Marco Pantani

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orsoarcubo

Velocista
29 Ottobre 2008
5.003
335
Fossato (PO)
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Bici
Colnago-Masi-Grandis-Passoni
Ogni tanto vado su You tube e digito "Pantani-Des Alpes 1998" e poi alla fine,immancabilmente,mi trovo gli occhi pieni di lacrime...
Ciao Campione,ci hai fatto sentire tutti grandi a vederti volare a prendere quella maglia gialla che sembrava irraggiungibile...
Non basta neanche la morte a fermarti perchè le tue imprese sopravvivono anche a lei,grazie di tutto,di cuore.
 

ilmarco84

Apprendista Scalatore
15 Gennaio 2008
2.404
28
Brescia
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Bici
Tarmac s-works sl5
40 anni e quanti persi.....
Beh è un giorno da ricordare, certamente
E sia...FIESTA
Se oggi fosse ancora tra noi, anche lui lo ammetterebbe che tanti anni li ha bruciati, se li è giocati e li ha persi. Sò che non c'entra nulla Pasolini con Pantani, ma come nella orazione funebre di Psolini da Parte di Moravia, si diceva che nel mondi ci sono pochi poeti, ne nascono solo 3 o 4 in un secolo, io penso che un altro campione amato dalla gente come è stato Pantani ci vorrà ancora tantissimo tempo, non vedo nessuno con i lsuo carisma, la sua bontà e uno spirito come il suo, spero di sbagliarmi ma mai nessuno sarà mai tantoq uanto lo è stato Pantani.

Qui vi mando il link della orazione per Pasolini, è un pezzp molto bello e toccante.

[url=http://www.youtube.com/watch?v=1dN3f7CC4lc&feature=related]YouTube - Alberto Moravia - Orazione funebre per la Morte di Pasolini[/URL]
 

fabio1966

via col vento
11 Ottobre 2009
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monza
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troppe
Come si fà parlando e ricordando Pantani a non commuoversi ed emozionarsi......un ciclista che ha dato allo sport quello che pochi altri han saputo dare, uno uomo che è passato alla storia per le sue imprese ma anche per la sua fragilità, si perchè in fondo era un ragazzo semplice con la voglia di pedalare, un ragazzo che nel momento della difficoltà è stato lasciato solo da tutti, anche da noi, si perchè tutti lo abbiamo criticato, lo abbiamo messo alla gogna, sono state scritte offese e ingiurie su tutti i muri d'Italia, si è scritto il peggio su di lui, ma in pochi forse han capito il suo disagio la sua difficoltà e la lotta fatta a denti stretti per dare credibilità al suo sport che tanto ha amato...Marco è stato il sacrificio dello sport dello spettacolo ad ogni costo, ha pagato lui per tanti altri e per anche gli errori commessi, forse con quell'ingenuità di chi sapeva ma non poteva, oggi lui ci manca, come non potrebbe essere così, quando hai fatto quello che ha fatto lui denominarlo un mito è poco.....mi dispiace solo che chi avrebbe dovuto aiutarlo non lo ha fatto, osannato all'eccesso quanto abbandonato dall'altro, ma lui da grande campione quale era, è ritornato senza paura ma con grande umiltà e dignità, per riprendersi quello che era suo, si perchè solo lui poteva fare quello che faceva, perchè per i suoi avversari non aveva prezzo poter battere Marco in salita, i grandi si dichiararono tali sono quando riuscivano a batterlo, purtroppo non ne ricordo........passare davanti alla piazzetta di Cesenatico fa sempre un certo effetto, si ha la sensazione che tu sia appena partito per un giro di allenamento......tanto dopo ritorni...vero?
Esistono le visioni e le missioni...per Marco il ciclismo era una MISSIONE!
Fabio
 

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Trinity77

Apprendista Velocista
15 Luglio 2008
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Pinarello fp5
cry
 

tomas.z

Novellino
25 Ottobre 2007
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Sona Verona
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Bici
Trek Emoda SL8 2015, Mtb Cube Super HPC 2014
Quando la salita si fà dura mi torna sempre in mente quanto ti alzavi e rialzavi sui pedali senza fatica apparente........... Grande Marco......ci manchi......
 

spaghetti

Pignone
7 Gennaio 2010
117
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Soverato
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Bici
Bianchi Sempre
Marco Pantani fu preso a simbolo del marcio(doping) nei professionisti scaricandogli un enormità di fango che non meritava ad opera di sciacalli professionisti dei mass media che avevano ben altre mire. Marco Pantani fu semplicemente più sensibile e debole rispetto ad un fenomeno poco sportivo che purtroppo nel ciclismo c'è sempre stato. D'altronde la giustizia divina ha incominciato a fare il suo corso togliendo dai piedi qualcuno dei cosiddetti maghi del giornalismo.Pantani era unico e le emozioni che dava lasciamo stare ....la prima volta che parlo di Pantani dopo la sua dirpatita avevo cercato di riporlo in un angolo della mia mente come se non fosse mai esistito. Grazie Forum
 
M

mazzoblu

Guest


ho letto da poco il libro di Maria Rita Ferrara,

IL CAPRO ESPIATORIO - IL RITUALE VITTIMARIO
IL CASO PANTANI

te lo consiglio
 

the cure

Apprendista Passista
6 Febbraio 2010
1.038
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Bici
No brand 9100
bellissimi i vostri pensieri per ricordare il più grande scalatore di tutti i tempi.- vi quoto tutti e l'ultimo degli immensi.-
 

fabio1966

via col vento
11 Ottobre 2009
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monza
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Bici
troppe
Marco con il suo talento ha reso leggendario il gesto della scalata, Marco aveva la capacità di reagire sui pedali come nessuno negli ultimi 20 anni era in grado di fare, un motore che rodava proprio in salita, una forza che disarmava chiunque, vedere il volto dei suoi avversari era commovente, guardando gli occhi di coloro era come se quasi gli chiedessero: Marco ti prego non scattare.......Marco lo faceva con una naturalezza raramente vista nel ciclismo, lui prendeva le corna in basso, una leggera rotazione per accertarsi che non avesse nessuno in fianco....e chiedendo scusa andava via.....i suoi gregari li ho visti piangere dalla gioia ma i suoi avversari lo ammiravano e lo elogiavano, lui era il più grande di tutti e di tutti i tempi. Pantani vive nel ciclsmo mondiale, una icona un simbolo indelebile, lo scandalo doping non lo ha scalfito, lui non era dopato, lui era come tutti gli altri professionisti...un protocollato, punto e stop. Ma il talento e le emozione devono essere scisse, lui quello che faceva lo avrebbe fatto comunque, lui era predestinato, lui era nato per fare il ciclista, il suo era un dovere, lui non pedalava, lui danzava sulle pedivelle e la bici sotto le sue braccia godeva, i suoi avversari sono stati tutti umiliati con signorilità e senza sberleffi. Oggi Marco manca a tutti anche a quelli che gli hanno voluto male, per un motivo molto semplice: dopo di lui il ciclismo mi sento dire internazionale, non ha regalato più niente di così emozionante, in Italia il ciclismo si è spento con lui, il sipario è calato inesorabilmente e i suoi a venire devono confrontarsi con il paragone Pantani...inimitabile. Lui ha pagato per un sistema marcio che lo voleva alla gogna, lui si è sacrificato ed oggi è ancora più osannato, lui ha amato il ciclismo fino alla fine.

In una sera di inverno tra amici in una bottega del nord, lui si gira e mi dice: lo sai che piuttosto che fare del male al ciclismo, chiederei a Dio di farmi morire.......smisi di mangiare, stava piangendo,,,,Marco che succede?
Niente tranquillo, solo che il ciclismo non mi ha mai tradito, le persone si!!!!!
Due mesi dopo Marco se ne và per sempre e il vuoto che ha lasciato è stato immenso, soprattutto rimane il pensiero di non aver capito, forse, quella sera cosa mi volesse dire
Ciao Marco....tu sei già la storia

Fabio
 

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fabio1966

via col vento
11 Ottobre 2009
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Bici
troppe
Oramai anche i video sono superati...ogni vota che pedali.....lui è la tua bicicletta, perchè lui è il ciclismo

Fabio
 

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