Randoneè Cairo Montenotte 26/4

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Carmagnola (TO)
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No che non lo sapevo... Programmare scientificamente le cose non è nella mia natura. Nel 2007 ho saputo di essere al via della Race Across The Alps venti giorni prima del giorno della gara, eppure, anche se non l'ho finita in tempo, sono andata ben oltre ogni mia più rosea previsione. Nemmeno quando ho fatto la prima Rando 8000 sapevo a cosa andavo incontro, eppure alla fine sono arrivata con le mie ruote, idem alla seconda, ed alla Super Rando. Quest'anno, a piedi a fine agosto, sarò al via dell'Ultra Trail del Monte Bianco, 165 km; l'anno scorso ho finito il trail Courmayeur Champex Chamonix, 100 km e 5.600 m di dislivello, avendo provato in tutto un paio di trail prima, e più corti... Poi, accanto a questi successi o mezzi successi, ci sono stati tantissimi fallimenti, anche se io non li considero mai tali, perché ciascuno di essi ha lasciato un bel segno ed un po' del bagaglio di esperienza, pur sempre troppo piccolo, che mi ritrovo ora. Il paragone con la macchina potente non regge: la cosa più pericolosa che ti può capitare, se ti lanci in una fatica immane e non ce la fai, è di fermarti per sfinimento... Questo per dire che non direi mai e poi mai no ad un'impresa che mi attira, solo per timore di non farcela, assolutamente. Magari dico no per il costo, per il pericolo, ma non per paura di faticare. Partire, si parte sempre; se poi non s'arriva, pazienza. Come dice giustissimamente Ivano, non mi chiedo perché... Bensì, perché no!!!
 

fla#34

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Bici
Bianchi Oltre/Cinese FM 098/Mountain Scott/Sui rulli Pennarola
Si hai ragione tu.A ragionare troppo non fai niente.Ma se vai in crisi magari a 100km da dove devi arrivare come fai?Te lo chiedo semplicemente perche non mi immagino come farei io,che sono andato in crisi un paio di volte e mi e sembrato di far una fatica bestiale per fare 20 km.Ricordo la prima volta che sono andato al mare (Andora) in bici.All'andata tutto bene al ritorno a Orbassano cioe a circa 20 km Da casa sono andato in crisi completa se non ricordo male ci ho messo 2 ore per arrivare a casa dopo innumerevoli soste.Ora mi chiedo e se capitasse a 100 km dal punto in cui devo arrivare?Ti e mai capitato?
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Ora mi chiedo e se capitasse a 100 km dal punto in cui devo arrivare?Ti e mai capitato?

Oh sì, eccome... Solo che, se sei da solo, DEVI arrangiarti, e basta. "Crisi" è una situazione mentale, più che fisica. Se ci pensi bene, quante volte ti è capitato di essere proprio talmente distrutto da non riuscire più, intendo FISICAMENTE, a risalire in sella? TI SEMBRA di non riuscire, non hai più voglia, sei debole, stai male, tutto quel che vuoi, ma non sei moribondo. A me è capitato, più volte; nella rando Coppi del 2007, dopo l'Agnello ed il Vars, stavo malissimo, complice un imbarazzante problema de panza ma, ahimè, succede; mi ha aiutata anche molto il fatto di essere in compagnia, comunque a Jausiers mi son fermata un po', sdraiata, ho mangiato, son ripartita pian piano con la sensazione di non farcela più e, bene o male, arrancando, ho "saltato" ancora Bonette e Lombarda, non proprio due cavalcavia. Potrei citartene mille di episodi così. Non ce la faccio, sto male? Mi butto nel primo prato, mi calmo un po', mangio, prendo tempo, riparto pian piano. Sempre con la tranquillità che comunque difficilmente ti trovi nel deserto e nell'impossibilità di incontrare alcuna forma di vita. Non è alpinismo il nostro, è solo ciclismo su strada! Idem nelle corse a piedi, mi è successo spesso di arrivare al punto da sentirmi debolissima, gambe che non vanno più avanti, testa che gira; certo, sul momento è panico, ma se prendi un po' fiato, se mangi qualcosa, se ti prendi una pausa, poi il corpo riparte. Certo, se tu in tutto questo hai già deciso, di testa, che non vuoi più continuare, allora non c'è santo che tenga. E' quasi sempre questione di sola testa!
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
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PS: secondo me comunque la crisi tocca molto ma molto più spesso a chi ha il concetto e l'abitudine di forzare. Sulle distanze rando, te lo devi togliere dalla testa; o risparmi al massimo fin da subito, o alla crisi arrivi, garantito. Poi non so come succeda sul piattume, ma alla Super Rando, se già avessi forzato sulla Lombarda o sulla Bonette, alla fine, sulla Colletta di Isasca o sul Sampeyre, non mi sarebbe bastata manco la gru per salire... Invece, da subito, andatura da carro funebre, 34x29 anche quando sentiresti di poter spingere molto di più. Alla fine te lo ritrovi...
 

Ivano Vinai

via col vento

Ecco un piccolo "avviso" a cosa mi riferivo ... ANCHE... quando dico/dicevo che le Rando sono spietate.
Facciamo un esempio reale: se in una g.f. vai in crisi nera a -20% del kmtraggio dalla fine del percorso, mal che vada, a seconda della lunghezza della g.f. ti mancano tra i 30, 35, 40 km. sempre potendo contare sullla "scopa"... eventualmente.

Nelle Rando lunghe "R", il 20% del range medio corrisponde a -250 km senza "scopa" e ti cerchi il treno da solo.
Capito la proporzione?
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Nelle Rando lunghe "R", il 20% del range medio corrisponde a -250 km senza "scopa" e ti cerchi il treno da solo.
Capito la proporzione?

Ivà, ecceccaxxo!!! Io cerco di incoraggiarlo, tu lo terrorizzi così!!! Volendo ci son sempre i taxi, proprio in casi estremi... Non li vai a cercare, son loro che cercano te! O le ambulanze o le pompe funebri!!! :rosik:
 

Cima Coppi

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Bici
C'è
Sarà ma a me ste cose incistano da matti!!

Ho la netta sensazione che invece di fare il mio debutto nel ciclismo "agonistico" con una GF(era mia intenzione cominciare con la FC) opterò per una bella rando... la prima con la r minuscola, poi si vedrà!

Per intanto Domenica se il tempo migliora faccio il primo 2000 della stagione!
 

fla#34

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Bici
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Lo vedi mi dai ragione.Devo fare il 150 con qualcuno piu esperto di me.Perche io so benissimo cosa devo e quando mangiare fino ai 200 km circa.Fino li sò benissimo cosa fare e quando.Non mi spaventa affatto.Io vorrei conoscere il vostro mondo entrandoci in punta di piedi e con tutto il rispetto che devo portare per una disciplina che non conosco.Non bisogna affrontare le cose con arroganza e con la sicurezza che non si ha!Gia quello che ha raccontato Giancarrla due o tre risposte fa mi fanno capire che ho tanto da imparare.Io alle granfondo non mi fermo nemmeno ai ristori perche potrei perdere anche 40/50 secondi!!!!!!Capisci cosa voglio dire ,viviamo su due pianeti diversi e io vorrei provare a cambiare pianeta.Tra l'altro a Cairo Montenotte dopo la rando alle 10.00 parte la granfondo.Lo sapevate?
 

Giancarla

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Boh, secondo me ti fai davvero troppi problemi. Se non hai difficoltà a far 200 km, perché tante pippe per farne 150? L'unica cosa che ti deve interessare è azzeccare la strada giusta, visto che alle rando te la devi trovare da te... Poi, butta via l'orologio, leva dalla bici tutti gli strumenti, che davvero non ti servono ad un tubo di niente, e vai, senza stare a rimuginarci tanto! Non succede mica niente di grave se anche, per strana ipotesi, non ce la fai, o ti tocca rientrare per una strada più breve... Non è una tragedia, è solo un giro in bici! Parti a cuor leggero, vai, que serà serà! Io l'ho sempre detto che chi usa troppo le meningi poi finisce per usare poco le gambe... Guarda me che il cervello ce l'ho ancora nuovo imballato nel cellophane!!! Vedi i km in firma...
 

fla#34

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Infatti non ho nessuna paura di fare il 150,anzi non vedo l'ora.Cercavo solo di spiegare perche non volevo fare il 300.Perche da 200 a 300 ci sono almeno 3/4 ore di differenza dipende dal dislivello.E "fanno" la differenza per uno che e abituato a arrivare a 200 circa.Non e questione di seghe mentali ma di imprudenza.Io indietro con la coda tra le gambe non ci voglio tornare.Sopratutto la prima volta che faccio una rando.Poi aggiungi che faccio il tutto con una bici reclinata con il quale convivo da non piu di 300 km divisi in tre ucite e per cui non sò esattamente cosa succedera dopo magari 5/6 ore di bici e capisci il tutto.Per carita non ho paura.Ho rispetto delle cose che non conosco.
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
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Carmagnola (TO)
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Non e questione di seghe mentali ma di imprudenza.

Beh insomma... L'imprudenza la fai quando rischi di farti del male, ma qui sinceramente non la vedo...

Io indietro con la coda tra le gambe non ci voglio tornare.

Eppure, se davvero ti interessano le rando, quelle lunghe e toste quando ci arriverai, lo dovrai imparare, eccome se dovrai... A parte qualche essere superiore a cui non è mai capitato (vero Ivano? ), i comuni mortali arrivano alla cotta, rinunciano, tornano indietro, talvolta. E' normale, è umano, è anche molto, ma molto istruttivo. Arrivi alla cotta per stanchezza, perché hai sbagliato equipaggiamento, perché c'è un tempo da lupi e tu non sei capace ad adattartici (vedi la mia Valcamonica Extreme 2008), per mille motivi. Certo che, se fallisci, ti arrabbi e ti demoralizzi, allora nel mondo delle rando resti poco...

Comunque, ripeto, sono solo considerazioni sul tema. Nessuno vuol costringerti a fare il 300. Non prendiamo mica la percentuale! Magari...
 

fla#34

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Bianchi Oltre/Cinese FM 098/Mountain Scott/Sui rulli Pennarola
Guarda secondo me sto imparando gia molto leggendovi.Mi piace l'idea del rischio "tenuta"ma almeno la prima volta vorrei affrontarla serenamente e senza pensieri.Esattamente il 150.
 

Ivano Vinai

via col vento

MADONNINA... questo si che è un complimentone!!!!

Si, il mio vanto personale è il 100% di riuscita in tutte le "r" e "R" ...andonnée!
Ma tu sai anche, cara Gianca che, come ti dissi non tropo tempo fa... aspetto quel giorno in cui me ne tornerò con le pive nel sacco, ritirato o fuori tempo max per un qualunque motivo.

Forse solo allora, dopo aver assorbito la "botta", sempre che l'assorba, potrò ritenermi un Randonneur completo!
 

Ivano Vinai

via col vento
Faccio ancora un tentativo, l'ultimo, per portatre fla#34 a RAGIONARE come un randonneur e, di conseguenza, spingerlo verso il 300.

Se ti atterrai al 150, come dici, per non rischiare (cosa... perdersi? Morire di fame? Essere attaccati dagli indiani o da una tigre dai denti a sciabola?), l'approccio è sbagliato, non perchè sia giusto rischiare di per se, anzi, il rischio fine a se stesso oltre che evitabile è ridicolo e controproducente.
E' giusto, invece, correre l'unico vero rischio che valga la pena sfidare, quello massimo, cioè: azzardare il rischio di fallire la prova, quella si è una componente vitale delle rando.

Fare di tutto per evitarlo, ingegnarsi, risparmiarsi, valutarsi passo passo, sono tutti fattori personali ai quali uno va incontro solo ed esclusivamente strada facendo si, ma anche facendo strada.
La propria inesperienza, di fronte a situazioni nuove e prolungate nel tempo sarà nutrita da una linfa e da risorse personali che manco si sopettava di possedere, fidati!
Mettere tutto questo insieme per evitare di fallire la prova ne costituisce, di per se, una delle sue più potenti molle per la sua riuscita.

Col percorso corto, tutto questo non si paleserà, quindi viene meno il senso della rando stessa, avrai semplicemente fatto un giro quasi banae di 150 km come altri già fatti e sprecato una occasione per fare davvero qualcosa di diverso... finalmente.

Infatti, tu stesso dici che il tuo margine entro i 150 ti rassicura perchè sai come rapportarti, quando, invece, è sattamente questo che devi sfidare, cioè i tuoi limiti noti e lanciarti verso l'ignoto...

Questa è la sfida, questo è il gusto della rando, se resti nel tuo orticello non ne avrai nemmeno gustato i frutti... perchè li conosci già!

La sfida è sfida, è ignoto, è tutto ciò che c'è dietro l'angolo... e non può essere accomodante... non deve!

Ho detto... AUGH!
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Carmagnola (TO)
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Binghia Ivano, sei troppo guru quando fai così... Ti voglio alla RATA, sulla macchina assistenza, a urlarmi col megafono YES YOU CAN!!!!!!!!!!
 

Caronte

Pedivella
17 Novembre 2007
453
2
Genova
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VAI CARON DIMONIO!!!!!!!! CAXXUTO!!!!!!!!!!

si si prendimi pure in giro, però diciamo che opterei per meno dislivello, quindi cumiana, ho anche provato ad intortare alcuni amici ma mi hanno dato del rimbambito!!:rosik:
però ci sono anche problemi logistici tipo:
- dovrei fare ancora il certificato
- iscrivermi ad una societa, (tutto assolutamente necessario se non erro) senza dimenticare che il mio orientamento è pari a zero!!! mi perdo facilmente anche nei caruggi di genova
 

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