In questo weekend ho piazzato due uscite con questa bici comprendenti delle belle salite. In particolare, il giro di ieri è stato su una bella salita lunga, e relativa discesa, ovviamente.
In salita è senza infamia e senza lode. Si paga il peso (in questo momento è pur sempre 7 etti in più della mia adorata
Cannondale montata
Sram... ), in compenso se mi alzo sui pedali il telaio flette poco o niente. Non si avverte, cioè, quel terrificante "effetto pogo" di certi telai mollicci che mi sono capitati per le mani in passato, e che (a torto) mi aspettavo su questa bici. Sarà anche titanio, ma la lavorazione e la sagomatura dei tubi le conferisce un'insospettabile rigidità, senza tuttavia farla diventare "da mal di schiena".
Discesa, invece, da divertimento puro. Fermo restando che sono maglia nera dei discesisti
ed ho paura persino della mia ombra :afraid: posso dire di aver messo insieme una bicicletta solida come un monolite e sincera nel comportamento. Psicologicamente sono due belle sicurezze non da poco, che per un ciclista un po' più emotivo della media vogliono dire più divertimento e meno paranoie per la testa. La frenata è fantastica, zero rumori e ticchettii strani in giro,
ruote straordinariamente scorrevoli (e ci credo, sono mozzi classici
Ultegra, e aspettate quando arriveranno i Dura Ace!
).
Solo un attimo fa, al termine di questa due giorni, mi sono presa la briga di misurare l'altezza del carro da terra come mi aveva suggerito Mr.Sli: ebbene, è da 26,5, quindi quanto una stradale pura. A questo punto mi viene da pensare che questo telaio, più che da ciclocross, sia un ibrido che va bene un po' per tutte le salse, ma in particolare casca a fagiolo per l'uso cicloturistico, avendo la possibilità di adottare ben tre diversi standard di freni e pneumatici di qualsiasi larghezza. E il tubo di sterzo altissimo, insieme al carro posteriore allungato, sono forse gli indizi che diventano prove schiaccianti circa la vocazione "randagia" di questo telaio. :asd2: