Capperi, zio... Ieri son partito da casa alla stessa ora, ho fatto un paio di salitelle per far passare l'ora che mancava all'appuntamento, poi Alba-Neive-SantoStefanoBelbo-Cossano-Castino-Campetto-Manera-Pedaggera-Serralunga-Gallo-Barolo-Vergne e rientro dalla Fondovalle Tanaro.Boh, io sarò freddoloso e però...
continuo a sentire un freddo becco. Anche ieri, sono partito alle 9;30 che c'era -1°. Poi l'aria si è scaldata ma quando sono sceso da Murazzano (ancora strapiena di neve) a Dogliani ero bardato come un palombaro.
Le strade invece sono decisamente a posto. Ho fatto Cerreto (cioè la strada che da Cravanzana scende e poi sale fino a Pedaggera), Costepomo, varie versioni di La Morra e ho trovato tutto pulito.
Però Albaretto non me la sciroppo prima di Aprile.
Non mi è venuto in mente di dirtelo sabato pomeriggio/sera, ti saresti potuto aggregare: bel gruppetto comprendente gente che pedala forte ed anche un under23, avresti gradito.
Io mi sono divertito... tranne quando mi son ritrovato in testa al gruppetto nel falsopiano (1-2%) fra S.Stefano a Cossano: 38 fissi , spalla a spalla con l'under23, solo che lui chiacchierava e guardava il panorama
Lo spirito agonistico del ciclista medio, specialmente se in compagnia, non ammette di percorrere una salita senza provare a dare il 110%.Che cos'ha Albaretto di diverso dalle altre strade? Io ci son passato una volta sola ma non ho notato nulla di strano
Inutili i proclami preliminari del tipo "questa la facciamo piano", reggono al massimo fino a metà salita: poi è scientificamente dimostrato che interviene una accelerazione inconscia, un po' come se la muscolatura degli arti inferiore fosse involontaria...
Spesso il fattore scatenante è il sopraggiungere di un'automobile (vero, Matteo? ), ma più spesso il semplice avvicinarsi alla vetta, credo da imputarsi alla progressiva rarefazione dell'aria.
In questa ottica e con questo approccio, Albaretto può diventare probante