Credo piuttosto che la componente principale sia la
necessità di percepire qualcosa.
In primo luogo dovuta al fatto che, dopo aver speso centinaia di euro per il cambio
ruote sembra stupido dire che nulla e' cambiato anche se cosi' fosse. Tant'e' che, in altri topic, quando si chiede di rendere conto in termini prestazionali di che
cosa sia cambiato, si scade nella rissa senza avere alcun tipo di riscontro oggettivo.
In seconda battuta, occorre una sorta di giustificazione razionale a quella che in realta' e' una spesa di impulso, il piu' delle volte dettata semplicemente da valutazione estetica e dal gusto del possesso.
Resto convinto che
nessuno percepisca maggiore fluidita', scorrevolezza, capacita' prestazionale in una ruota cosi' come e' normale che sia.
Come ho gia' scritto, la totalita' della componentistica che acquistiamo e' inutile ai fini prestazionali (anche perche' tra gli iscritti coloro i quali possono definirsi "agonisti" attenti ad ogni particolare della preparazione, credo si contino sulle dita di mezza mano
) ma, nonostante cio', continuiamo ad acquistare.
Si chiama passione.
E, in piu', vi e' una componente edonistica e psicologica: viviamo un momento pessimo e, come sono solito dire, in mezzo a una vita di merda, un dolce cioccolatino ogni tanto non guasta. E per i cicloamatori il cioccolatino e' rappresentato dal gusto dell'acquisto di un componente, ruote comprese, upgrade o quant'altro.
E' la stessa logica che spinge molte persone in condizioni economiche pessime ad acquistare l'ultimo gioiello tecnologico a costo di sfinirsi in "comode" rate.