Mattia Gaffuri in finale alla Zwift Academy

robertofrr

Apprendista Passista
3 Aprile 2008
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Sempre in box :(
"E quando ho tagliato quell'ultimo traguardo, come vedete in foto, mi sono sentito così male per aver rovinato un risultato che poteva tacere quella voce: fratello, vai a casa, non hai quello che serve."
Non ho visto la gara, ho cercato ma non ho trovato nulla, dovrebbe uscire un video degli Swatt che fa un riassunto della gara.
Non ho capito però cosa gli è successo.
Perchè dice che ha rovinato un risultato? Come team si sono comportati molto bene conquistando il primo posto, magari come risultato personale sperava di fare qualcosa di meglio ma, secondo me, come prime gare arrivare nei 20 e comunque mettersi in mostra nelle fughe non è che fa così schifo... anzi, tutt'altro. Gli occorre forse un po piu di esperienza perche in gara non regala niente nessuno e l'esperienza si costruisce correndo.
 

axl

Squattarone
29 Maggio 2013
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ce l'ho
Premetto che non lo so e che gli auguro ogni bene e di trovare pace, ma secondo me si è caricato troppo di responsabilità o di un obbiettivo immediato.
Spero solo che non molli di brutto.
 

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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Trek Emonda
Solo Felix Großschartner, dati alla mano, ha dimostrato di essere più forte di Gaffuri in salita :))):

Scherzi a parte a me dispiace vedere tanti astio verso un ragazzo che insegue il suo sogno. Ha chiaramente un motore che molti di noi si sognano di notte, ha organizzato la sua vita in modo e maniera di provarci (a modo suo) fino in fondo. Io sono ammirato da tanta determinazione, avessi avuto io le idee così chiare e la sua determinazione quando ero ragazzo...

Ps. A scanso di equivoci il post che ho citato era solo per fare una battuta, non vorrei essere frainteso non l'ho citato perché li ci sia dell'astio verso il Gaffu
Occhio però a non confondere critiche o dubbi con l'astio. Non è che se uno pensa che Gaffuri non sia ai livelli dei corrodori wt, ce l'abbia con lui, esprime solo un parere tecnico, giusto o sbagliato che sia.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
"E quando ho tagliato quell'ultimo traguardo, come vedete in foto, mi sono sentito così male per aver rovinato un risultato che poteva tacere quella voce: fratello, vai a casa, non hai quello che serve."
Non ho visto la gara, ho cercato ma non ho trovato nulla, dovrebbe uscire un video degli Swatt che fa un riassunto della gara.
Non ho capito però cosa gli è successo.
Perchè dice che ha rovinato un risultato? Come team si sono comportati molto bene conquistando il primo posto, magari come risultato personale sperava di fare qualcosa di meglio ma, secondo me, come prime gare arrivare nei 20 e comunque mettersi in mostra nelle fughe non è che fa così schifo... anzi, tutt'altro. Gli occorre forse un po piu di esperienza perche in gara non regala niente nessuno e l'esperienza si costruisce correndo.
Ho letto o sentito in qualche podcast, non ricordo, che tirando sulle prime salite tutti quelli dello Swatt hanno portato via una fuga di una ventina con tutti gli swatt dentro, lui non si é risparmiato ma sul più bello non ne aveva più e infatti non hanno vinto la tappa.
Diceva che di solito la durability é uno dei suoi punti di forza, ma questa volta qualcosa é andato storto.
 

iban

Apprendista Velocista
26 Maggio 2011
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Merida Scultura 6000\Giant tcr composite 1\Giant tcx slr 2
Ancora come a santa vall ho notato che la mia difficoltà più grande è tenere le ruote nei tratti di curve veloci senza lasciare spazi, fidarmi al 100% di chi ho davanti e seguire, cosa che mi viene ancora molto difficile, mentre quando sono primo in discesa non ho problemi.

Ah, allora quelli che organizzano prove nei kartodromi tanto scemi non sono.....


Per la cronaca e per chi non vuole andarselo a cercare ecco il resoconto da substack

TOUR OF RHODES - TO BELONG

MAR 19, 2025

Voglio portarvi passo per passo nel mio rientro nel mondo elite, condividervi i miei dubbi sulla performance e mettere chiarezza anche con me stesso in ogni step del processo, per cui dopo la gara di un giorno del GP Rhodes che come già detto è stata per me un passo avanti mi sono preso qualche giorno per elaborare le riflessioni a freddo e condividere questo post.
LA GARA

La terza corsa del blocco di gare in Grecia è una corsa di quattro tappe, il tour of Rhodes.
Le temperature durante la settimana sono salite ancora e ho provato a fare delle saune in un tentativo disperato di adattarmi, ma come vedrete già dalla prima tappa il caldo influirà in modo inaspettato.
La corsa inizia con un prologo su bici da strada, 6km out and back sul mare in una giornata abbastanza ventosa. Inizialmente ho buone aspettative ma la prestazione mi delude, soprattutto considerando il wattaggio abbastanza decente che si è tramutato in prestazione/velocità mediocri.
Ovviamente la prima “colpa” è attribuita all’essere molto scarso aerodinamicamente, qualità difficile da testare e in cui pensavo di cavarmela bene, ma purtroppo ultimamente molte prove sono a sfavore di questa tesi. Su questo punto ho un progetto in fase di pre-cooking con Oliver il pazzo, come già anticipato il master di aerodinamica della squadra, ma se mai si svilupperà ve ne parlerò molto più avanti.
Altra possibilità è di essere stato sfortunato con il vento, che sul mare di Rodi cambia continuamente direzione e rende imprevedibile l’effetto sulla performance di ciascuno, ma suona molto come una scusa quindi la lasceremo da parte.
In ogni caso parliamo di differenze entro i 20s con i primi che anche se sufficienti per avere 50 persone davanti non sono troppo importanti ai fini della classifica generale.


La prima tappa in linea è abbastanza dura con due salite abbastanza lunghe.
Decidiamo di evitare forcing sulla prima salita lasciando fare l’Astana che ha la maglia gialla, ma di provare a rendere la corsa dura tirando sulla seconda salita. Tocca a Gine e poi a me provare a fare questo lavoro e nel tratto più duro riesco a spaccare il gruppo facendo rimanere davanti solo 25 fra cui 4 di noi: la situazione perfetta.
Dopo gli ultimi 50km di saliscendi Carol si piazza terzo allo sprint, prende la maglia a punti e ci troviamo con 4 carte per la classifica generale.
Dal punto di vista performance non sono molto soddisfatto: sebbene sensazioni decenti fino alla salita dove abbiamo fatto l’azione, anche oggi nel finale accuso crampi e finisco completamente ricoperto di sale. Devo capirci di più.
Nota tattica: durante prima parte di tappa ero un po’ nervoso pensando al tratto che porta verso la salita decisiva dove avremmo dovuto fare forcing, in quanto più stretto del resto del percorso e un po’ più tecnico. Come vi anticipavo nel post sul GP Rhodes, nei tratti dove tutti vogliono stare davanti per me è quasi impossibile riuscire a tenere la testa del gruppo senza prendere vento, per cui anche in questa tappa non ho certezze di riuscire a trovarmi davanti al momento decisivo.
Per fortuna le altre squadre ci lasciano fare e con una sola mossa riesco ad avanzare e poi non perdere più posizioni fino al momento di fare il mio lavoro in testa.
La seconda tappa è transitoria ma comunque impegnativa, con finale su uno strappo dove 4 dei nostri fanno volata in modo separato per non sacrificare nessuno in classifica generale, io riesco a non perdere secondi senza buttarmi nella volata che era il mio obiettivo di giornata. Anche oggi sensazioni pessime e assurda la quantità di sale perso, segno che non mi sto adattando a sufficienza.
Sento che la durability non è affatto buona dopo le prime ore di tappa inizio a sentire crampi che arrivano e gambe dure come da glicogeno basso, per cui sono abbastanza preoccupato in vista della terza e decisiva giornata.

La terza tappa, la più dura, comincia affrontando dopo 50km una salita a gradoni di circa 12min e poi 70km di vallonato prima dell’ultima salita vera a 40km dalla fine.
La nostra tattica, anche oggi, è di provare a fare corsa dura da subito perché abbiamo visto la maglia gialla parecchio in difficoltà nelle tappe precedenti, per cui idealmente rimanere in un gruppo ristretto nella parte vallonata per poi giocarci la tappa sulla salita finale.
La tattica fila come da programma e per fortuna la corsa è dura da subito con numerosi tentativi di fuga come al solito: quando arriviamo alla prima salita Nico ci dà una mano nel primo pezzo come da programma per poi lasciare me e Gine a spingere nel pezzo finale (4min al 12%) dove la scia conta poco e bisogna rompere il gruppo.
In cima allo strappo, dopo quasi 4min a 470w siamo rimasti in 20 e ci sono 5 dei nostri, la situazione perfetta.
Nei gruppi dietro collaborano in pochi e probabilmente siamo tutti abbastanza finiti quindi il distacco continua a crescere.
Sento che le gambe sono ancora inchiodate, faccio fatica a respirare bene (altro sintomo che guardando indietro collego al caldo quando non adattato) e so che sulla salita finale mi pianterò. Infatti è quello che accade. Proprio quando dovrei attaccare inizio a soffrire e mi stacco, cerco di dare una mano a carol che è andato in difficoltà nel primo pezzo ma poi mi pianto ancora e non riesco a rimanere neanche con lui.
Scollino con circa un minuto sul gruppetto dei primi, ma il problema è che siamo tutti frazionati e in gruppetti diversi. Non ci aspettiamo perchè nella tattica di gara non avevamo previsto la possibilità di essere tutti staccati e alla fine perdiamo tutto: Kasper fa quarto di tappa, Karol perde la top3 in generale, io torno a casa con un misero 17esimo posto in classifica generale e una scottatura abbastanza grande al mio ego da scalatore.

PERFORMANCE

Riflettendoci in post è abbastanza chiaro il fatto che la durability fosse scarsissima, perché mentre nelle prime salite di giornata riuscivo senza problemi a fare dei wattaggi buoni, che infatti erano sempre quelli che riuscivano a fare differenze nel gruppo, verso il finale mi è sempre mancata l’esplosività in primis ma in generale la capacità di ripetere wattaggi decenti. Guardando indietro nel training log tantissime delle sensazioni avute in questi giorni sono state ricorrenti nei periodi di primi caldi, o comunque collegabili a quello.
In tanti mi hanno detto che i demand delle gare con i rilanci ecc sono diversi da quelli di un allenamento con molti kj, e su questo non posso essere più d’accordo, però andando ad analizzare la distribuzione e tempo in zona di diverse granfondo fra cui mondiale di Aalborg ho visto che con più minuti spesi in zone alte e zone di mezzo ho comunque fatto performance migliori nei finali: è per me la conferma che il mio livello in questi giorni di Tour of Rhodes fosse abbastanza scarso e certamente non paragonabile a quello dei miei momenti migliori, direi probabilmente anche per l’adattamento al caldo scarso.
Non capisco ancora il perché io soffra così tanto il caldo rispetto ad altri, il perché sia così tanto ricoperto di sale dopo le tappe. Seppur la concentrazione di sodio è variabile fra individui dovrebbe essere più uno spettro, mentre invece mi sembra di essere quello messo nettamente peggio.
Quel che è certo è che ora cercherò di mantenere gli adattamenti che ho guadagnato in queste tre settimane con un heat training a casa, che mi ritrovo costretto a rivalutare come di estrema importanza almeno per me anche in caso di temperature non estreme ma normali.


TATTICA/TECNICA

Ancora come a santa vall ho notato che la mia difficoltà più grande è tenere le ruote nei tratti di curve veloci senza lasciare spazi, fidarmi al 100% di chi ho davanti e seguire, cosa che mi viene ancora molto difficile, mentre quando sono primo in discesa non ho problemi.
Penso che l’unico modo per migliorare questo aspetto sia gareggiare e abituarsi.
Altro aspetto importante, mantenere la calma e chiudere i buchi in modo regolare senza strappi.

APPARTENERE

La cosa più importante di questi giorni è stata il fatto di sentire finalmente di appartenere a questa categoria, di poter fare una differenza nelle corse e giocarsi le proprie carte. Era una cosa che mi mancava e che ora sicuramente mi darà più motivazione per allenarmi e cercare di chiudere il gap.
Ho chiuso l’ultima tappa con una sensazione di rammarico e frustrazione notevoli per avere mancato una top10 in classifica che mi sembrava possibile, ma già il fatto di essere nella posizione di pensarci alla prima gara può essere visto come una nota positiva. Avanti
 
Ultima modifica:

Alberto Baraldi

Apprendista Velocista
16 Settembre 2014
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Argon 18 Gallium
Per la cronaca e per chi non vuole andarselo a cercare ecco il resoconto da sunstack
Resoconto interessantissimo (tanto per dare un tema a quelli che "è assurdo che gli amatori evoluti come noi seguano più Gaffuri che i professionisti giovani". Quando mai ci capita di leggere degli insider del genere?).

Sull'aerodinamica del prologo secondo me si fa troppe paranoie, è una squadra da sempre maniaca dell'abbigliamento e hanno bici e ruote WT, lui un'idea di come si sta in bici ce l'ha, avrà preso due folate in più sul mare.

Anche fare saune per adattarsi al caldo (di quanto? 10-15 minuti l'una?) mi sembra più un rimedio della nonna per tranquillizzarsi psicologicamente piuttosto che un reale marginal gain, soprattutto se uno ha svernato in Liguria e non sbarca direttamente dalla Norvegia.

Mi stupisce questo suo lamentarsi della durability, leggendolo sembra che si parli di tappe da Tour tanto che, incuriosito, sono andato a vedere ed erano tre giornate tra le 3h30 e le 3h50, francamente non mi aspetto cali su tali distanze e dislivelli da uno che si spara quei lungoni da 6-8 ore a quelle medie. Chiaro che le dinamiche di gara con i rilanci siano diverse, ma per me è più che altro il caldo, unito al fatto che sentirsi sempre sotto esame (quanti ce ne saranno, tra quei giovani, che pensano così tanto in corsa?) consumi forse quel briciolo di energie mentali in più.
 

Zac36100

CANCELLO
29 Settembre 2012
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VICENZACENZA
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WINSPACE GOTOBIKE / fm056 29er
mi sembra una bella storia di una nuova squadra che sta facendo esperienza e si scontra con le difficoltà quotidiane e team organizzati e consolidati.
Credo sia difficile imparare a limare a 25 anni, ma putroppo è una skill fondamentale anche per uno scalatore.
Mi sembra comunque un buon inizio
La vicenda appassiona e divide tutti
 
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TS91

ZzZz
30 Ottobre 2023
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Siena
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Canyon Aeroad
Lo scazzo su strava dopo il KOM sul Generoso è stato uno dei momenti più alti del ciclismo contemporaneo :mrgreen:

Vedere un ex pro (vincitore di un tour de France) impazzire perché un amatore ha fatto il kom sulla salita di casa è una dimostrazione incontrovertibile che i social sono il male assoluto e che ci meritiamo l'estinzione...
Si ma sti versi giusto Nibali che ciclismo a parte per me rimane un poverino....Permaloso fuor di maniera, non ho visto altri ex pro fare queste scene
 

LAGEG

Pignone
8 Settembre 2017
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ENVE MELEE - ENVE MOG - ORBEA ORCA
Lo scazzo su strava dopo il KOM sul Generoso è stato uno dei momenti più alti del ciclismo contemporaneo :mrgreen:

Vedere un ex pro (vincitore di un tour de France) impazzire perché un amatore ha fatto il kom sulla salita di casa è una dimostrazione incontrovertibile che i social sono il male assoluto e che ci meritiamo l'estinzione...
giusto come curiosità, kom che adesso ha Pozzovivo.
 
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jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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bassano del grappa
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Colnago
Si ma sti versi giusto Nibali che ciclismo a parte per me rimane un poverino....Permaloso fuor di maniera, non ho visto altri ex pro fare queste scene
Credo Nibali se la sia presa più perchè il giovane fenomeno, credeva di essere superiore a lui.........in ogni caso al momento Nibali ha vinto tutti e 3 i GT e pure 2 Lombardia e Sanremo.........il fenomeno invece si lamenta perchè non lo vogliono nel WT.
Tanti fanno i paragoni con Vergallito,ma i 2 seno molto diversi,intanto il bandito va e andava di più ( i numeri non mentono) poi non si è messo contro tanta gente con arroganza.........perchè ragazzi,ok che se paragonati ad amatori panzoni questo va forte...ma con i forti veri purtroppo per lui l prende e le prende forte.
Poi che lui ami far parlare di se ci sta,ma in questo sta cercando pubblicità non passaggio vero nel WT.
In ogni caso avrà ancora altre occasioni per far bene,ma per me deve volare molto più basso che non è Pogacar
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Credo Nibali se la sia presa più perchè il giovane fenomeno, credeva di essere superiore a lui.........
Perdonami, ma questa è proprio il genere di cazzate da cui sono nate le shitstorm.
Non sono qui per difendere nessuno, ma tra Nibali e Gaffu c'è stato solo uno scambio di sfottò tra due persone piuttosto permalose, con la differenza che una delle due ha un peso mediatico superiore e la narrativa ha preso pieghe strane come quella in neretto.
 

robeambro

Velocista
25 Aprile 2018
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una con due ruote
Il ragazzo è abbastanza insofferente alle critiche, secondo me è questo l'unico vero "problema"
Dovrebbe solo ignorare quelle sterili

Secondo me e' il contrario, e' che e' circondato da ambienti tossici che non lo criticano, lo pompano a bomba e gli fanno perdere l'oggettivita', perche' non e' possibile che uno non riesca a rendersi conto del paradosso nello scrivere:

"Ancora come a santa vall ho notato che la mia difficoltà più grande è tenere le ruote nei tratti di curve veloci senza lasciare spazi, fidarmi al 100% di chi ho davanti e seguire, cosa che mi viene ancora molto difficile, mentre quando sono primo in discesa non ho problemi."
(da: https://substack.com/home/post/p-159369227, sotto "Tattica/Tecnica")

e nel contempo scrivere:

"Another year of sacrifices, trying to improve every aspect and then after losing 4 seconds on a go-kart track everyone starts telling you that maybe you don’t have what it takes."
(da: https://www.instagram.com/p/DHWds1yOWO2/?utm_source=ig_web_copy_link)

Confused Robert Downey Jr GIF


(parentesi: quelli che insultano sui social sono degli imbecilli patentati, ma critiche misurate ed oggettive ci stanno)
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Secondo me e' il contrario, e' che e' circondato da ambienti tossici che non lo criticano, lo pompano a bomba e gli fanno perdere l'oggettivita', perche' non e' possibile che uno non riesca a rendersi conto del paradosso nello scrivere:

"Ancora come a santa vall ho notato che la mia difficoltà più grande è tenere le ruote nei tratti di curve veloci senza lasciare spazi, fidarmi al 100% di chi ho davanti e seguire, cosa che mi viene ancora molto difficile, mentre quando sono primo in discesa non ho problemi."
(da: https://substack.com/home/post/p-159369227, sotto "Tattica/Tecnica")

e nel contempo scrivere:

"Another year of sacrifices, trying to improve every aspect and then after losing 4 seconds on a go-kart track everyone starts telling you that maybe you don’t have what it takes."
(da: https://www.instagram.com/p/DHWds1yOWO2/?utm_source=ig_web_copy_link)

Confused Robert Downey Jr GIF
A me lui sta pure simpatico, ma bisogna dirlo...è tutta colpa del TRAP :mrgreen:
 

sartormassimo

Apprendista Scalatore
27 Aprile 2013
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TREVISO
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bella è bella...
Secondo me e' il contrario, e' che e' circondato da ambienti tossici che non lo criticano, lo pompano a bomba e gli fanno perdere l'oggettivita', perche' non e' possibile che uno non riesca a rendersi conto del paradosso nello scrivere:

"Ancora come a santa vall ho notato che la mia difficoltà più grande è tenere le ruote nei tratti di curve veloci senza lasciare spazi, fidarmi al 100% di chi ho davanti e seguire, cosa che mi viene ancora molto difficile, mentre quando sono primo in discesa non ho problemi."
(da: https://substack.com/home/post/p-159369227, sotto "Tattica/Tecnica")

e nel contempo scrivere:

"Another year of sacrifices, trying to improve every aspect and then after losing 4 seconds on a go-kart track everyone starts telling you that maybe you don’t have what it takes."
(da: https://www.instagram.com/p/DHWds1yOWO2/?utm_source=ig_web_copy_link)

Confused Robert Downey Jr GIF


(parentesi: quelli che insultano sui social sono degli imbecilli patentati, ma critiche misurate ed oggettive ci stanno)

Non so quale sia l'ambiente tossico cui accenni, io mi riferivo alle critiche insulse sui social, quelle vanno ignorate assieme a chi le fa.
Poi ci sono le critiche costruttive che invece possono offrire spunti di riflessione...
 


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