Un fattore che si evidenzia nella questione Pogacar-Roubaix è che ormai Taddeo non è più il giovane talento da guidare, ma è lui che decide. E questo potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio nel futuro.
La cosa è confermata da Matxin:
-"Ho scritto a Tadej (dopo la ricognizione), gli ho chiesto cosa ne pensasse, mi ha detto che era stato molto divertente e mi ha chiesto cosa ne pensavo se avessimo provato. Ci siamo visti quarantotto ore dopo all'UAE Tour, il primo giorno, e abbiamo parlato. Ci siamo seduti a pranzo e mi ha detto: "Questo sembra l'anno perfetto per provarci". Fin dall'inizio ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d'onda, abbiamo accolto la decisione di un corridore come Tadej, lo abbiamo ascoltato e basta".
-“Quando sono in gara (i corridori -ndr-) fanno un piano, ma alla fine è Pogacar che decide”.
Poi Carera ha puntualizzato l'ovvio:
"Tadej non è il capo. Deve rispettare le regole come gli altri corridori, ma è normale che la sua opinione venga presa in considerazione. L'unico capo è Matar".