per farli arrivare lì dove servono.

e l'insulina non è che se ne sta buona... anzi diventa un fattore determinante visto che è lei a regolare i livelli di glucosio nel sangue facendo da trasportatore del glucosio dal sangue alle cellule.

quindi pur aumentando il glucosio (sempre fino ad un certo punto, visto che l'iperglicemia non va a braccetto con prestazioni) , serve aumentare l'insulina... e pur trovando un metodo per stimolarne la produzione, non si deve arrivare a trovarsi in una condizione di iperinsulinemia che di fatto abbasserebbe troppo la glicemia...

tutto estremamente complicato da poter gestire in una gara e su un numero cospicuo di atleti.

ma ripeto, ne capisco poco e il fenomeno è estremamente complesso.

possibile che nessun altro abbia pensato a mangiare di più???
Stai facendo un gran mischione di teoria lontana da quello che è l'attività sportiva, l'effeto dell'insulina è grandemente limitato dagli altri ormoni, adrenalina in primis.

Comunque il.punto è riuscire a mangiare di più E fare si che l'apparato digerente li possa assimilare quei carboidrati, senza effetto doumulin, e che si riesca di ad usare nei muscoli.
Ma appunto vi è tanta ricerca a riguardo proprio perche è un filone buono e legale.
 

bad

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BMC Teammachine slr01
questo anche no...

tutti si allenano e fanno vita da atleta in modo impeccabile.

personalmente ritengo che qualcosa abbiano trovato.

in teoria avere più carboidrati non vuol dire andare più forte. il discorso è complesso e difficilmente credo sia possibile assumere carboidrati "legati" a qualcosa tale garantire in maniera immediata la disponibilità delle sostanze necessarie ai mitocondri.
ho sentito la diretta la sera....
il messaggio riportato era incompleto
Bettiol non ha solo detto che la Jumbo ha "trovato il metodo" ma ha fatto i complimenti a Jumbo, al fatto che staff forse è un po' più avanti a livello di studi.. praticamente i famosi marginal gain,
che i ciclisti Jumbo, soprattutto i capitani, fanno una vita che lui non saprebbe fare e ha aggiunto che, forse, lui in Jumbo non riuscirebbe ad avere quello step di crescita ulteriore
 
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bach7

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Pinifarina
Stai facendo un gran mischione di teoria lontana da quello che è l'attività sportiva, l'effeto dell'insulina è grandemente limitato dagli altri ormoni, adrenalina in primis.

Comunque il.punto è riuscire a mangiare di più E fare si che l'apparato digerente li possa assimilare quei carboidrati, senza effetto doumulin, e che si riesca di ad usare nei muscoli.
Ma appunto vi è tanta ricerca a riguardo proprio perche è un filone buono e legale.

come ripetuto più di una volta le mie conoscenze sono limitate e sicuramente ho scritto qualche cavolata (semplificare troppo porta a sicuri errori... bisogna solo stabilire se siano più o meno significativi).

però resto convinto che non sia nell'assunzione dei carboidrati il segreto di prestazioni eccezionali ... così come non lo era il bicarbonato o i chetoni.

detto ciò, tutte quelle pratiche che modificano o simulano gli effetti dei nostri ormoni sono considerate pericolose e quindi illegali.

io non dico che la jumbo faccia qualcosa di illegale (altrimenti avrebbero seri problemi con l'antidoping), ma non mi stupirei di scoprire che si tratti di altro.

basta pensare alle tende ipobariche e al loro controverso utilizzo.

ps l'adrenalina inibisce la produzione di insulina, ma è l'insulina che regola i livelli di glucosio nel sangue. l'adrenalina non ha effetto diretto sul glucosio.
 

LAGEG

Pignone
8 Settembre 2017
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ENVE MELEE - ENVE MOG - ORBEA ORCA
ciao, che tutti i professionisti facciano vita da atleta al 100%...non è sempre vero.
Ci sono, e ci sono sempre stati, atleti che vanno forte e vincono (o forse, meglio dire: vincevano) anche se non nella loro forma (intendo rapporto peso/potenza) migliore. Primo esempio su tutti, Froome, che quando era alla Barloworld era un Bar..ilotto (battuta ovviamente, ma non era sicuramente così in forma come negli anni Sky).Stesso discorso per Bettiol, come riportato sopra (intervista a GVA), ma credo che a pensarci bene molti atleti hanno delle curve di performance che non sono costanti durante la carriera e, spesso, si collegano ad un grande impegno nel mantenere al massimo la concentrazione su tutto (alimentazione, allenamento, vita privata, viaggi, impegni con sponsor ecc.) per alcuni anni, e quindi essere al massimo: quando qualcosa nel meccanismo mentale salta, o si inceppa anche leggermente, si passa ad una performance leggermente più bassa, che può corrispondere al (dico a caso) terzo posto invece che primo. Di certo è un discorso, quello della vittoria quando si è al 99%, che si applica molto più facilemtne alle classiche, ma non possiamo escludere che, in parte, possa (si poteva) applicare alle gare a tappe.

Poi, diciamo che passano molto tempo in altura: Kuss è di Durango (2000 m slm) e vive ad Andorra. Gli altri passano tempo più sul Teide che a correre (ad oggi, ad esempio, Roglic 57 giorni di gara, Landa 79).
In più, c'è sempre da ricordare che questo hotel ha prenotazioni fino a non ricordo che anno (2028 forse?): i suoi simili in altre parti del mondo forse non sono così conosciuti, ma credo che come prenotazioni siano abbastanza full anche loro.
Molti dichiarano di essere clienti abituali (VDP, Evenepoel), altri magari non lo dicono ma ci vanno.
Certo, noi abbiamo Livigno, ma devi andare, tornare, allenarti in altura, essere soggetto al tempo in montagna che è molto variabile, oltre al rischio di beccarti freddo anche in estate piena. Puoi salire anche sul ghiacciaio dello Stelvio, come faceva Evans, e forse anche Ganna, ma capite che sono tutte complicazioni che incidono su recupero ed anche tempo e metodi di allenamento.
Grande attenzione anche a tutti i vari fattori esterni che inficiano la prestazione: lo scorso anno Vinge era stato impegnatissimo dopo il Tour con eventi, tv ecc., quest'anno hanno diminuito drasticamente queste cose.

Quindi, credo che alla base di tutto ci sia una organizzazione perfetta, fatta per aumentare il più possibile il recupero dei corridori durante el gare a tappe, per farli allenare nel miglior modo possibile (alimentazione, recupero, viaggi, ecc.): tutto ciò necessità un budget elevato, di atleti super motivati. Il limite, sono proprio gli atleti: quando non saranno "committed" al 101% inizieranno a non essere più la corazzata invincibile di quest'anno.

my 2 cents


ciao
 

Zugnajima#11

Team Lotus Camel Honda
14 Giugno 2010
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Stai facendo un gran mischione di teoria lontana da quello che è l'attività sportiva, l'effeto dell'insulina è grandemente limitato dagli altri ormoni, adrenalina in primis.

Comunque il.punto è riuscire a mangiare di più E fare si che l'apparato digerente li possa assimilare quei carboidrati, senza effetto doumulin, e che si riesca di ad usare nei muscoli.
Ma appunto vi è tanta ricerca a riguardo proprio perche è un filone buono e legale.
Effetto Doumolin dovrebbe entrare nei libri di medicina :cac:
 
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Ma appunto vi è tanta ricerca a riguardo proprio perche è un filone buono e legale.

La ricerca in merito non è che sia cosa di oggi.

Qui due studi a firma (anche) di San Millan: che è il consulente della Uae e Pogacar in particolare:



Tra l'altro la misurazione continua del lattato (immagino anche in base all'intake di cho) è uno dei punti chiave dell'allenamento degli Ingebritsen da anni.

Penso che sia l'avere un controllo minuzioso dell'interazione di questi valori che possa dare qualche vantaggio. Non solo i 120gr di cho/h in se e per se.
Cioé, non è che basta ingolfarsi di zucchero per volare.

ps
poi, chiaro che rispetto le "teorie" di una volta per cui dopo 6h di allenamento ti mangiavi una fetta di anguria e via a letto, nutrirsi è rivoluzionario :mrgreen:
 
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La ricerca in merito non è che sia cosa di oggi.

Qui due studi a firma (anche) di San Millan: che è il consulente della Uae e Pogacar in particolare:



Tra l'altro la misurazione continua del lattato (immagino anche in base all'intake di cho) è uno dei punti chiave dell'allenamento degli Ingebritsen da anni.

Penso che sia l'avere un controllo minuzioso dell'interazione di questi valori che possa dare qualche vantaggio. Non solo i 120gr di cho/h in se e per se.
Cioé, non è che basta ingolfarsi di zucchero per volare.

ps
poi, chiaro che rispetto le "teorie" di una volta per cui dopo 6h di allenamento ti mangiavi una fetta di anguria e via a letto, nutrirsi è rivoluzionario :mrgreen:
Io sono convinto che "Analisi dei dati " Possa aiutare molto in questo preciso momento storico.
Nel senso che non tutti lo fanno o la sanno fare bene.
Fare la differenza non so, ma aiutare molto si.

Ok, ok :mrgreen: scritto così analisi dei dati vuol dire tutto e nulla...
Ma analisi dei dati significa anche calcolare i recuperi... e sopra tutto saper rimanere nel limbo boderline tra picco di rendimento e overtraining..
Che è un po' cio' che ambisce ogni atleta di quel livello..
 
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BMC Teammachine slr01
E la famosa ketosi, non potrebbe avere un ruolo?
può essere tutto....
ma per riprendere il discorso del professionista al 100% che tutti fanno
avevo sentito un'intervista di Germani su ciclismo kompetente (in fuga ieri) che diceva che alcuni suoi compagni (non mi ricordo se al team Devo o ora in WT) seguivano la tabella del nutrizionista al grammo, che se dovevano fare 200km o xxxx Kj che va di moda ora, allungavano se necessario (Basso docet) evitavano di guardare lo smartphone le ore prima di andare a letto e le ore prima della gara, mentre lui non era così fissato e faceva le cose più easy

Non c'è un giusto o uno sbagliato, se ad un atleta stressa avere tanti paletti, meglio fare le cose più "easy", ma se riesce a essere professionale per tutte le 24 ore, probabilmente avrà dei vantaggi
 
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18 Dicembre 2005
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Certo, noi abbiamo Livigno, ma devi andare, tornare, allenarti in altura, essere soggetto al tempo in montagna che è molto variabile, oltre al rischio di beccarti freddo anche in estate piena. Puoi salire anche sul ghiacciaio dello Stelvio, come faceva Evans, e forse anche Ganna.
Ganna va spesso sopra Macugnaga.