Un pò per diletto e un pò per curiosità personale ho voluto fare un piccolo test sul posizionamento delle tacchette, e armatomi di nastro adesivo, pennarello e sferetta metallica, mi sono messo a misurare il benedetto punto ottimale di spinta dei miei piedi taglia 44.5 che corrisponde al punto per il quale dovrebbe passare l'asse del pedale in modo da avere un perfetto posizionamento della tacchetta.
Ho calcolato il punto ottimale utilizzando i due metodi principali descritti in questo thread che poi sono anche i due sistemi che vanno per la maggiore.
Metodo 1: il punto ottimale di spinta e quindi l'asse del pedale interseca la 1° e 5° testa metatarsale
Metodo 2: il punto ottimale di spinta e quindi l'asse del pedale si trova 0.7-1cm dietro la prima testa metatarsale (zeno zani, emanuele)
Ecco cosa ho rilevato:
Piede taglia 44.5 (lunghezza 28.5cm)
scarpe Bontrager taglia 45
Metodo 1 = Asse del pedale posto a circa 10.5/10.6 cm dalla punta della scarpa
Metodo 2 = Asse del pedale posto a circa 9.9/10 cm dalla punta della scarpa
Tra i due metodi c'è una differenza di 0.6/0.7cm non pochi!!!!
Documentandomi un pò ho notato che é ormai prassi comune ritenere che nei piedi con taglia maggiore il metodo 1 è quello più efficace perchè essendo la pianta del piede più grande il punto di spinta ottimale si trova proporzionalmente più indietro rispetto a piedi di piccola taglia; in buona sostanza più il piede è piccolo tanto più la differenza in cm tra i due metodi è minore, mentre aumenta con il crescere della taglia e in questo caso il metodo ottimale dovrebbe essere il primo.
Cosa ne pensate? noto anche che molti biomeccanici utilizzano il metodo "2" a prescindere dalla taglia del piede.
Penso che anni e anni fa ero stato posizionato molto bene da Emanuele che mi ha dato anche alcune dritte su come posizionarmi poi nei vari cambi scarpe e come prendere i riferimenti, soprattutto per l'angolazione della tacchetta in base al mio modo di pedalare e alle mie caratteristiche morfologiche.
Dopo 20 anni ormai che pedalo, devo constatare che ho maturato esperienza e consapevolezza che mi permette di posizionare le tacchette in modo ottimale ad ogni cambio scarpa (e sono tanti perché mi piace cambiare e avere più scarpe a disposizione). Le ultime che ho posizionato su scarpe
Shimano da mtb sono andate bene subito, ad esempio.
Ho abbandonato i due metodi che descrivi, perché non ho bisogno di quei riferimenti. Il mio metodo si basa sul fatto che conosco bene il punto in cui la spinta per me è ottimale, conosco bene l'angolazione che la tacchetta deve avere, etc. Mi basta che ci sia qualcosa fuori posto e lo sento subito, infatti quando cambio scarpe il primo giro è sempre per sistemare le tacchette. Poi le lascio stare e ci pedalo, se c'è qualcosa da cambiare, anche di poco, con il tempo emerge. Ad esempio su scarpe
Specialized a luglio ho montato le tacchette nere LOOK (di solito uso le grigie), ma dopo qualche mese non ero soddisfatto del piede destro, sentivo che tendevo a buttare il tallone troppo all'interno. A settembre ci ho messo mano, ruotata di 1 mm la tacchetta e avvicinata di 2 mm al centro della scarpa, ed ho trovato la posizione che cercavo.
Infine, avendo 3 paia di scarpe da bdc e 3 da mtb, mi piace giocare con un leggero sfasamento delle tacchette, almeno per quanto riguarda la distanza. Tengo sempre un paio di scarpe con le tacchette più arretrate: in questo caso delle Giro Empire n. 44, nelle quali la tacchetta dovrebbe essere a 10,7-8 cm se non ricordo male. Nelle Bontranger e nelle Specialized n. 44 le tacchette sono invece a 10,2-3, e questa corrisponde anche alla distanza impostata da Emanuele quando feci la visita e avevo un paio di
Mavic n. 44,
Diadora n. 44 e Pearl Izumi n. 44.
I conti tornano sempre,difficile che nel tempo cambi qualcosa sui piedi, mentre è vero che, anche su consiglio di Emanuele, negli anni ho variato l'altezza sella anche in base ai periodi e agli sport complementari che facevo.