Nuove frontiere: W' & CP parliamone

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22 Marzo 2007
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Scusa la mia ignoranza, ma faccio fatica a seguirti nel ragionamento…..il fatto che sui 3min il soggetto verde ha MMP superiore al soggetto nero mi è chiaro, non capisco invece il passaggio successivo, ovvero sulla disponibilità da parte del soggetto verde di un W' maggiore che compensa una CP più bassa....ovvero, come faccio a stabilire sulla base degli MMP rilevati che la CP del soggetto verde è più bassa se dopo 17 minuti la potenza fatta registrare è la medesima? A me verrebbe da pensare al contrario….
Scusa, ma sono ancora molto "acerbo" in materia e faccio ancora fatica a capire concetti magari "elementari". :oops:
Dipende dai numeri :)
A 3 minuti sto sfruttando quasi al massimo il contributo ossidativo (potenza aerobica), quindi la differenza fra i due soggetti (347 vs 310) è legata principalmente ad una differenza di W' (se le CP non sono molto diverse fra loro: verificherò dopo questa ipotesi), che quindi per il soggetto verde è superiore.
In conseguenza, siccome sono entrambi sforzi in cui per ipotesi sfrutto tutte le risorse disponibili (cioè consumo completamente W'), la parte di potenza non legata a CP, ovvero W'/(60*17), è superiore per il soggetto verde. Ma siccome MMP17 = CP + W'/(60*17) è uguale nei due casi, allora CP = MMP17 - W'/(60*17) sarà minore per il soggetto verde (tra l'altro con un differenza non eccessiva, come da ipotesi di tentativo iniziale) :)
Si fa prima a fare i conti usando dei numeri sensati :D
 
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27 Gennaio 2010
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Dipende dai numeri :)
A 3 minuti sto sfruttando quasi al massimo il contributo ossidativo (potenza aerobica), quindi la differenza fra i due soggetti (347 vs 310) è legata principalmente ad una differenza di W' (se le CP non sono molto diverse fra loro: verificherò dopo questa ipotesi), che quindi per il soggetto verde è superiore.
In conseguenza, siccome sono entrambi sforzi in cui per ipotesi sfrutto tutte le risorse disponibili (cioè consumo completamente W'), la parte di potenza non legata a CP, ovvero W'/(60*17), è superiore per il soggetto verde. Ma siccome MMP17 = CP + W'/(60*17) è uguale nei due casi, allora CP = MMP17 - W'/(60*17) sarà minore per il soggetto verde (tra l'altro con un differenza non eccessiva, come da ipotesi di tentativo iniziale) :)
Si fa prima a fare i conti usando dei numeri sensati :D

Ok, forse questa volta ho capito: essendo W' un valore "fisso" (ovviamente fisso nel calcolo che stiamo prendendo in considerazione, non che sia fisso nel tempo) ed avendo il soggetto verde un valore di W' superiore al soggetto nero, se a 17min il risultato espresso è il medesimo, vorrà dire per forza di cose che il suo valore CP è più basso rispetto a quello del soggetto nero.
Grazie ancora per i chiarimenti....o-o
 

Cere_

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Atleti di alto/altissimo livello, o comunque molto allenati, a quanto arrivano di TAU?

Sarebbe interessante avere anche un valore che indichi per quante volte puoi svuotare/ricaricare il W' prima di avere un calo di prestazioni critico, ci ragionavo proprio questa settimana sul fare qualche stima con Python, ma devo aspettare di tornare in forma per farlo, dato che adesso sono a terra come performance e ogni settimana è diversa
(provato con 1m400Wr3m190W, basando le zone su un test fatto alla veloce, una quarantina di minuti a 290W, ho messo FTP 287W spannometricamente, il primo giorno, lunedi, a metà allenamento ero cotto, fatto anche mercoledi e già un po meglio, mentre venerdi dopo un'ora e passa ero ancora dietro a farle senza aver toccato il fondo, quindi finché non mi si stabilizzano le performance è anche pseudoinutile, se non per interesse, fare test "puntiformi")

Sicuramente ci sarebbe da tener conto anche di CTL e ATL, che anche questa è solo una stima generica (valore di TSS settimanale identico, ma se fatto tutto in Z2 ha un peso, tutto in ripetute Z6 ne ha un'altro, e questo non lo misura, poi anche a quale cadenza sono stati fatti, è sempre una stima di una stima, ma può essere utile se si tiene conto delle limitazioni).

@Roberto Massa
Può essere corretto, in periodo di carico ad elevata ramp rate, fare un test su più punti massimali nel range tra i 3' ed i 12' da stanco, una volta ogni 3-4 settimane (oppure, magari, inserire in un WO, come primo intervallo, un test di un singolo CP in quel range, poi al volo fare gli intervalli seguenti basandosi sul valore appena ottenuto, in modo da fare due cose insieme), in modo da non dover recuperare completamente fra i mesocicli e saltare a priori i test da fresco per tutto il macrociclo (dato che il sapere i miei CP non mi interessa, ma sapere le corrette intensità per gli allenamenti si)?
O è sempre meglio farli da fresco, magari per il fatto che, parallelamente, alla fine di ogni mesociclo è ideale recuperare/supercompensare bene?
Chiedo questo perché, come è logico che sia, con una ramp rate elevata per le proprie capacità si tende ad essere parecchio stanchi, e se faccio i test per W' e CP da fresco (fine mesociclo, fine recupero) mi risultano dei valori, se li faccio dopo in pieno carico (tipo terza settimana di carico) me ne escono altri, e per i miei obbiettivi la resistenza tende ad essere privilegiata, quindi cerco quasi sempre di scaricare poco (forse troppo poco) se non in vista di qualche obbiettivo specifico (dove con il tapering, praticamente "volo" in quegli obbiettivi rispetto alle mie solite performance).
Grazie

Interessante IpBike, roba da prendere un cellulare decente IP68 con barometrico (se esiste) e batteria buona, pensionando il ciclocomputer, dopo cerco se c'è un thread aperto qua sul forum per non andare OT.
 
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Roberto Massa

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@Roberto Massa
Può essere corretto, in periodo di carico ad elevata ramp rate, fare un test su più punti massimali nel range tra i 3' ed i 12' da stanco, una volta ogni 3-4 settimane (oppure, magari, inserire in un WO, come primo intervallo, un test di un singolo CP in quel range, poi al volo fare gli intervalli seguenti basandosi sul valore appena ottenuto, in modo da fare due cose insieme), in modo da non dover recuperare completamente fra i mesocicli e saltare a priori i test da fresco per tutto il macrociclo (dato che il sapere i miei CP non mi interessa, ma sapere le corrette intensità per gli allenamenti si)?
O è sempre meglio farli da fresco, magari per il fatto che, parallelamente, alla fine di ogni mesociclo è ideale recuperare/supercompensare bene?
Chiedo questo perché, come è logico che sia, con una ramp rate elevata per le proprie capacità si tende ad essere parecchio stanchi, e se faccio i test per W' e CP da fresco (fine mesociclo, fine recupero) mi risultano dei valori, se li faccio dopo in pieno carico (tipo terza settimana di carico) me ne escono altri, e per i miei obbiettivi la resistenza tende ad essere privilegiata, quindi cerco quasi sempre di scaricare poco (forse troppo poco) se non in vista di qualche obbiettivo specifico (dove con il tapering, praticamente "volo" in quegli obbiettivi rispetto alle mie solite performance).
Grazie

Interessante IpBike, roba da prendere un cellulare decente IP68 con barometrico (se esiste) e batteria buona, pensionando il ciclocomputer, dopo cerco se c'è un thread aperto qua sul forum per non andare OT.

Per i massimali, per averli effettivamente tali, reputo sia meglio effettuarli sempre nella massima condizione di freschezza e con condizioni pre test "stabili".
Comprendo l'utilità del tuo quesito sull'evidenziare/trovare una flessione tra "massimali" e "massimali da stanco". Una specie di "fatigue profile": quanto perdo sui massimali dopo tot lavoro.

La tendenza, anche io l'ho sperimentata con diversi risultati, è per esempio -non necessariamente è la soluzione migliore- svolgere anche solo un tratto massimale di "controllo" su una durata fissa dopo X lavoro a Y intensità, tendenzialmente non intensa (es < o a LT1 usando 3 zone polarizzate). Ho letto, esempio, di atleti di alto livello a cui era indicata questa tipologia di test svolta dopo 2000-2500kJ di lavoro. In realtà non esiste un valore "errato" o uno corretto l'importante è a) valutare nel tempo come l'atleta reagisce ad uno o più tratti massimali dopo x lavoro b) adottare un riferimento di lavoro in cui si raggiunga uno stato di deplezione glicogena (già 1600kJ al 50% di CP possono erodere non marginalmente substrati glicogeno soprattutto in atleti con minore "efficienza metabolica").
Ha senso o sono andato fuori da quella che pensavo fosse la tua domanda?


OT/ ma neppure troppo perché IpBike anche su mia richiesta (ovviamente non l'unica) ha implementato CP+W' poco dopo la sua "diffusione" con GoldenCheetah.
Ottimo indoor (sfruttando per esempio le funzioni vocali di lettura parametri/dati) lo uso con un cellulare non ipxx ma già ANT+ (molti cell con chip Snapdragon richidono solo di aggiungere i driver ANT+ da Play, hanno già tutte le funzioni hardware ANT+).
Il limite critico sono le batterie. Ip68, barometrici e ANT+ integrati ho al momento un vecchissimo (ma incompreso a suo tempo) Sony Xperia Active e un Sony Z3 Compact. Il primo può durare con GPS attivato 2.5-3 ore. Il secondo dopo che me n'era arrivato uno con GPS difettoso...mi è arrivato oggi.
Questi due modelli, ricondizionati, si trovano rispettivamente a 50-80€.
Oltre a Sony vari Samsung (es. S5, S10) hanno tutto questo incluso (ANT+, sensore pressione, IP68).
 
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Atleti di alto/altissimo livello, o comunque molto allenati, a quanto arrivano di TAU?
Un po' più basso di quanto previsto da Skiba differenziale per DeltaCP=CP-recupero più alti, a ridursi ulteriormente (rispetto al modello usuale di riferimento) al decrescere del DeltaCP (vedi Bartram 2017). A conferma che gli "high-performance cyclists" recuperano meglio dei comuni mortali soprattutto vicino a CP. Quindi le app e software che usano il modello classico per loro potrebbero essere meno precise :)
Sarebbe interessante avere anche un valore che indichi per quante volte puoi svuotare/ricaricare il W' prima di avere un calo di prestazioni critico
Chorley (2018) mostra che le differenze fra recuperi da sforzi incrementali a esaurimento con recupero a DeltaCP alto sono significative praticamente fin da subito (meglio per allenati rispetto a non allenati). Però la questione in generale è complessa anche perché a seconda di cosa fai prima può cambiare un po' tutto: CP, W', durata sostenibile a CP e velocità di ricostruzione di W', e quindi intervengono sicuramente i singoli fattori limitanti individuali ed è difficile generalizzare :)
 
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È esattamente quello che intendevo, e seguo molto quell'argomento (che credo dipendano non tanto dal totale di KJ generico, ma dal KJ totale fratto FTP, dato che più uno ha watt, meno ci mette ad accumulare KJ, 2000KJ per una pertica di due metri con 400W di FTP sono poca cosa, mentre per uno stambecco di un metro e sessanta per 250W di FTP sono un'altra), e credo che siano molto utili, dovrebbero permettere di andare a esaurire/lavorare parti del muscolo che normalmente è molto arduo scalfire (alta intensità dopo elevati carichi a bassa intensità).

Personalmente parto dal considerare (basandomi su come risponde il mio fisico quando sono in forma, sicuramente quelli forti necessiteranno di carichi superiori) un lavoro fatto da stanco quando i totali KJ corrispondono a 3 ore di sweet spot alta (solo per il calcolo, che sarebbe all'incirca ftp*0.88*3.6*3), per poi ottenere quel valore in qualsivoglia zona di lavoro, idealmente a basse-moderate intensità (prediligo il classico, Z2a in pianura, Z3a in salita, coasting prossimo a zero per quanto permetta il traffico e le discese), per poi eseguire lavori "di qualità" (con quello che resta nelle gambe) da questo punto in poi. Ma non è semplice, già solo l'equilibrare l'alimentazione è un problema, e se non si tiene un'occhio ad andare abbastanza agili è facile anche farsi male.

Andando più nello specifico, prendendo dei valori esempio per spiegarmi meglio (prossimi a quelli che ho notato), tra top di forma da fresco + tapering e periodo di massimo carico da stanco precedente al tapering (fresco CP20 ~340W, dopo ~3000Kj CP20 ~300W), ha senso, esclusivamente nei periodi di massimo carico (settimane da 1000-1200 TSS), una volta raggiunto l'overload del carico (dove l'allenamento dei giorni precedenti non viene mai recuperato e la stanchezza è in continua crescita, con performance in continuo declino) calcolare l'intensità degli intervalli e la loro durata partendo dai valori dopo i 3000Kj, o conviene calcolarli sempre dai valori da fresco?

Semplifico il quesito, portandolo all'atto pratico.
Se alla seconda-terza settimana da 1000+ TSS, anche dopo una sola ora di allenamento in Z2a, eseguo un test CP20 ed il risultato è prossimo a quello che ho dopo un'uscita di 3000KJ, è ragionevole calcolare l'intensità dell'intervallo basandomi su una percentuale del CP20>3000KJ (quindi ~300W, ), o mi devo comunque impuntare sul valore del CP20=fresco (quindi 340W)? Meglio fare entrambi?
Cosi a sensazione mi sembra proprio di essere in una zona di potenza sbagliata a lavorare da stanco ai watt che posso fare da fresco, non ho ancora abbastanza campioni per valutare cosa è meglio o peggio, ma indubbiamente, a mio parere, a livello di RPE, calcolare quelle intensità da stanchi è ben più "facile", mentre è quasi del tutto impossibile fare intervalli di lunghezza appropriata se tengo come riferimento la CP20 da fresco.

Su questo stavo ragionando, estremizzando il discorso, mi sembra quasi che sarebbe, forse, una cosa corretta valutare la CP dinamicamente, non solo per la prestazione in competizione (che può non interessare ad alcuni, tipo me), ma come metodologia di allenamento, una volta ottenuto un proprio "fatigue profile" attendibile e sufficientemente ripetibile, e creandosi tabelle più accurate da eseguire in determinati momenti.
(esempio, un intervallo "over-under" 95-105% dell'FTP@3000KJ, dove quel FTP@3000KJ non è il proprio FTP da fresco, ma appunto il valore ottenuto in un test CP40-50' effettuato precedentemente dopo le 3000KJ)
(esempio 2, stessa cosa per W', ma è ancora più complicato)
Nulla vieta il fare tutto a sensazione, ma per chi si diverte con i numeri come me è interessante ragionarci/capirci.

Bene o male è l'evoluzione, o per meglio dire il punto attuale del ragionamento del mio metodo di allenamento che ho/sto sperimentando su di me, nei periodi estivi/finestagione, negli ultimi 2 anni, ma non ho ancora la più pallida idea di quanto sia ottimale non avendo l'esperienza ed un campione sufficiente di numeri per fare comparazioni.
 
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Il tutto è molto più complesso, difficile metterlo per scritto, il problema è sono troppe le diramazioni da testare, troppe le variabili, troppo poco il tempo a disposizione per testarle e troppi pochi i campioni per compararle, oltre al fatto che non sempre la volontà è sufficiente ad arrivare a certi stati di sovraccarico per molto tempo consecutivo senza perdere la motivazione, arrivando in certi periodi a richiedere anche uno stacco totale dalla bici, mentre in altri periodi ad arrivare al punto che neanche un'ora in Z2a potenza è gestibile per il proprio fisico.

L'unica cosa che è appurata su di me, è che dopo certe tipologie di carichi elevati prolungati, con uno scarico fatto bene le prestazioni decollano per 3-4 settimane e il peso è ai minimi storici, ma molto probabilmente, eseguendo tabelle meno pesanti a livello di TSS e ramp rate, meglio strutturate da chi ne sa di più, si potrebbe (potrei) avere performance superiori per un periodo più lungo, o comunque superiori per la media stagionale (meno differenza tra performance in carico ed in scarico). Per arrivare ai miei picchi di forma mi massacro per mesi, quando magari ad esempio Massa, con meno fatica totale ma più esperienza in materia, in una stagione mi farebbe andare ben di più nell'ambito che mi interessa, elevata resistenza a ritmi AVG Z3 per lunghi periodi (esempio).
 
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Roberto Massa

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È esattamente quello che intendevo, e seguo molto quell'argomento (che credo dipendano non tanto dal totale di KJ generico, ma dal KJ totale fratto FTP, dato che più uno ha watt, meno ci mette ad accumulare KJ, 2000KJ per una pertica di due metri con 400W di FTP sono poca cosa, mentre per uno stambecco di un metro e sessanta per 250W di FTP sono un'altra), e credo che siano molto utili, dovrebbero permettere di andare a esaurire/lavorare parti del muscolo che normalmente è molto arduo scalfire (alta intensità dopo elevati carichi a bassa intensità).

[...]

Andando più nello specifico, prendendo dei valori esempio per spiegarmi meglio (prossimi a quelli che ho notato), tra top di forma da fresco + tapering e periodo di massimo carico da stanco precedente al tapering (fresco CP20 ~340W, dopo ~3000Kj CP20 ~300W), ha senso, esclusivamente nei periodi di massimo carico (settimane da 1000-1200 TSS), una volta raggiunto l'overload del carico (dove l'allenamento dei giorni precedenti non viene mai recuperato e la stanchezza è in continua crescita, con performance in continuo declino) calcolare l'intensità degli intervalli e la loro durata partendo dai valori dopo i 3000Kj, o conviene calcolarli sempre dai valori da fresco?

Semplifico il quesito, portandolo all'atto pratico.
Se alla seconda-terza settimana da 1000+ TSS, anche dopo una sola ora di allenamento in Z2a, eseguo un test CP20 ed il risultato è prossimo a quello che ho dopo un'uscita di 3000KJ, è ragionevole calcolare l'intensità dell'intervallo basandomi su una percentuale del CP20>3000KJ (quindi ~300W, ), o mi devo comunque impuntare sul valore del CP20=fresco (quindi 340W)? Meglio fare entrambi?
Cosi a sensazione mi sembra proprio di essere in una zona di potenza sbagliata a lavorare da stanco ai watt che posso fare da fresco, non ho ancora abbastanza campioni per valutare cosa è meglio o peggio, ma indubbiamente, a mio parere, a livello di RPE, calcolare quelle intensità da stanchi è ben più "facile", mentre è quasi del tutto impossibile fare intervalli di lunghezza appropriata se tengo come riferimento la CP20 da fresco.

Su questo stavo ragionando, estremizzando il discorso, mi sembra quasi che sarebbe, forse, una cosa corretta valutare la CP dinamicamente, non solo per la prestazione in competizione (che può non interessare ad alcuni, tipo me), ma come metodologia di allenamento, una volta ottenuto un proprio "fatigue profile" attendibile e sufficientemente ripetibile, e creandosi tabelle più accurate da eseguire in determinati momenti.
(esempio, un intervallo "over-under" 95-105% dell'FTP@3000KJ, dove quel FTP@3000KJ non è il proprio FTP da fresco, ma appunto il valore ottenuto in un test CP40-50' effettuato precedentemente dopo le 3000KJ)
(esempio 2, stessa cosa per W', ma è ancora più complicato)
Nulla vieta il fare tutto a sensazione, ma per chi si diverte con i numeri come me è interessante ragionarci/capirci.

Bene o male è l'evoluzione, o per meglio dire il punto attuale del ragionamento del mio metodo di allenamento che ho/sto sperimentando su di me, nei periodi estivi/finestagione, negli ultimi 2 anni, ma non ho ancora la più pallida idea di quanto sia ottimale non avendo l'esperienza ed un campione sufficiente di numeri per fare comparazioni.

sul primo punto il senso di kJ è "metabolico" poiché le capacità glicogene non seguono una proporzionalità puramente "allometrica" ( = i depositi di glicogeno epatico e muscolare sono +/- fissi indipendentemente dalla statura degli atleti) non è così rilevante il consumo normalizzato ma il consumo assoluto quindi semplicemente lavoro. Non so se sono riuscito a semplificare il concetto!

Alla seconda domanda io, ma è n=1, rimarrei sulla semplice distinzione tra massimali "da fresco" e "massimale/i" dopo x lavoro "significativo" per poi adattare (e "leggere") le difficoltà nell'essere +/- lontano dal massimale "da fresco" con valutazione RPE. Questo anche per cercare di modulare lo sforzo e la gestione sulle richieste gara/evento, cosa che spesso (o quasi sempre) non è fattibile con l'allenamento impostato invece su uno o più obiettivi specifici di sintesi.

Sul terzo punto una proiezione puramente statistica sui "massimali" normalizzati su altimetria/evento è quanto ho realizzato anni fa sempre partendo da CP+W', esempio, con alcune colonne (tutte non ci stanno). nMF e nGF partono dal presupposto che sul percorso vi siano n+1 salite, diversamente si usano altre colonne non presenti nell'esempio.
LEGgGuRgYx.png

Ovviamente se su CP+W' da MMP tali (= massimali, no effetto deplezione glicogena) i dati sono quelli e il punto a favore di questi riferimenti è avere una maggiore semplificazione nel ricavarli rispetto ad un'approssimazione su MMP~45-60 (senza secondo parametro), su proiezioni "statistiche" il riferimento va preso cum grano salis. Restano comunque tutti riferimenti a) che un solo valore puntiforme come FTP non permette di realizzare b) che hanno una possibile applicazione sempre considerando che la prestazione è multifattoriale (es il solo parametro output va sempre comparato almeno a RPE).
 
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Salvo@ing

Passista
23 Luglio 2011
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Trek Emonda SL6
Qualcuno saprebbe indicarmi un sito simulatore molto speditivo dove poter calcolare la Critical Power ed il W’ inserendo i valore di test 3’ e 15’?
Utilizzavo Cycling Power Lab, utile anche per altre simpatiche formulazioni, ma non va più da tempo.
Grazie

P.S. ai fini del PMC ho sempre utilizzato la FTP, che errore si commette riducendo la FTP del 5% rispetto a CP? Mi occorre solo per la valutazione di IF e TSS d’utente l’attività, mi importa pochissimo il margine di errore di 3-5W
 

merlingate

Mozzo
2 Marzo 2005
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Fondriest Megalu
Qualcuno saprebbe indicarmi un sito simulatore molto speditivo dove poter calcolare la Critical Power ed il W’ inserendo i valore di test 3’ e 15’?
Utilizzavo Cycling Power Lab, utile anche per altre simpatiche formulazioni, ma non va più da tempo.
Grazie

P.S. ai fini del PMC ho sempre utilizzato la FTP, che errore si commette riducendo la FTP del 5% rispetto a CP? Mi occorre solo per la valutazione di IF e TSS d’utente l’attività, mi importa pochissimo il margine di errore di 3-5W

Ciao Salvo,
se ricordo bene, dovrebbe averlo GCh ciò che cerchi.
 
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ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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Qualcuno saprebbe indicarmi un sito simulatore molto speditivo dove poter calcolare la Critical Power ed il W’ inserendo i valore di test 3’ e 15’?
Utilizzavo Cycling Power Lab, utile anche per altre simpatiche formulazioni, ma non va più da tempo.
Grazie

P.S. ai fini del PMC ho sempre utilizzato la FTP, che errore si commette riducendo la FTP del 5% rispetto a CP? Mi occorre solo per la valutazione di IF e TSS d’utente l’attività, mi importa pochissimo il margine di errore di 3-5W

Interessante... Mi pare statisticamente il delta CP/FTP sia dal 3 al 6% se non erro... Se levi un 4% probabilmente ci vai vicino ma prendilo con le molle perchè CP è un mondo che conosco pochissimo...
 

marBDC95

Novellino
2 Gennaio 2015
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Bici
...
Ciao a tutti! Ho un dubbio su cui vorrei avere un vostro parere...
Analizzando il file di una gara noto che Goldencheetah, basandosi sui parametri CP e W' a lui noti, mi indica in un certo momento un W' di -7 kJ e un W'max consumata che ovviamente risulta superiore al 100%. E' evidente che in realtà o CP o W' sono sottostimati, e ci può stare perchè è un paio di mesi che non faccio un test almeno sui 20 minuti per avere valori aggiornati. La mia domanda è la seguente: senza svolgere un nuovo test con una durata tale da poter permettere al software di correggere CP e quindi anche W', è possibile ipotizzare a priori quale sia stato l'incremento dei due valori? E' possibile che cresca solo CP senza un incremento di W' o i due parametri si incrementano entrambi con l'allenamento?
Spero di aver esposto il problema in modo chiaro, grazie a chi saprà aiutarmi!
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Ciao a tutti! Ho un dubbio su cui vorrei avere un vostro parere...
Analizzando il file di una gara noto che Goldencheetah, basandosi sui parametri CP e W' a lui noti, mi indica in un certo momento un W' di -7 kJ e un W'max consumata che ovviamente risulta superiore al 100%. E' evidente che in realtà o CP o W' sono sottostimati, e ci può stare perchè è un paio di mesi che non faccio un test almeno sui 20 minuti per avere valori aggiornati. La mia domanda è la seguente: senza svolgere un nuovo test con una durata tale da poter permettere al software di correggere CP e quindi anche W', è possibile ipotizzare a priori quale sia stato l'incremento dei due valori? E' possibile che cresca solo CP senza un incremento di W' o i due parametri si incrementano entrambi con l'allenamento?
Spero di aver esposto il problema in modo chiaro, grazie a chi saprà aiutarmi!
Prova a risponderti io, ma prendilo con le molle.

Prendi due o tre intervalli tipo 3' e 12' dell'uscita dove hai sforato e fai calcolare a GC i nuovi CP e W'.
Magari fai un po' di tentativi e vedi cosa ti da come risultati.
 

marBDC95

Novellino
2 Gennaio 2015
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...
Prova a risponderti io, ma prendilo con le molle.

Prendi due o tre intervalli tipo 3' e 12' dell'uscita dove hai sforato e fai calcolare a GC i nuovi CP e W'.
Magari fai un po' di tentativi e vedi cosa ti da come risultati.

Innanzitutto grazie per la risposta! Ho provato a fare come dici, ma qualunque intervallo io prenda mi restituisce sempre CP e W' sottostimati...provando a mettere un po' di valori a caso ho notato che senza incrementare W' devo alzare CP di almeno 20w (da 240 a 260) in modo da far tornare W'max consumata almeno pari a 100%, ma mi sembra un incremento un po' troppo grande.
Sicuramente appena avrò tempo proverò a fare un MMP20 per correggere CP in maniera sensata
 

Salvo@ing

Passista
23 Luglio 2011
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Innanzitutto grazie per la risposta! Ho provato a fare come dici, ma qualunque intervallo io prenda mi restituisce sempre CP e W' sottostimati...provando a mettere un po' di valori a caso ho notato che senza incrementare W' devo alzare CP di almeno 20w (da 240 a 260) in modo da far tornare W'max consumata almeno pari a 100%, ma mi sembra un incremento un po' troppo grande.
Sicuramente appena avrò tempo proverò a fare un MMP20 per correggere CP in maniera sensata
Non va bene la procedura indicata poiché la stima di CP e W’ deve avvenire a 2 parametri che rappresentino la MMP per ognuno dei 2 intervalli indicati.
Se W’ è andato così al di sotto rispetto al “serbatoio” precedentemente stimato le cose che devi aspettarti sono o che hai una capacità anaerobica notevolmente più alta o la tua CP è diminuita (o chiaramente e più probabilmente una verità che modifica entrambi i valori impostati in GC).
Forse (e dico forse), se avessi in quella uscita una MMP certa (tra 3 e 15’) con una regressione matematica si potrebbe ricavare il valore CP prendendo per buono il valore W’ utilizzato nella uscita.
Ritengo comunque più concreto e allenamento per il fisico rifare i test, anche in un contest di training (del tipo il martedì ci butti un CP3 e continui allenamento e io venerdì idem per un CP15).
 

Cere_

Apprendista Passista
16 Agosto 2018
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Se W' ti è andato in negativo cosi tanto significa che o sei agli inizi con gli allenamenti (quindi guadagni molto in poco tempo), o che CP e W' non sono stati testati correttamente già dall'inizio (test massimali non eseguiti a tutta).

Senza stare li a fasciarsi la testa, cerca di eseguire, quando hai tempo, dei massimali fatti bene, più ne fai meglio è, nel range sotto i ~15', e dei massimali dalle parti della mezzora, quest'ultimi è importante che non parti troppo conservativo, è preferibile DOVER calare il ritmo perché non è più sostenibile, che l'opposto.

Una volta che è configurato bene, cosa lunga se non si rimane sempre ad uno stato di forma costante, lo noterai subito, qualunque CP sopra i 3' e sotto i ~20' ti porta W' a zero (anche sotto i 40' con la giusta motivazione e situazione)
 
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