L'ho notato fin dall'inizio, soprattutto in salita non ho mai apprezzato la leggerezza e la reattività che tanto descrivevano e apprezzavano nei vari test che si trovano online. In salita mi è sempre sembrato che la bici tirasse indietro ad ogni pedalata, l'ho sempre trovata "piantata". Anche nei rilanci in pianura, ma vabeh lì ci poteva stare in quanto non è bici da pianura. Anche a fare le solite salite che faccio abitualmente, arrivavo in cima più stanco del previsto.
Mi ero rassegnato a tal punto a dar la colpa alla stagione, alla mia condizione fisica così così (ci può stare l'anno che non ti senti particolarmente in forma) e di conseguenza alla poca voglia e impegno che mettevo nelle uscite. E diciamo che le ho testate bene le ruote, perché c'ho fatto 12mila km l'anno scorso (comprese due gran fondo, tra cui la Maratona delle Dolomiti.) Infatti c'ho pensato un bel po' prima di cambiarle.
Mi era balzata anche l'idea di venderla e prendere altro, ma tra i soldi che c'ho speso e su consiglio e confronto con amici che ho optato per il cambio ruote. I soldi che avrei "perso", rimettendola in vendita (ammesso e non concesso che fossi riuscito a venderla ad un determinato prezzo ), li ho investititi in un altro paio di ruote.
L'avrei fatto anche prima, ma tra l'ulteriore spesa che non mi andava di fare, gruppi e dimensioni dei dischi non compatibili che non mi hanno permesso di farmi prestare un paio di ruote da amici, per capire se erano effettivamente loro la causa del problema, ho impiegato del tempo a fare questo passo.
Da circa un mese ho fatto il cambio di ruote devo dire che sono rinato io ed è rinata la bici, ora la apprezzo in tutto, soprattutto in salita si è rivelata la bici che è. Ma fin dalle prime pedalate si sentiva che la bici era totalmente diversa, in tutto e per tutto.
Ora monto delle Newmen STREEM Climbing VONOA (35/38), dire che mi trovo solamente bene è riduttivo. Sia chiaro, è stato un salto nel buio perché anche di queste ruote si sapeva ben poco.