Non proprio, c'è un po di confusione. Anche i modelli a 2 e 3 parametri possono essere usati per stimare la curva delle pot. sostenibili. Solo che appunto per brevi durate di tempo danno risultati improbabili (asintoto verticale per t=0, mentre ad un certo punto c'è un appiattimento se ci muoviamo da dx a sx nella scala temporale) così come per durate elevate (>30'). Non è che fanno una stima direttamente.
CP e W' possono essere stimati usando un modello non lineare a 2p (il solito iperbolico pot. vs tempo), usando un modello 2p lineare lavoro(J) vs tempo o ancora con un modello 2p lineare potenza vs 1/tempo (il file di ste fa questo) (esistono altri metodi? Non so..).
Gli altri modelli (chiamiamoli estesi anche se hanno nomi differenti) cercano, permettimi il termine, di "fittare" la curva delle MMP che hai sostenuto meglio di quanto non faccia quello a 2 parametri.
E' abbastanza semplice:
Semplifico CP = 300 e W' = 18000j
1 J(oules) = 1 W*secondo
Se tu spingessi a 330W saresti sopra CP di 30 W quindi fai 18000/30 = 600 secondi .... 10min
Se tu spingessi a 360W sarebbe 18000/60 = 300 seocndi e cosi via
Quanti watt sopra dipende da te non dal modello in se poichè per il paradigma CP tu potresti spingere anche 3000W per 5secondi.... cosa che nella realtà non è possibile.
SECONDO IL MIO PERSONALISSIMO PARERE questa cosa non funziona e non funzionerà mai
Semplicemente perché la potenza (o più correttamente il lavoro espresso) di riferimento deve essere quella percepita dal fisico e non quella mediamente espressa o misurata dal pm (cioè deve essere quella che tutti conosciamo come "normalizzata" ma che lei stessa è una ENORME approssimazione della reale normalizzata che nessuno conosce e che dovrebbe essere calcolata con formule e/o parametri differenti per ognuno di noi e che variano nel corso della stagione stessa ... e che probabilmente cambia anche a fronte dello sforzo precedentemente espresso anche se questa ultima è una mia idea ... ma secondo me in una vera formula qualche bell'integrale che tiene conto del cumulo di lavoro eseguito ci starebbe)
Quindi in un mondo ideale, dove si lavora sui rulli, in condizioni teoriche perfette, senza avversari, senza strada che cambia continuamente condizioni e pendenza, senza scie, senza strappi, ingressi e uscite in curva, ecc ecc FORSE potrebbe funzionare.
Nel mondo reale questa roba A ME pare di una inutilità assurda ... sarò clamorosamente smentito ma a me veramente pare pura speculazione scientifica, ben lontano da essere una "metodologia" (derivante quindi da una teoria consolidata) di qualsivoglia tipo.
Non ho capito bene, tu in pratica rigetti l'intero paradigma (applicato al mondo reale)?
(non voglio essere polemico, voglio solo capire)
Si
Non perché non sia corretto, non mi permetterei mai di solo provare a smentire Shiba & C
Dico solo che è inapplicabile.
Quando calcoliamo il tempo che che mettiamo a fare 50km a 40km/h medi non teniamo conto dell'effetto relativistico.
E per sapere se mia moglie sarà all'appuntamento non applico il principio di indeterminazione di Heisenberg
Per me tutto il, come tu lo chiami, paradigma è inutile/inapplicabile/... pura speculazione scientifica, è il principio di indeterminazione di Heisenberg applicato alla bdc.
Ok! Però se ti dico che è possibile definire un livello al di sopra del quale, per una data prestazione, è sicuro che "esplodi" tu lo ritieni ancora inutile?
Ok! Però se ti dico che è possibile definire un livello al di sopra del quale, per una data prestazione, è sicuro che "esplodi" tu lo ritieni ancora inutile?
Non si senta offeso nessuno perchè ognuno sono convinto che ha messo la buona fede e il massimo dell'impegno credo solo che si stia esulando dall'intento principale, con tante troppe seghe mentali che secondo me ci stiamo facendo noi, ma un buon preparatore che sa dell'argomento (non faccio nomi) starà ridendo dicendo "ma che ----- vanno a pensare??"
ripartiamo da qui come "qualcuno" ci consiglia secondo me, non potendo intervenire più di tanto:
SECONDO IL MIO PERSONALISSIMO PARERE questa cosa non funziona e non funzionerà mai
Semplicemente perché la potenza (o più correttamente il lavoro espresso) di riferimento deve essere quella percepita dal fisico e non quella mediamente espressa o misurata dal pm (cioè deve essere quella che tutti conosciamo come "normalizzata" ma che lei stessa è una ENORME approssimazione della reale normalizzata che nessuno conosce e che dovrebbe essere calcolata con formule e/o parametri differenti per ognuno di noi e che variano nel corso della stagione stessa ... e che probabilmente cambia anche a fronte dello sforzo precedentemente espresso anche se questa ultima è una mia idea ... ma secondo me in una vera formula qualche bell'integrale che tiene conto del cumulo di lavoro eseguito ci starebbe)
Quindi in un mondo ideale, dove si lavora sui rulli, in condizioni teoriche perfette, senza avversari, senza strada che cambia continuamente condizioni e pendenza, senza scie, senza strappi, ingressi e uscite in curva, ecc ecc FORSE potrebbe funzionare.
Nel mondo reale questa roba A ME pare di una inutilità assurda ... sarò clamorosamente smentito ma a me veramente pare pura speculazione scientifica, ben lontano da essere una "metodologia" (derivante quindi da una teoria consolidata) di qualsivoglia tipo.
Si
E per sapere se mia moglie sarà all'appuntamento non applico il principio di indeterminazione di Heisenberg
Quotone.
Però qui cerchiamo solo di capire come applicare il modello in allenamento. E di come massimizzare l'allenamento in previsione della gara.
Ti parlo da utilizzatore del modello FTP: quando fai le ripetute ti capita di non riuscire a chiudere la serie? oppure di chiuderla e sentirti ancora cairco? E' qui che "potrebbe" essere utile il modello CP.
Pensa ad un esercizio tipico: ripetute 5x5'@Z5 fatte in allenamento... ora pensa alla gara e dimmi quando mai ti è capitato di fare lo stesso tipo di sforzo... lo stesso vale per CP (forse per CP è un pò più aleatorio te lo concedo)
La mia idea dopo un bel po di pagine è quasi quella di @mag, tanto fumo negli occhi, ma per il momento il modello è ancora poco maturo. L'unica utilità per il momento è quella di fare esercizi mirati con potenze tra cp2 e cp20.
Comunque è in evoluzione, quindi resto in ascolto
Certo che è possibile, lo conosciamo tutti gia oggi senza questo casino.
Ma non riesci ad usarlo comunque con la precisione richiesta da questo metodo, nel mondo reale, è impossibile.
È proprio la misurazione del lavoro fatto che è impossibile.
Se sto molto sotto il limite chiaramente non ho problemi di misurazione ma non mi serve neppure a nulla questo casino.
Se sto sul limite il lavoro fatto REALE non è misurabile. Ricorda che oltre al problema della normalizzata non calcolabile che già basterebbe ad annullare i benefici di un simile metodo, il lavoro reale comprende tutto il resto. Se io in gara faccio 5h a 200w medi e in allenamento pure, come è che in gara sono più stanco? Perchè il lavoro svolto non è quello al pedale ma è quello del corpo intero, la tensione a stare in gruppo... e anche la tensione psicologica genera kj di lavoro. E allora se devo usare un metodo per arrivare al limite che è già fisicamente inapplicabile e che poi, visto che il pm è solo al piede, lo è anche anche meccanicamente, ecco che dico che è come applicare la relatività generale einsteniana per andare in ufficio
purtroppo la sicurezza non ce l'hai, perchè potresti essere migliorato, a meno che non parliamo di andare al di sopra di pareccchio rispetto alle proprie possibilità e allora non serve il modello cp+w' ma basta il modello ftp per capire che non posso tenere z5 per 40 minuti. poi in gara, con la deplezione di glicogeno e tutti gli altri fattori che contribuiscono alla fatica è ancora più inutile, se no nelle prime 2h più o meno.
potresti non aver centrato bene le prove massimali (che sono difficili, come già ho detto)
potresti aver sconfinato su potenze oltre cp2 che abbiamo visto che invalidano il calcolo di w'bal
tante piccole variabili che ti tolgono certezze e fanno si che sia un dato "indicativo", ma non necessariamente veritiero.
La mia idea dopo un bel po di pagine è quasi quella di @mag, tanto fumo negli occhi, ma per il momento il modello è ancora poco maturo. L'unica utilità per il momento è quella di fare esercizi mirati con potenze tra cp2 e cp20.
Comunque è in evoluzione, quindi resto in ascolto
[...parlando di CP...]
Nella rappresentazione grafica -e della fisiologia e fenotipo dell'atleta- avere un punto di riferimento a cui poter correlare e calcolare altre intensità sia superiori (ma anche inferiori) su asse tempo permette una maggior precisione nel calcolo e previsione di intensità intorno a questo punto e minor margine di interpretazione su ciò che avviene ad intensità superiori, rispetto a FTP.
Come può cambiare quindi lallenamento e la gestione di gara con questi riferimenti?
Essenzialmente, e reputo sia uno dei punti di forza dei nuovi programmi di allenamento 2016, è possibile avere SEMPRE a disposizione una previsione di quanto sia realmente sostenibile uno sforzo/salita.
Vai troppo per estremi, o bianco o nero.. i grigi per te non esistono!
Poi se mi tiri in ballo la psicologia allora prendi il tuo PM dalla bici e smontalo per cortesia, che tanto da come spieghi è inutile (sappiamo entrambi che non è così; sono provocatorio ).
Con i dovuti test la zona gialla è abbastanza ristretta. Certo che se fai 5h in gara quella zona diventa molto più larga. Ma tu sei cosciente di questo fatto e, a meno di non essere un beota, ti tieni con un certo margine al di sotto di questa. Non ti serve il modello per saperlo? Buon per te! Io, personalmente, non mi so gestire ancora bene su ogni lasso di tempo di questa curva. Insomma, ti do una previsione di quanto forte andare per X min (con un margine). A te non sembra utile/applicabile? A me sinceramente sì, mi sembra quasi come barare.
Aggiungo che col tempo, grazie a modelli più accurati (ma certamente più complessi), quella zona gialla sarà sempre più definita e non una sfumatura (il disegno non è sfumato, per chi non lo avesse capito )
E poi mica si fanno tutti le gare da 5h! Qui per conto mio estremizzi! Non vedi ciò che sta nel mezzo.
Sono certo che nell'ultima gara che ho fatto (<3h), se avessi avuto a disposizione questi strumenti, avrei fatto le 2 salite (condotte praticamente in solitaria perché i più forti avevano un ritmo insostenibile per me) un po' meglio, invece di andare troppo conservativo.
E ancora: perché parecchi saltano come birilli a metà gara? Cioè se io faccio fatica a gestirmi bene, come sono messi quelli che riprendo uno ad uno (e non son pochi) nelle varie salite?
E poi chi lo dice che uno debba fare solo GF? Se a me piace fare cronoscalate, o ancor meglio cicloscalate, questo metodo da una precisione che, se paragonata a quella di stime fatte a naso/sensazione, è chirurgica.
Se tu hai grandi doti e sai gestirti bene senza l'uso di questo o altri modelli matematici buon per te! Ti stimo (davvero!).
Anche te estremizzi. So anche io che una salita da 5' min non posso farla in NM. Ma se ti dicessi che 330W (a caso) sono per te compatibili e sostenibili, mentre 345W (sempre a caso) è quasi certo che esplodi, che fai? Vai su a 350W?
Lo sai fare senza l'uso di questo modello per ogni scala di tempo (o anche solo tra i 2' e i 30' (funzionerebbe anche oltre))? Buon per te ancora una volta! A me riesce difficile.
E qui quoto Massa:
Ciò non vuol dire che lui rappresenta l'unica sola verità, ma se permetti, qualche studio lo ha fatto e credo più a lui che a voi.
Ma se ti dicessi che 330W (a caso) sono per te compatibili e sostenibili, mentre 345W (sempre a caso) è quasi certo che esplodi, che fai? Vai su a 350W?
Lo sai fare senza l'uso di questo modello per ogni scala di tempo (o anche solo tra i 2' e i 30' (funzionerebbe anche oltre))? Buon per te ancora una volta! A me riesce difficile.
mah, io non ho alcun interesse ad estremizzare o ad ignorare una cosa che potrebbe tornarmi utile
A ME in gara, allo stato dell'arte, ha utilità pratica pari a zero. In allenamento, potrebbe servirmi nel 10-15% degli allenamenti, perchè non lavoro sempre ad intensità cp2-cp20, e quando lavoro ad intesità ancora maggiori le metriche risulterebbero imprecise, perchè per intensità maggiori di cp2 il carico allenante è maggiore di quello indicato dai semplici j, in termini di fatica, effetto e bilancio. Questo è quanto.
Ho spiegato i motivi di queste conclusioni, magari un po' spersi nelle ultime pagine, ma rimango sempre aperto a repentini cambiamenti di opinioni, se qualcuno dovesse convincermi
Quindi non lo accantono, lo usero in maniera puntuale mantenendo un approccio ibrido ftp/cp+w'