Mi è sempre piaciuto un sacco giocare a calcio. Anzi, ero proprio fanatico. Ho distrutto non so quante paia di scarpe. Il mio ruolo era seconda punta/trequartista, non avevo lo spunto veloce (come del resto in bici). E quando ero bambino ero la disperazione di mia madre perché sudavo un sacco e credeva mi venisse un accidente. Appena potevo andavo a giocare a pallone con gli amici e facevamo di quelle partite che finivano al buio.
Ho giocato solo un anno in una squadra di calcio, fra i 10 e gli 11 anni. Esperienza negativa sotto tutti i punti di vista. C'è da dire che in quel periodo la prendevo poco, più che altro mi mancava l'esperienza. Sono migliorato moltissimo verso i 13/14 e già alle medie avevo cambiato passo. Ma c'era il nipote del presidente, l'amico del presidente, l'amico dell'amico del presidente, l'amico dell'allenatore in seconda, il figlio dell'allenatore in terza (pure quello si erano inventati). Ricordo che quest'ultimo lo facevano giocare sempre, sebbene all'inizio di ogni partita gli dicessero che era l'ultima volta perché non passava mai la palla. Obiettivamente era più bravo di me, ma faceva giocare in dieci. Ma mai messo in panchina, né sostituito. Alla fine giocavano sempre quelli. Come per la bici, per migliorare in salita devi fare salita, per migliorare a calcio devi giocare a calcio. Non ci sono storie. Così alla fine della stagione tolsi il disturbo. Non faccio la vittima, storie simili ce ne sono a milioni.
Se non sbaglio, mi pare che nelle squadre di calcio adesso la situazione sia migliorata e sia obbligatorio che tutti giochino gli stessi minuti. Sarebbe una gran cosa.
Ma finché ho potuto ho giocato e mi è sempre piaciuto moltissimo. Molto meno il calcio professionistico, con il suo pompaggio mediatico e i suoi eccessi. Tifo timidamente Genoa e se vince sono contento se perde amen, ma la cosa finisce lì. Mi entusiasmo di più per una tappa di pianura al Giro (si fa per dire). Almeno vedo dei bei posti (qualche volta).
Quindi, scusa la lunghezza, fai bene ad allenare i ragazzini.
Macche´ scusa, grazie di aver condiviso la tua esperienza!
Per i professionisti, io seguo il Bayern, se vince "fico", se perde Amen, al 90´ spengo la comunque Tv.
Ma cosi per ogni sport che seguo, finito e´ finito, i post gara-partita ecc. non fanno per me.
Per quanto riguarda il settore giovanile, dipende da dove si gioca.
Esempio Nußdorf, io avevo 12 bimbi, tutti giocavano, cambi ogni tot minuti, se una mamma mi portava un bimbo che non aveva mai visto un pallone "grazie mille"!
Le Giovanili del Rosenheim, da dove attinge pure il Bayern München (Bastian ha fatto Oberaudorf-Rosenheim-FCB), gli porti un bimbo che non ha mai visto la palla, "no grazie, si cerchi altro".
Quando il Rosenheim ci ha dato 25 pappine, io ho portato fuori il mio portiere in braccio e poverino piangeva (mi vuole bene lo stesso!)
I miei 2 giocatori piü bravi sono andati via, i genitori li han portati in una squadra piü forte (contento per loro).
Concludo solo per dire, il calcio credo sia piü facile per un genitore, porti il bimbo al campo e poi lo riprendi (anche se quasi tutti i bimbi vengono a calcio in bici sulla ciclabile!).
E´ stato bello per me, che ho conosciuto tanta gente, cosa che in bici mi capita di rado perche´ sono allergico agli altri ciclisti (
scherzo)
Costo del tutto, la tassa per la squadra e le scarpe.
Il ciclismo a livello giovanile secondo me ha delle difficoltä intrinseche, vedi il costo della bici ed il portare i bimbi in strada aperta al traffico...
Son stato lungo pure io, scusa!!!