Mondiali di Leuven 2021

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23 Ottobre 2015
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E ricordiamo anche i due anni di black out causati da sovrallenamento per cercare di ottenere le maglie iridate di strada, ciclocross e MTB contemporaneamente. Un Icaro moderno.
Le sue parole oggi:
“The first five minutes though, I can only cry from disappointment, but then I know the winner deserves a nice celebration on the podium. Therefore I try to put a smile on my face and look forward to next time…"

I primi cinque minuti posso solo piangere per la delusione ma poi capisco che il vincitore merita una bella premiazione sul podio. Così ho cercato di sorridere e non vedo l'ora che arrivi la prossima occasione
Poi, prima di salire sul podio, ha sistemato le calze alla Balsamo e tutte e tre sorridevano controllandosi a vicenda la mascherina.
Comunque grandissima campionessa con una voglia di vincere incredibile.
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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MTB? sei sicuro? a me pare che in mtb non abbia mai corso, perlomeno in gare di alto livello... secondo me il suo obiettivo di tripla maglia iridata in contemporanea era per strada, cx e pista.
Finora, solo Pauline Ferrand Prevot è riuscita a vestire tre maglie iridate contemporaneamente (strada, cx e mtb).
Ci ha provato ed è finita male. Poi cominciata la stagione di cross faceva fatica, fino ad arrivare al mondiale nonostante un infortunio muscolare che si è sempre di più aggravato. Tra il 2014 o 2015, se ben ricordo. Come racconta lei stessa correva troppo, per vincere il giro era dimagrita tantissimo. Una escalation di stress fisici che poi ha pagato. Nel 2016 praticamente non ha corso. Poi gradualmente è tornata almeno su strada. Nel cross da allora non è più stata competitiva ai massimi livelli e ha rinunciato completamente a prepararsi per le classifiche generali delle corse a tappe.

(OT: anche P.F.Prevot ha pagato parecchio i suoi successi in tre specialità e dopo il 2014 fantastico ora si è concentrata solo sulla MTB e anche lei negli anni successivi con parecchi guai fisici e periodi di perdita di competitività)
 
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bradipus

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23 Luglio 2009
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qualunquemente
Ci ha provato ed è finita male. Poi cominciata la stagione di cross faceva fatica, fino ad arrivare al mondiale nonostante un infortunio muscolare che si è sempre di più aggravato. Tra il 2014 o 2015, se ben ricordo. Come racconta lei stessa correva troppo, per vincere il giro era dimagrita tantissimo. Una escalation di stress fisici che poi ha pagato. Nel 2016 praticamente non ha corso. Poi gradualmente è tornata almeno su strada. Nel cross da allora non è più stata competitiva ai massimi livelli e ha rinunciato completamente a prepararsi per le classifiche generali delle corse a tappe.

(OT: anche P.F.Prevot ha pagato parecchio i suoi successi in tre specialità e dopo il 2014 fantastico ora si è concentrata solo sulla MTB e anche lei negli anni successivi con parecchi guai fisici e periodi di perdita di competitività)
Ah, ecco, di fatto la sua carriera nella mtb non è mai decollata, per quello non trovavo nulla.
Ricordo il periodo dei problemi di salute, mi pare ebbe anche un infortunio al ginocchio, ed attraversò anche un periodo di depressione (lo raccontò lei in un'intervista di un paio di anni fa).
Nel cross, però, nel mondiale 'delle forature' a Bieles 2017 si stava involando verso la vittoria quando ebbe l'ennesima foratura all'ultimo giro e venne ripresa e poi passata da Sanne Cant in prossimità del traguardo.
Per le corse a tappe, c'è da dire che ha sempre patito le salite lunghe, quando hanno cominciato ad inserirle (vedi Giro Rosa 2013, con le scalate al Beigua ed a San Domenico di Varzo che l'hanno mandata fuori classifica) non ha più vinto tranne nel 2014, dove c'era solo San Domenico: è stata competitiva nelle gare a tappe solo quando l'altimetria era limitata.

Anche la Ferrand Prevot ha avuto problemi fisici (le due operazioni all'arteria iliaca) e di depressione dopo le vittorie, il cross penso l'abbia praticamente abbandonato dopo l'incidente con la Neff (a Hoogerheide, mi pare) e pure su strada di fatto sono tre anni che non corre più, pur avendo ottenuto discreti risultati anche dopo il mondiale di Ponferrada; evidentemente è una che non si accontenta di stare nella top ten, ma vuole solo il successo pieno.
 
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