Pro stagione 2025

pastronef

Apprendista Velocista
22 Luglio 2009
1.223
407
Visita sito
Alla PN siamo alle solite. Tutti volevano fermarsi, ma si è corso lo stesso.
Naesen e Trentin che dovevano rappresentare i corridori lamentano cattiva comunicazione con ASO. I direttori sportivi sembra fossero d'accordo per fermarsi e al solito ha regnato il caso.
Morale della favola, Cras ritirato per sospetta ipotermia.

no, "tutti volevano fermarsi" non è esatto. ad esempio Ivan Romeo della Movistar e altri non avevano problemi a proseguere dopo la neutralizzazione. con una moto della polizia nel fosso, una macchina dela Decathlon incidentata ferma abordo strade coi pompieri e la grandine che è cduto per una mezz'ora è stati giusto fermarsi. poi è ucito il sole. tremavano come foglie alcuni, si, questo si
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
11.708
9.501
Udine
Visita sito
Ganna ieri ha detto che ha anticipato perché non voleva arrivare in volata e che a parti invertite anche lui avrebbe chiuso su van der poel. Quando tirava de plus ha chiesto a vdp di mettere degli uomini cosa che poi l’alpecin ha fatto
 
  • Mi piace
Reactions: pavarik

leandro_loi

Scalatore
20 Luglio 2019
5.918
5.355
55
dovunque si possa pedalare
Visita sito
Bici
mia
Siamo alle solite. Ci deve essere un responsabile super partes, nominato da corridori e organizzatori, votato, acclamato a furor di popolo, quello che è, che dichiari se ci sono le condizioni o meno per correre, in base a dei parametri oggettivi (temperature, altitudine, condizione delle strade, precipitazioni atmosferiche, previsioni meteo di un ente super partes e.g. l'Aeronautica Militare quando si corre in Italia) che dica se ci sono le condizioni o meno per fare la corsa o meno. E se qualcuno ha qualcosa da dire, se lo deve ricordare all'elezione del prossimo responsabile. Questa storia deve finire.
Non dico di tornare a quando si faceva il Gavia sotto la tempesta di neve come vorrebbero alcuni tifosi, ma neanche decisioni prese in maniera non uniforme, non oggettiva.
Si corre (o non si corre) per questo, questo e questo motivo.
Se non ti sta bene problemi tuoi, lo ha detto la persona che ha votato la maggioranza del gruppo.
 

pastronef

Apprendista Velocista
22 Luglio 2009
1.223
407
Visita sito
Siamo alle solite. Ci deve essere un responsabile super partes, nominato da corridori e organizzatori, votato, acclamato a furor di popolo, quello che è, che dichiari se ci sono le condizioni o meno per correre, in base a dei parametri oggettivi (temperature, altitudine, condizione delle strade, precipitazioni atmosferiche, previsioni meteo di un ente super partes e.g. l'Aeronautica Militare quando si corre in Italia) che dica se ci sono le condizioni o meno per fare la corsa o meno. E se qualcuno ha qualcosa da dire, se lo deve ricordare all'elezione del prossimo responsabile. Questa storia deve finire.
Non dico di tornare a quando si faceva il Gavia sotto la tempesta di neve come vorrebbero alcuni tifosi, ma neanche decisioni prese in maniera non uniforme, non oggettiva.
Si corre (o non si corre) per questo, questo e questo motivo.
Se non ti sta bene problemi tuoi, lo ha detto la persona che ha votato la maggioranza del gruppo.

il meteo è però cosi veloce a cambiare. ieri mezz'ora grandinava(nevichiava, e dopo è usciuto il sole. a quote alte e con aria gelida anche il versante di una collina è diverso dall'altro. e poi lo stop ieri è avvenuto quando una moto della polizia è finita nel fosso a causa della strada scivolosa, stessa cosa per l'ammiraglia della Decathlon in una curva.
 

leandro_loi

Scalatore
20 Luglio 2019
5.918
5.355
55
dovunque si possa pedalare
Visita sito
Bici
mia
il meteo è però cosi veloce a cambiare. ieri mezz'ora grandinava(nevichiava, e dopo è usciuto il sole. a quote alte e con aria gelida anche il versante di una collina è diverso dall'altro. e poi lo stop ieri è avvenuto quando una moto della polizia è finita nel fosso a causa della strada scivolosa, stessa cosa per l'ammiraglia della Decathlon in una curva.
nessuno dice che le decisioni debbano essere perfette. ma almeno che vengano prese in base a parametri OGGETTIVI, e sempre uguali. Poi, è evidente che tutto può succedere, ma così almeno non si sentirà un Vingegaard che si permette di dire come sarebbe dovuta continuare o meno la corsa, in base ai suoi personali parametri di giudizio.
 
  • Mi piace
Reactions: pastronef

bad

Passista
22 Novembre 2006
3.983
3.981
nord ovest
Visita sito
Bici
BMC Teammachine slr01
nessuno dice che le decisioni debbano essere perfette. ma almeno che vengano prese in base a parametri OGGETTIVI, e sempre uguali. Poi, è evidente che tutto può succedere, ma così almeno non si sentirà un Vingegaard che si permette di dire come sarebbe dovuta continuare o meno la corsa, in base ai suoi personali parametri di giudizio.
esiste già ed è il direttore di corsa, però come l'arbitro* nella partita di calcio, nonostante le regole siano oggettive, le sue decisioni sono ovviamente soggettive e quindi ci sarà sempre chi dirà "era meglio fare diversamente"
aver aggiunto anche i referenti dei corridori, lo vedo come un valore aggiunto

* l'arbitro nel ciclismo è il giudice di gara, ma è per fare un esempio
 
  • Mi piace
Reactions: bianco70

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
25.272
31.709
99
dove capita
Visita sito
esiste già ed è il direttore di corsa

No, non è il direttore di corsa che decide cosa fare. A inizio gara viene nominato un panel per decidere, cosi composto:

-presidente dei commissari di corsa
-3 rappresentanti dell'organizzatore: direttore di corsa, medico di corsa, capo sicurezza
-2 rappresentanti delle squadre: direttore sportivo in rappresentanza delle squadre nominato dal AIGCP e dottore di una squadra sempre nominato dall'AIGCP
-rappresentanti dei corridori (sino a 3 scelti tra i corridori, possibilmente che non abbiano interessi di classifica)
-rappresentante UCI se presente (non c'è l'obbligo, visto che non serve a decidere niente che non sia già nel regolamento)

E questi decidono il da farsi prima della gara in base al tempo, previsioni, etc.. se poi il tempo cambia in continuo diventa difficile, come si vede. Anche perché le esigenze e la percezione di ognuno sono soggettive, anche in base a cosa stanno facendo (il medico di corsa caldo in auto ed i corridori col culo ghiacciato in sella).

Le uniche linee guida a cui attenersi sono:
-pioggia ghiacciata
-neve che si accumula sulla strada
-venti forti
-temperature estreme (specificate solo se positive -da +35°-)
-poca visibilità
-inquinamento atmosferico

ovviamente non ci sono dei parametri fissi, per cui con tot nanogrammi per m^2 di PM10 non si corre...dovrebbero mettersi d'accordo su quello che viene reputato un rischio per i corridori. Percezione del rischio che chiaramente varia in base alla classifica del corridore di turno o meno....

Ma soprattutto, perché mettersi d'accordo quando poi basta evocare la magica altezza dei calzini imposta dall'UCI e buttarla in vacca come sempre? :mrgreen:
 
Ultima modifica:

bad

Passista
22 Novembre 2006
3.983
3.981
nord ovest
Visita sito
Bici
BMC Teammachine slr01
No, non è il direttore di corsa che decide cosa fare. A inizio gara viene nominato un panel per decidere, cosi composto:

-presidente dei commissari di corsa
-3 rappresentanti dell'organizzatore: direttore di corsa, medico di corsa, capo sicurezza
-2 rappresentanti delle squadre: direttore sportivo in rappresentanza delle squadre nominato dal AIGCP e dottore di una squadra sempre nominato dall'AIGCP
-rappresentanti dei corridori (sino a 3 scelti tra i corridori, possibilmente che non abbiano interessi di classifica)
-rappresentante UCI se presente (non c'è l'obbligo, visto che non serve a decidere niente che non sia già nel regolamento)

E questi decidono il da farsi prima della gara in base al tempo, previsioni, etc.. se poi il tempo cambia in continuo diventa difficile, come si vede. Anche perché le esigenze e la percezione di ognuno sono soggettive, anche in base a cosa stanno facendo (il medico di corsa caldo in auto ed i corridori col culo ghiacciato in sella).

Le uniche linee guida a cui attenersi sono:
-pioggia ghiacciata
-neve che si accumula sulla strada
-venti forti
-temperature estreme (specificate solo se positive -da +35°)
-poca visibilità
-inquinamento atmosferico

ovviamente non ci sono dei parametri fissi, per cui con tot nanogrammi per m^2 di PM10 non si corre...dovrebbero mettersi d'accordo su quello che viene reputato un rischio per i corridori. Percezione del rischio che chiaramente varia in base alla classifica del corridore di turno o meno....

Ma soprattutto perché mettersi d'accordo quando poi basta evocare la magica altezza dei calzini imposta dall'UCI e buttarla in vacca come sempre? :mrgreen:
Ti ringrazio per la spiegazione. Probabilmente ero rimasto a gare di un livello di importanza inferiore, dove molte delle figure che hai citato non esistono nemmeno.
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
25.272
31.709
99
dove capita
Visita sito
Ti ringrazio per la spiegazione. Probabilmente ero rimasto a gare di un livello di importanza inferiore, dove molte delle figure che hai citato non esistono nemmeno.

C'è da dire che nel caso non si mettano d'accordo decide il presidente dei commissari con l'organizzatore, ma se ne assumono anche la responsabilità (legale, non morale).
Fermo restando che non possono obbligare nessuno a correre. Se i corridori compatti si fermano la gara è sospesa o annullata (vedi: https://www.bdc-mag.com/fabien-doubey-ha-vinto-il-tour-du-rwanda-dopo-averlo-fatto-fermare/ ).

Quindi è vero che i corridori possono subire le pressioni delle squadre e degli organizzatori, ma se fossero d'accordo e compatti potrebbero anche ottenere quello che vogliono. Vegni lo sa bene :mrgreen:
 
  • Mi piace
Reactions: bad

gibo2007

Passista
30 Agosto 2015
3.739
2.466
Visita sito
Bici
Canyon
C'è da dire che nel caso non si mettano d'accordo decide il presidente dei commissari con l'organizzatore, ma se ne assumono anche la responsabilità (legale, non morale).
Fermo restando che non possono obbligare nessuno a correre. Se i corridori compatti si fermano la gara è sospesa o annullata (vedi: https://www.bdc-mag.com/fabien-doubey-ha-vinto-il-tour-du-rwanda-dopo-averlo-fatto-fermare/ ).

Quindi è vero che i corridori possono subire le pressioni delle squadre e degli organizzatori, ma se fossero d'accordo e compatti potrebbero anche ottenere quello che vogliono. Vegni lo sa bene :mrgreen:
Certo che i corridori nominati erano pure staccati, quindi caos su caos.
(S)oggettivamente, per me, -3°C e nevischio non è una condizione in cui correre.
Poi chiaro che il tempo cambia, ma intanto sei andato in ipotermia.
 
  • Mi piace
Reactions: theswiss

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
25.272
31.709
99
dove capita
Visita sito
gare di un livello di importanza inferiore, dove molte delle figure che hai citato non esistono nemmeno.

Magari il commissario è uno invece che 3 e le squadre non hanno il loro medico, ma direttore di corsa, medico di gara e capo sicurezza ci sono anche in una gara di esordienti. Direttori sportivi idem. Forse se i corridori sono minorenni non vengono interpellati (credo, non ricordo), ma funziona cosi per ogni gara con tesserati UCI.
 

bad

Passista
22 Novembre 2006
3.983
3.981
nord ovest
Visita sito
Bici
BMC Teammachine slr01
C'è da dire che nel caso non si mettano d'accordo decide il presidente dei commissari con l'organizzatore, ma se ne assumono anche la responsabilità (legale, non morale).
Fermo restando che non possono obbligare nessuno a correre. Se i corridori compatti si fermano la gara è sospesa o annullata (vedi: https://www.bdc-mag.com/fabien-doubey-ha-vinto-il-tour-du-rwanda-dopo-averlo-fatto-fermare/ ).

Quindi è vero che i corridori possono subire le pressioni delle squadre e degli organizzatori, ma se fossero d'accordo e compatti potrebbero anche ottenere quello che vogliono. Vegni lo sa bene :mrgreen:
Avrei scommesso che la decisione finale spettasse al direttore di gara e non al commissario. Grazie ancora per l'appunto.

Spiego il motivo della mia supposizione:
  • Il direttore di gara è responsabile della sicurezza della corsa.
  • Il commissario (o giudice di gara) è incaricato di far rispettare le regole.
Per esempio, se un corridore si attacca a un'ammiraglia, il direttore di gara non interviene, mentre il commissario può sanzionarlo.
D'altra parte, se c'è un problema di sicurezza, è il direttore di gara che deve intervenire, mentre al commissario non compete questa parte.
 
  • Mi piace
Reactions: Doctor Speck


Rispondi scrivendo qui...