Eh si ho notato, ma poi perche 30 secondo in piu?
Dipende da dove parte/finisce il segmento di Strava e da dove parte/finisce la misurazione sul "campo"
Piacenza
- Creatore Discussione craken
- Data di inizio
- Stato
Dipende da dove parte/finisce il segmento di Strava e da dove parte/finisce la misurazione sul "campo"
E non si puo fare dal punto esatto da dove inizia la salita a dove finisce?, perche farla partire da un tratto diverso ho capito che sono gia precaricati i percorsi, ma ne vedo alcuni con pezzi superflui in pianura che non fanno altro che abbassare la VAM e portare via secondi per nulla su quella che è la salita reale
frullo81
Passista
- 16 Giugno 2010
- 4.088
- 81
- Bici
- Giant Propel Advanced Sl Isp - Giant Xtc Advanced 27.5
Sì,il problema può essere che non avendo il bordo tubeless,se dovesse capitarti di forare devi mettere la camera,perchè appena perdono pressione si stallonano e con la pompetta non riusciresti a farle tallonare. Probabile anche che per montarle la prima volta ci voglia il compressore,per il resto grossi problemi non dovrebbero essercene.
Anch'io mi sono convertito al tubeless anche in strada(le ruote Giant sono tubeless ready) sto usando delle schwalbe one da 25,pressione 6 bar post e 5.5 ant grandissimo confort e grip in discesa eccellente,anche se magari perderò qualcosa in scorrevolezza,per allenamento e giri lunghi è il top,tanto per le gare ho quelle in carbonio coi tubolari
Domanda rivolta ai più "esperti" in materia di gran fondo e gestione della prestazione.
Quando riprenderò ad andare in bici il mio interesse è di dirigermi verso i "percorsi lunghi" cercando di arrivare senza morire: nelle recenti esperienze il "senza morire" mi è sempre un po' mancato perché, probabilmente, mi sono sempre lasciato prendere dalla foga agonistica.
Ho curiosato sulle prestazioni STRAVA alla MDD di @titan71 e @never give up! ed ho notato sulle singole salite tempi "relativamente" più alti di quanto mi aspettassi conoscendo il loro valore su segmenti più "abituali". quindi mi sono chiesto quanto bisogna "risparmiarsi" su le singole salite per portare a termine certe distanze e certi dislivelli (ben diversi da quelli della Scott).
Quando riprenderò ad andare in bici il mio interesse è di dirigermi verso i "percorsi lunghi" cercando di arrivare senza morire: nelle recenti esperienze il "senza morire" mi è sempre un po' mancato perché, probabilmente, mi sono sempre lasciato prendere dalla foga agonistica.
Ho curiosato sulle prestazioni STRAVA alla MDD di @titan71 e @never give up! ed ho notato sulle singole salite tempi "relativamente" più alti di quanto mi aspettassi conoscendo il loro valore su segmenti più "abituali". quindi mi sono chiesto quanto bisogna "risparmiarsi" su le singole salite per portare a termine certe distanze e certi dislivelli (ben diversi da quelli della Scott).
E non si puo fare dal punto esatto da dove inizia la salita a dove finisce?, perche farla partire da un tratto diverso ho capito che sono gia precaricati i percorsi, ma ne vedo alcuni con pezzi superflui in pianura che non fanno altro che abbassare la VAM e portare via secondi per nulla su quella che è la salita reale
purtroppo dipende dalla cura e dalla precisione con cui il primo ha definito il segmento, se si ritiene che non vada bene se ne può sempre creare un altro ed è per questo che spesso ne esistono più d'uno sulle salite più frequentate
Essendo la prima volta che la facevo ho forse risparmiato un po di più del dovuto. Però a conti fatti visto il caldone incontrato su giau e falzarego ( il Garmin è arrivato a segnare fino a 38 gradi ) è stato meglio così. Alla fine io guardo sempre molto il battito cardiaco e cerco di restare dentro limiti che mi permettono la prestazione...
Mia considerazione
Dipende dal percorso
Con il senno di poi la mdd l'ho fatta un poco troppo sotto ritmo. Di fatto, a parte il Giau, sono tutte salite relativamente brevi dove si potrebbe stare intorno 85-90% della "soglia" (ognuno avrà i propri riferimenti, Potenza o fc).
Alla sportful o campionissimo, con salite over 60 min, tengo sempre 80-85% (max)
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Sì,il problema può essere che non avendo il bordo tubeless,se dovesse capitarti di forare devi mettere la camera,perchè appena perdono pressione si stallonano e con la pompetta non riusciresti a farle tallonare. Probabile anche che per montarle la prima volta ci voglia il compressore,per il resto grossi problemi non dovrebbero essercene.
Anch'io mi sono convertito al tubeless anche in strada(le ruote Giant sono tubeless ready) sto usando delle schwalbe one da 25,pressione 6 bar post e 5.5 ant grandissimo confort e grip in discesa eccellente,anche se magari perderò qualcosa in scorrevolezza,per allenamento e giri lunghi è il top,tanto per le gare ho quelle in carbonio coi tubolari
Grazie!
Non è un problema il compressore, neanche le shimano rs 81 tallonano con pompa a mano.
Per "bordo non tubeless" intendi il profilo del canale, con il "gradino", vero? Perché il bordino ad uncino delle rs81 tl è esattamente uguale a quello delle normali ruote per copertoncini.
frullo81
Passista
- 16 Giugno 2010
- 4.088
- 81
- Bici
- Giant Propel Advanced Sl Isp - Giant Xtc Advanced 27.5
Sì non l'uncino, ma il profilo sul fondo del cerchio che tiene tallonato il copertone.
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Effettivamente io avevo affrontato alcune di quelle salite con un tempo ideale oltre che con km-aggi ben inferiori (il Pordoi addirittura in salita secca anche se non a tutta)
Grazie e complimenti ancora ad entrambi
Per rispondere a Peppuccio, concordo con Max, io non ho mai fatto la Maratona, ma ho fatto tantissime volte quelle salite in allenamento.
Come gf, ti posso dire della Giordana (Aprica), ho fatto due volte il lungo, ed, a parte il Mortirolo, dove la pendenza ti obbliga a farla in soglia, pena tenere una cadenza di pedalata disumana (troppo bassa), Gavia e S Cristina mi sono sempre gestito, ed anche nel lungo falsopiano iniziale da Edolo a Ponte di Legno (800m di dislivello).
Tenuto 160 battiti massimi, se non in vista dello scollinamento.
Sul S Cristina 160 era di fatto "a tutta" perché lì ci si arriva sempre molto stanchi.
Il succo è riuscire a fare la prima e l'ultima salita allo stesso ritmo. Se si riesce vuol dire che non si ha esagerato.
Come gf, ti posso dire della Giordana (Aprica), ho fatto due volte il lungo, ed, a parte il Mortirolo, dove la pendenza ti obbliga a farla in soglia, pena tenere una cadenza di pedalata disumana (troppo bassa), Gavia e S Cristina mi sono sempre gestito, ed anche nel lungo falsopiano iniziale da Edolo a Ponte di Legno (800m di dislivello).
Tenuto 160 battiti massimi, se non in vista dello scollinamento.
Sul S Cristina 160 era di fatto "a tutta" perché lì ci si arriva sempre molto stanchi.
Il succo è riuscire a fare la prima e l'ultima salita allo stesso ritmo. Se si riesce vuol dire che non si ha esagerato.
Grazie.
Allora le monto appena possibile... Vedo di schierarle alla Bobbio Penice
effettivamente è vero....... si ma quella era l'epoca in cui anche Rjis volava!!!
Ciao Paolino!!!
Ciao Marco fatti sentire se hai voglia di fare qualche bel giro..
Uhmm da questo post deduco che ci conosciamo e ci seguiamo su strava. Sono Christian.
Tempo fatto in gara quando arrivava ancora sulla vetta del Penice, right?
Uhmm da questo post deduco che ci conosciamo e ci seguiamo su strava. Sono Christian.
Tempo fatto in gara quando arrivava ancora sulla vetta del Penice, right?
no in vetta ci si arrivo' nel '96 (campionato italiano)..comunque la bici era la stessa anche in quell'occasione e il tempo al passo il medesimo....
Ieri, per me, grande giornata: Sella dei Generali, da Bobbio, Cappelletta e Cerro. Panorami bellissimi, sole magnifico e poi.....ho conosciuto un "grande" ciclista..... [MENTION=29001]titan71[/MENTION], che con il suo gruppo ha accettato "l'intruso": grazie.
Sì hai ragione!! Sono un ciclista di PESO!! Ahahahahahah!!! È stato un piacere conoscerti di persona!! Speriamo di avere altre occasioni!!
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