Scorrevolezza. Risponde l'esperto

CONTERALLY

Pignone
5 Febbraio 2012
201
4
Castenedolo BS
blog.libero.it
Bici
Bianchi - citybike
Per misurare efficacemente la resa delle ruote credo che il metodo più efficace sia quello di confrontarle sostituendole alla stessa bicicletta. Misurando i valori con i sensori di potenza a parità di spinta, su un tratto di strada con condizioni di vento uniformi si potrà sapere quali vantaggi si possono trovare. I test a ruota libera e scarica senz'altro indicativi, non credo corrispondano in tutto agli effetti on the road. Per i lubrificanti, ci sono molti prodotti adatti ad ottenere dei buoni risultati, tra i quali posso segnalare la linea MA-FRA che ha messo a punto per l'ambito motociclistico, due lubrificanti spray per la catena, uno per la strada (chainroad) ed uno per la pista (chainrace) dedicato esclusivamente alle competizioni, e che si è dimostrato veramente superiore alla media, impiegandolo su tutti i movimenti della bicicletta. A quanto ne so, è il miglior prodotto a livello mondiale, per la riduzione degli attriti. La sua minore durata richiede attenzione a controllarne la presenza per evitare grippaggi, fenomeno che in bicicletta è molto più contenuto.
 
Ultima modifica:

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
3.553
113
58
Milano
Visita sito
Bici
la mia e basta
CONTERALLY ha scritto:
I test a ruota libera e scarica senz'altro indicativi, non credo corrispondano in tutto agli effetti on the road.
Non corrispondono quasi per nulla alle condizioni di carico dinamico che si trovano pedalando sulla strada.
Però sono già qualcosa per misurare empiricamente la scorrevolezza dei mozzi e, in parte, delle ruote (io però eseguo test statici togliendo pneumatici e camere d'aria, anche se come ho scritto sarebbe meglio avere macchinari che valutino specificatamente la scorrevolezza del mozzo in sè, privo di tutto il resto dei componenti ruota).
 

albertop

Apprendista Scalatore
20 Aprile 2004
2.550
17
Visita sito
Per misurare efficacemente la resa delle ruote credo che il metodo più efficace sia quello di confrontarle sostituendole alla stessa bicicletta. Misurando i valori con i sensori di potenza a parità di spinta, su un tratto di strada con condizioni di vento uniformi si potrà sapere quali vantaggi si possono trovare. I test a ruota libera e scarica senz'altro indicativi, non credo corrispondano in tutto agli effetti on the road.

scusa, ma avrei qualcosa da obiettare

premessa: la differenza di potenza persa per attrito fra una ruota e l'altra è veramente piccola e, conseguentemente, le variazioni sulla potenza sono pochissime

ora, visto che dobbiamo riuscire ad apprezzare differenze piccolissime, vorrei sapere da te:
- cosa significa a parità di spinta
- come pensi di poter realizzare condizioni di vento uniformi

Una minima differenza nel vento (che probabilmente non puoi misurare, e al quale comunque non puoi comandare di essere uguale a quello che c'era durante la prova precedente) potrebbe portare a differenze superiori a quelle dovute al cambio di ruota

Insomma, una prova come quella che hai descritto mi sembra innanzitutto irrealizzabile, e comunque priva di ogni utilità pratica.

Senza ofesa, naturalmente; ti ho solo riportato il mio personale parere.
o-o
 

Load

Apprendista Velocista
18 Marzo 2010
1.612
95
Bologna
Visita sito
Bici
Venge Sworks Di2 +Epic 29 Sworks
scusa, ma avrei qualcosa da obiettare

premessa: la differenza di potenza persa per attrito fra una ruota e l'altra è veramente piccola e, conseguentemente, le variazioni sulla potenza sono pochissime

ora, visto che dobbiamo riuscire ad apprezzare differenze piccolissime, vorrei sapere da te:
- cosa significa a parità di spinta
- come pensi di poter realizzare condizioni di vento uniformi

Una minima differenza nel vento (che probabilmente non puoi misurare, e al quale comunque non puoi comandare di essere uguale a quello che c'era durante la prova precedente) potrebbe portare a differenze superiori a quelle dovute al cambio di ruota

Insomma, una prova come quella che hai descritto mi sembra innanzitutto irrealizzabile, e comunque priva di ogni utilità pratica.

Senza ofesa, naturalmente; ti ho solo riportato il mio personale parere.
o-o

Purtroppo mi sa che tu abbia ragione........
La variabile più difficile da controllare in un test sul campo è appunto il vento.
Variazioni di direzione ed/o intensità anche piccole, penso inducano variazioni di tutt'altro ordine di grandezza rispetto agli atriti di un mozzo od in generale di una ruota....
 

yuk

Scalatore
1 Marzo 2007
6.656
425
Visita sito
Bici
triciclo
Purtroppo mi sa che tu abbia ragione........
La variabile più difficile da controllare in un test sul campo è appunto il vento.
Variazioni di direzione ed/o intensità anche piccole, penso inducano variazioni di tutt'altro ordine di grandezza rispetto agli atriti di un mozzo od in generale di una ruota....


Per questo le squadre testano in pista coperta i materiali :mrgreen:
 

CONTERALLY

Pignone
5 Febbraio 2012
201
4
Castenedolo BS
blog.libero.it
Bici
Bianchi - citybike
L'appunto sulla stabilità dei venti è molto obiettivo, come il fatto che il "peso" delle ruote, sarà rilevato durante delle competizioni ognuna delle quali avrà anche una storia metereologica a se stante. Ciò non muta l'importanza della precisione della misurazione, ma può proporzionarne la rilevanza effettiva sui risultati, nel senso che si corre il rischio di dimenticare aspetti più importanti nella preparazione sia del mezzo che dell'atleta.
Circa l'individuazione di condizioni meteorologiche abbastanza simili, ho notato, fancendo delle piccole crono home made, che, nei referti delle stazioni barometriche consultabili on-line, con un clima stabile, le correnti tendono a ripetersi ogni 24 ore per cui non è eccessivamente rilevante lo scostamento dei venti nelle medesime ore della giornata. Si può anche valutare l'inserimento di correttivi forfettari nel caso si verifichino delle raffiche impreviste, che alterino significativamente la comparabilità delle due prove. Con il visore dei sensori di potenza si ha la possibilità di visualizzare la spinta che si sta imprimendo e mantenendola stabile, come faremmo con la velocità su un tachimetro, la differenza della distanza percorsa a queste condizioni, a parità di tempo impiegato, ci dirà quali sono le ruote più potenti e di quanto. Sarà anche opportuno cambiare il regime di potenza per vedere se la differenza si mantiene o cambia, a seconda delle velocità. Io credo che rispettando questi criteri se la comparazione non produce una differenza significativa, a scopi agonistici, l'argomento passa in secondo piano. Debbo anche precisare di aver visto situazioni paradossali laddove si sono affidati alla strumentistica in meccanica, con fiducia scolastica, sbagliando completamente gli obiettivi. La prova sul campo resta una forca caudina in cui molti "corridori" hanno perso la battaglia, fidando sulle qualità delle proprie "gambe", per cui se pur bisogna accettare una tolleranza dettata da variabili di ambiente, l'esito resta una esperienza e non una fondatissima tesi, che potrà tornare utile a conferma o smentita. I controlli incrociati sono una garanzia.
 
Ultima modifica:

snake plissken

Pedivella
19 Ottobre 2012
409
10
Visita sito
Bici
regale
L'appunto sulla stabilità dei venti è molto obiettivo, come il fatto che il "peso" delle ruote, sarà rilevato durante delle competizioni ognuna delle quali avrà anche una storia metereologica a se stante. Ciò non muta l'importanza della precisione della misurazione, ma può proporzionarne la rilevanza effettiva sui risultati, nel senso che si corre il rischio di dimenticare aspetti più importanti nella preparazione sia del mezzo che dell'atleta.
Circa l'individuazione di condizioni meteorologiche abbastanza simili, ho notato, fancendo delle piccole crono home made, che, nei referti delle stazioni barometriche consultabili on-line, con un clima stabile, le correnti tendono a ripetersi ogni 24 ore per cui non è eccessivamente rilevante lo scostamento dei venti nelle medesime ore della giornata. Si può anche valutare l'inserimento di correttivi forfettari nel caso si verifichino delle raffiche impreviste, che alterino significativamente la comparabilità delle due prove. Con il visore dei sensori di potenza si ha la possibilità di visualizzare la spinta che si sta imprimendo e mantenendola stabile, come faremmo con la velocità su un tachimetro, la differenza della distanza percorsa a queste condizioni, a parità di tempo impiegato, ci dirà quali sono le ruote più potenti e di quanto. Sarà anche opportuno cambiare il regime di potenza per vedere se la differenza si mantiene o cambia, a seconda delle velocità. Io credo che rispettando questi criteri se la comparazione non produce una differenza significativa, a scopi agonistici, l'argomento passa in secondo piano. Debbo anche precisare di aver visto situazioni paradossali laddove si sono affidati alla strumentistica in meccanica, con fiducia scolastica, sbagliando completamente gli obiettivi. La prova sul campo resta una forca caudina in cui molti "corridori" hanno perso la battaglia, fidando sulle qualità delle proprie "gambe", per cui se pur bisogna accettare una tolleranza dettata da variabili di ambiente, l'esito resta una esperienza e non una fondatissima tesi, che potrà tornare utile a conferma o smentita. I controlli incrociati sono una garanzia.
;nonzo%;nonzo% a parte che come al solito non ho capito una mazza di quello che c'e' scritto che c'entra con la scorrevolezza dei mozzi?
 

BEM1974

Apprendista Passista
15 Giugno 2011
1.156
34
Visita sito
Bici
TREK DOMANE SL 6 DISC
L'appunto sulla stabilità dei venti è molto obiettivo, come il fatto che il "peso" delle ruote, sarà rilevato durante delle competizioni ognuna delle quali avrà anche una storia metereologica a se stante. Ciò non muta l'importanza della precisione della misurazione, ma può proporzionarne la rilevanza effettiva sui risultati, nel senso che si corre il rischio di dimenticare aspetti più importanti nella preparazione sia del mezzo che dell'atleta.
Circa l'individuazione di condizioni meteorologiche abbastanza simili, ho notato, fancendo delle piccole crono home made, che, nei referti delle stazioni barometriche consultabili on-line, con un clima stabile, le correnti tendono a ripetersi ogni 24 ore per cui non è eccessivamente rilevante lo scostamento dei venti nelle medesime ore della giornata. Si può anche valutare l'inserimento di correttivi forfettari nel caso si verifichino delle raffiche impreviste, che alterino significativamente la comparabilità delle due prove. Con il visore dei sensori di potenza si ha la possibilità di visualizzare la spinta che si sta imprimendo e mantenendola stabile, come faremmo con la velocità su un tachimetro, la differenza della distanza percorsa a queste condizioni, a parità di tempo impiegato, ci dirà quali sono le ruote più potenti e di quanto. Sarà anche opportuno cambiare il regime di potenza per vedere se la differenza si mantiene o cambia, a seconda delle velocità. Io credo che rispettando questi criteri se la comparazione non produce una differenza significativa, a scopi agonistici, l'argomento passa in secondo piano. Debbo anche precisare di aver visto situazioni paradossali laddove si sono affidati alla strumentistica in meccanica, con fiducia scolastica, sbagliando completamente gli obiettivi. La prova sul campo resta una forca caudina in cui molti "corridori" hanno perso la battaglia, fidando sulle qualità delle proprie "gambe", per cui se pur bisogna accettare una tolleranza dettata da variabili di ambiente, l'esito resta una esperienza e non una fondatissima tesi, che potrà tornare utile a conferma o smentita. I controlli incrociati sono una garanzia.

......chenummeri.....:eek: siamo passati dalle ruote scorrevoli alle ruote PIU' POTENTI :mrgreen::mrgreen: ci manca la criptonite edirei che il test e' completo...
 

albertop

Apprendista Scalatore
20 Aprile 2004
2.550
17
Visita sito
L'appunto sulla stabilità dei venti è molto obiettivo, come il fatto che il "peso" delle ruote, sarà rilevato durante delle competizioni ognuna delle quali avrà anche una storia metereologica a se stante. Ciò non muta l'importanza della precisione della misurazione, ma può proporzionarne la rilevanza effettiva sui risultati, nel senso che si corre il rischio di dimenticare aspetti più importanti nella preparazione sia del mezzo che dell'atleta.
Circa l'individuazione di condizioni meteorologiche abbastanza simili, ho notato, fancendo delle piccole crono home made, che, nei referti delle stazioni barometriche consultabili on-line, con un clima stabile, le correnti tendono a ripetersi ogni 24 ore per cui non è eccessivamente rilevante lo scostamento dei venti nelle medesime ore della giornata. Si può anche valutare l'inserimento di correttivi forfettari nel caso si verifichino delle raffiche impreviste, che alterino significativamente la comparabilità delle due prove. Con il visore dei sensori di potenza si ha la possibilità di visualizzare la spinta che si sta imprimendo e mantenendola stabile, come faremmo con la velocità su un tachimetro, la differenza della distanza percorsa a queste condizioni, a parità di tempo impiegato, ci dirà quali sono le ruote più potenti e di quanto. Sarà anche opportuno cambiare il regime di potenza per vedere se la differenza si mantiene o cambia, a seconda delle velocità. Io credo che rispettando questi criteri se la comparazione non produce una differenza significativa, a scopi agonistici, l'argomento passa in secondo piano. Debbo anche precisare di aver visto situazioni paradossali laddove si sono affidati alla strumentistica in meccanica, con fiducia scolastica, sbagliando completamente gli obiettivi. La prova sul campo resta una forca caudina in cui molti "corridori" hanno perso la battaglia, fidando sulle qualità delle proprie "gambe", per cui se pur bisogna accettare una tolleranza dettata da variabili di ambiente, l'esito resta una esperienza e non una fondatissima tesi, che potrà tornare utile a conferma o smentita. I controlli incrociati sono una garanzia.

scusa, mi faresti alcuni esempi numerici a miglior spiegazione delle teorie suesposte?
 

saurox

Apprendista Scalatore
29 Giugno 2009
2.500
64
Val di Magra (SP)
Visita sito
Bici
In arrivo
L'appunto sulla stabilità dei venti è molto obiettivo, come il fatto che il "peso" delle ruote, sarà rilevato durante delle competizioni ognuna delle quali avrà anche una storia metereologica a se stante. Ciò non muta l'importanza della precisione della misurazione, ma può proporzionarne la rilevanza effettiva sui risultati, nel senso che si corre il rischio di dimenticare aspetti più importanti nella preparazione sia del mezzo che dell'atleta.
Circa l'individuazione di condizioni meteorologiche abbastanza simili, ho notato, fancendo delle piccole crono home made, che, nei referti delle stazioni barometriche consultabili on-line, con un clima stabile, le correnti tendono a ripetersi ogni 24 ore per cui non è eccessivamente rilevante lo scostamento dei venti nelle medesime ore della giornata. Si può anche valutare l'inserimento di correttivi forfettari nel caso si verifichino delle raffiche impreviste, che alterino significativamente la comparabilità delle due prove. Con il visore dei sensori di potenza si ha la possibilità di visualizzare la spinta che si sta imprimendo e mantenendola stabile, come faremmo con la velocità su un tachimetro, la differenza della distanza percorsa a queste condizioni, a parità di tempo impiegato, ci dirà quali sono le ruote più potenti e di quanto. Sarà anche opportuno cambiare il regime di potenza per vedere se la differenza si mantiene o cambia, a seconda delle velocità. Io credo che rispettando questi criteri se la comparazione non produce una differenza significativa, a scopi agonistici, l'argomento passa in secondo piano. Debbo anche precisare di aver visto situazioni paradossali laddove si sono affidati alla strumentistica in meccanica, con fiducia scolastica, sbagliando completamente gli obiettivi. La prova sul campo resta una forca caudina in cui molti "corridori" hanno perso la battaglia, fidando sulle qualità delle proprie "gambe", per cui se pur bisogna accettare una tolleranza dettata da variabili di ambiente, l'esito resta una esperienza e non una fondatissima tesi, che potrà tornare utile a conferma o smentita. I controlli incrociati sono una garanzia.


per favore non diciamo eresie ... i migliori misuratori di potenza hanno un errore del 1.5 % tanto basta a mandare a pallino tutto quello che hai scritto
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
4.167
1.306
32
torino
Visita sito
Bici
Pellegrino proto01
ma se chi costruisce ruote ha detto che la scorrevolezza dei mozzi e' praticamente uguale tra un mozzo ed un'altro
se anche venisse la NASA a dirlo, ci sarebbe comunque un buon 50% di utenti del forum che rimane convinto "che le bora ceramiche filano da dio e le mavic sono bloccate". questo perchè inconsciamente non possono accettare di aver buttato dei soldi, e quindi pur di non vedere smontarsi le proprie false convinzioni che li hanno portati a buttare dei soldi, si autoconvincono che in realtà le differenze ci sono, nonostante gli stessi produttori di ruote dicano come stanno le cose realmente
 
  • Mi piace
Reactions: SoftMachine

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
4.167
1.306
32
torino
Visita sito
Bici
Pellegrino proto01
L'appunto sulla stabilità dei venti è molto obiettivo, come il fatto che il "peso" delle ruote, sarà rilevato durante delle competizioni ognuna delle quali avrà anche una storia metereologica a se stante. Ciò non muta l'importanza della precisione della misurazione, ma può proporzionarne la rilevanza effettiva sui risultati, nel senso che si corre il rischio di dimenticare aspetti più importanti nella preparazione sia del mezzo che dell'atleta.
Circa l'individuazione di condizioni meteorologiche abbastanza simili, ho notato, fancendo delle piccole crono home made, che, nei referti delle stazioni barometriche consultabili on-line, con un clima stabile, le correnti tendono a ripetersi ogni 24 ore per cui non è eccessivamente rilevante lo scostamento dei venti nelle medesime ore della giornata. Si può anche valutare l'inserimento di correttivi forfettari nel caso si verifichino delle raffiche impreviste, che alterino significativamente la comparabilità delle due prove. Con il visore dei sensori di potenza si ha la possibilità di visualizzare la spinta che si sta imprimendo e mantenendola stabile, come faremmo con la velocità su un tachimetro, la differenza della distanza percorsa a queste condizioni, a parità di tempo impiegato, ci dirà quali sono le ruote più potenti e di quanto. Sarà anche opportuno cambiare il regime di potenza per vedere se la differenza si mantiene o cambia, a seconda delle velocità. Io credo che rispettando questi criteri se la comparazione non produce una differenza significativa, a scopi agonistici, l'argomento passa in secondo piano. Debbo anche precisare di aver visto situazioni paradossali laddove si sono affidati alla strumentistica in meccanica, con fiducia scolastica, sbagliando completamente gli obiettivi. La prova sul campo resta una forca caudina in cui molti "corridori" hanno perso la battaglia, fidando sulle qualità delle proprie "gambe", per cui se pur bisogna accettare una tolleranza dettata da variabili di ambiente, l'esito resta una esperienza e non una fondatissima tesi, che potrà tornare utile a conferma o smentita. I controlli incrociati sono una garanzia.
questa è scienza!
(cit. Zichichi)
 

stambecco

Maglia Gialla
14 Giugno 2005
10.576
3.925
cane sciolto
Visita sito
Bici
si
se anche venisse la NASA a dirlo, ci sarebbe comunque un buon 50% di utenti del forum che rimane convinto "che le bora ceramiche filano da dio e le mavic sono bloccate". questo perchè inconsciamente non possono accettare di aver buttato dei soldi, e quindi pur di non vedere smontarsi le proprie false convinzioni che li hanno portati a buttare dei soldi, si autoconvincono che in realtà le differenze ci sono, nonostante gli stessi produttori di ruote dicano come stanno le cose realmente



ma sai, ci sono diversi utenti che han sempre considerato fumo negli occhi o meglio marketing illusorio tutte quelle pubblicità e quei cataloghi in cui diversi produttori di ruote sostengono la bontà delle loro scelte e delle strade che han seguito


salvo poi trovarsi in perfetto accordo (e addirittura a portarli come esempio assoluto e non smentibile) con altri produttori di ruote che invece sostengono le loro tesi.


strano il mondo :asd:
 

Ickx

Apprendista Scalatore
1 Giugno 2011
2.167
85
Carpinetum
Visita sito
Bici
Specialized Tarmac SL4 S-Works + Bottecchia Vintage + Mtb Genesis Orion
ma se chi costruisce ruote ha detto che la scorrevolezza dei mozzi e' praticamente uguale tra un mozzo ed un'altro

E allora?

Basta che un produttore sostenga una tesi, sia pur corredata di tutte le argomentazioni tecniche che ritiene di poter sostenere, perchè ciò diventi verità unica ed assoluta?

E perchè non sentire gli altri produttori?
Sarebbe interessante sentire, oltre alle strategie di marketing adottate a sostegno delle loro scelte, anche le loro motivazioni tecniche.