Parto con i più sinceri complimenti con chi e' si cimentato ieri alla MDD, baciata da condizioni ideali per chi pedalava, anche se funestata dalla tragedia avvenuta poco distante sul ghiacciaio della Marmolada
Medio o lungo che sia, portarla a termine rimane sempre una bella prova, indipendentemente dal crono: dunque, bravi tutti!
A chi, dopo aver fatto il proprio PR sul Giau, si e' spenta la luce sul Falzarego, dico solo "Benvenuti nel Club"!
Nella mediocrità del mio 7h:55 nel 2018, dal passaggio sotto la Tofana di Rozes fino al Lagazuoi e' stato un calvario, causa errori nel gestire sforzo e alimentazione: si impara sempre!
Archiviata l'edizione 2022, con un pensiero al sorteggio per il 2023, mi aggancio a questo post di
@PicoPirata a cui non ho resistito rispondere, senza intenti polemici con gli aficionados della MDD.
Si ciao. Ho corso 5 MDD sempre sotto le 6 ore. Vieni a fare la Marmotte che ho fatto io oggi ed è la 2' partecipazione x me.
Glandon, Telegraph, Croix de Fer, Galibier, Alpe d'Huez ce le hanno solo qui.
P.S. passi alpini li ho fatti tutti. Il Galibier lato Telegraph è il più bello in assoluto al pari dello Stelvio ( 34 km partenfo da valle ) e la Marmotte è organizzata benissimo.
La salita all'Alpe è chiusa al traffico fino alle 18.
Senz'altro entriamo nei gusti personali... ma sono d'accordo al 100%. In autunno ritenterò la sorte con la MDD, perché mi piacerebbe nel 2023 tornare a fare il Giau senza traffico, magari come parte di una vacanza in bike-packing, ma l'Amore con la Maratona non scatterà mai. Penso anche che dipenda dal fatto che dopo aver "messo le mani" sulle Dolomiti, letteralmente, arrampicando (anche qua a livelli modesti, ma sempre con soddisfazione), pedalarci su strada non ci arriva lontanamente vicino, sia come gusto, sia come immersione nell'ambiente.
Al contrario, alla Marmotte ci ho lasciato il cuore: salite leggendarie, ben più affascinanti e complesse di quelle della MDD e un contesto di Alta Montagna che in Dolomiti non c'e' e che solo le Alpi Occidentali sanno dare. Organizzazione senz'altro meno "patinata", totalmente priva del glamour eco-radical-chic di Corvara, ma non meno efficiente. Poi, con tutto il rispetto, un conto e' "pronti-via" e salire intruppati il Campolongo (per piacere...) un conto e' smazzarsi subito come prima salita un HC come il Glandon / Croix de Fer. Similmente, per quanto folkloristico sia il Muro del Gatto, non e' esattamente come arrivare tra due ali di folla all'Alpe... e in mezzo ci sono il Galibier e 40 km di discesa.
Ciao' detto, Michil & Co avranno anche nel 2022 il mio obolo, visto che, al di la' dei gusti personali, rimane davvero una gran bella manifestazione.