Il solito articolo di CapodH2O che ha il dono di saper fare la moltiplicazione del fango e dei problemi. In realtà, mentre il caso Maccanti poteva essere una "colpa" degli organizzatori visto che la sua positività di un mese prima era già stata notificata, quanto accaduto quest'anno è solo un "merito" di chi si è adoperato per fare i controlli. Non li avessero fatti questa discussione sarebbe già morta e si parlerebbe di edizione "pulita" come fanno ipocritamente in altre gf senza controlli dove si vantano di avere al via i migliori granfondisti italiani...
La tua analisi è giusta. L'evidenza risulta anche dalle dichiarazioni di Costa il quale parla di danno all'immagine di tutto un o sport e non della sua manifestazione.
I controlli però non li ha disposti il comitato organizzatore ma il Ministero della Salute.
Formalmente è come dici tu. Però mi chiedo quanti siano i comitati organizzatori che chiedono e pretendono dal Ministero della Salute che nella propria manifestazione vengano effettuati i controlli.
Mi chiedo, inoltre, come mai in alcune manifestazioni i controlli costituiscano una eventualità mentre in altre una certezza.
Sicuramente Santilli penso la leggerà volentieri, vista anche la sua disponibilità, però penso che più che della Procura Federale il caso sia di competenza della Commissione Disciplinare (magari poi mi sbaglio).
La procura fedrale dovrebbe avere competenza in materia di illeciti sportivi e di violazioni del regolamento di giustizia e disciplin federale e, in generale, del codice di comportamento sportivo del coni.
La procura federale istruisce e, in caso di acertamento, deferisce alla commissione disciplinare. Credo si tratti di una struttura per certi versi speculare a quella prevista dal nostro ordinamento giudiziario.
In ogni caso qualsiasi notizia di illecito e di violazione che perviene alla procura federale può costituire motivo di apertura di un procedimento.
"Esentasse" non te lo saprei dire, certamente dietro ai c.o. ci sono quasi sempre delle ASD che godono di agevolazioni fiscali (come ricordato da Lenky). Può darsi che non paghino le tasse (o che non paghino le stesse tasse di una qualunque altra impresa) ma non per evasione, quanto perchè questo è del tutto previsto dalla legge.
E' prevista una particolare disciplina contabile e fiscale per le associazioni sportive dilettantistiche che prevede agevolazioni.
Quando ero responsabile di un gruppo sportivo posso dire che ogni anno presentavamo la dichiarazione all'allora ufficio del registro (ora agenzia delle entrate) di cui, però si interessava un amico commercialista.
Il mio gruppo emetteva regolare fattura per ogni operazione compiuta e ricordo, con certezza, che l'IVA non veniva versata per intero.
beh allora se vogliamo dirla tutta fino in fondo non sarebbe male se l'organizzazione rendesse pubblico il bilancio quanti soldi vengono incassati e come vengono spesi darebbe ancora più credibilità alla manifestazione ma non mi risulta si faccia..........e mi fermo qui
Come già detto la società sportiva dilettantistica non viene considerata società commerciale avente scopo di lucro ma è tenuta agli adempimenti di natura contabile e fiscale seppur in maniera agevolata.
La stessa è, tra l'altro, soggetta a controlli di accertamento da parte dell'amministrazione finanziaria.
Pur non essendo tenuto all'obbligo del deposito del bilancio presso la CCIAA è tenuta all'obbligo della dichirazione annuale.
Non so dire, però, se tale dichiarazione possa divenire di dominio pubblico o meno.
Francamente, però, non capisco le ragioni perchè un comitato organizzatore debba rendere pubblico il proprio bilancio.
La credibitlità del comitato la evinci dalla quantità e dalla qualità del servizio che offre.
Se ti sta bene partecipi altrimenti vai per altri lidi.
Se il comitato ci rimette che fai? Gli versi un contributo supplementare?