Rispondo a te visto che non riproponi circolarmente le stesse cose, ma io mi chiedo, in una delle inchieste c'erano decine di nomi, tutto lo sport italiano anni "90, non è errato pensare che sia stato indagato solo uno ?Io sono un altro talebano, quoto quanto detto, la disparità di trattamento è stata evidente, ma il suo carattere "particolare", non gli ha permesso di fare la faccia da finto tonto come hanno fatto in tanti, e continuare a pedalare....come hanno fatto in tanti.
Zulle ? Ok, Zulle non era un mito, ma si è beccato la stessa cosa, sospensione per una ventina di giorni, in un anno che non è detto che non avrebbe vinto, per sostanze non trovate in corpo ma nella auto della squadra. Anche qui se uno partisse con tesi negazioniste, potrebbe discutere per ore, perché nessuno si erge in difesa di Zulle (che poi in seguito ha ancora corso e non si è suicidato) ?
Poi negli anni successivi, non mi pare che non ci siano andati giù pesanti. Quando venne beccato Riccò venne portato diritto in gendarmerie !! Da quando c'è la legge antidoping fior di professionisti, compresi campioni del mondo in carica, sono stati indagati. Col passaporto Bio molti si sono beccati due anni di sospensione senza che venisse trovata nessuna sostanza.
E sopratutto nessun campione di oggi si sognerebbe di fare un sit-in contro i controlli; se il gruppo oggi facesse una roba simile, si assicurerebbe una frittata, ma davvero tante uova dal pubblico. Se debbo pensare a tutta la vicenda, quel sit-in è stata la macchia più grave di tutte. A mio avviso i corridori non avevano capito che comunque la sensibilità del mondo sul problema stava cambiando.
Comunque, per rispondere a una cosa che dicevi sopra, non è assolutamente detto che l'uso comune del doping riallinei i valori alla stessa scala ma solo più in alto, i miglioramenti possono essere profondamente differenti in base al metabolismo di base dei singoli atleti e a variazioni della ricetta. E se ci pensi è abbastanza ovvio.