Ecco un altro fenomeno.
Fai una cosa cerca i miei 5 messaggi in questa discussione e Citami quello dove ho fatto un confronto tra i due sistemi frenanti.
O dove ho detto che Uno e superiore all altro.
IO SONO RESPONSABILE DI QUELLO CHE DICO, NON DI QUELLO CHE CAPITE VOI.
Mi sembra che tra le righe dei tuoi interventi ci sia un fondo di ostracismo ("ostinata resistenza", "loro" riferito alle case costruttrici) verso qualcuno che ti vuole obbligare a cambiare "per cambiare".
Potresti non avere tutti i torti, nel senso che il marketing da sempre ci propina la lista dei miglioramenti sensazionali del nuovo modello o della nuova soluzione e molte volte questa lista è fuffa e basta.
Ma quello che era sacro vent'anni fa magari oggi non è più intoccabile e il dogma della leggerezza sopra ogni altra caratteristica forse è stato ridimensionato ad un fattore si importante ma non decisivo. Questo perché si è capito, studiando e approfondendo certe soluzioni, che altri fattori portano una bici da corsa ad essere veloce (che poi per me è la caratteristica principale che deve avere una bdc) come rigidità, tenuta in curva, guidabilità, stabilità, anche comfort (nei limiti di un attrezzo che comodo comodo non potrà mai essere).
Non c'era bisogno del freno a disco, come non c'era bisogno del telaio in carbonio o del cerchio da 19 in carbonio o del copertone tubeless da 26-28, era sufficiente un telaio in alluminio, dei cerchi profilo basso con canale da 15 e
copertoni da 21. Si andava in giro uguale.
Ma per un amatore come me è meglio salire su un telaio in carbonio studiato per essere rigido ma non estremo, un paio di
ruote con canale largo e coperture larghe gonfiate il giusto, per godermi un giro al 100% riuscendo pure ad andare più forte.
L'unica cosa che non è meglio è l'aumento di prezzi ma in questo non credo che il disco abbia avuto un ruolo determinante.