Quello che dicevo io,non può non piacere uno che corre cosìe, non a caso, piace proprio a tutti: a Siena c'era folla solo per lui, persino quando i pullman stavano partendo
Quello che dicevo io,non può non piacere uno che corre cosìe, non a caso, piace proprio a tutti: a Siena c'era folla solo per lui, persino quando i pullman stavano partendo
Beh grazie, sembra uscito da un fumetto della MarvelQuello che dicevo io,non può non piacere uno che corre così
Ma poi ha utilizzato quello più chiuso,per me in previsione pioggia.Beh grazie, sembra uscito da un fumetto della Marvel
Ps. non so se è già stato scritto, ma girava in rete un filmato pre-partenza con Del Toro che gli tirava fuori il ciuffetto tra le feritoie del casco ... della serie, i dettagli sono importanti
Son due corridori diversi, senza dubbio. Ma sminuire il primo dicendo che vince solo il tour mi sembra scorretto.Nessuno mette in dubbio il valore di Vingegaard, ma il punto che Pogacar è un corridore più completo, visto che è capace di vincere anche le corse di un giorno e, soprattutto, le classiche. Almeno a vedere le bacheche fino ad oggi.
Finora anche Tadej ha fatto la stagione in ottica tour.E oltre a essere (molto) più completo probabilmente vincerebbe anche il Tour contro lo stesso Vingegaard (peraltro sono 2-1 per il danese mica 10-0) se solo come lui pur non correndo SOLO il Tour facesse la stagione SOLO in ottica Tour come ha fatto sinora il danese perchè concentrare tutta la stagione in funzione di un solo evento sicuramente aiuta. Froome faceva così. Armstrong faceva così. Altri con risultati molto più "mediocri" (Basso, Quintana, Ullrich, A. Schleck) spesso facevano così. Nulla di male e nulla di strano. Del resto ognuno asseconda le proprie caratteristiche, non sono circensi ma ciclisti professionisti che devono massimizzare la loro carriera però questo è.
Finora anche Tadej ha fatto la stagione in ottica tour.
Entrambi (Pogacar e Vingegaard) hanno fatto un blocco iniziale di corse tra febbraio e metà aprile (lo sloveno con una prevalenza verso le gare da un giorno rispetto al danese)...stacco fino a metà giugno (dove uno corre il delfinato mentre l'altro corre in slovenia)...e poi si confrontano al tour.
Non è affatto vero. Confondi il correre con l'essere al top. Il blocco iniziale di corse che ha fatto il danese erano vecchia scuola ossia funzionali ad una crescita mirata e costante per QUELL'evento che è il Tour. Pogacar a febbraio/aprile volava ha praticamente vinto tutto il vincibile. Nella condizioni in cui era rischiava di vincere anche la Liegi se non cadeva completando il trittico delle Ardenne e dopo aver vinto il Fiandre schiantando il migliore del mondo su quel percorso.Finora anche Tadej ha fatto la stagione in ottica tour.
Entrambi (Pogacar e Vingegaard) hanno fatto un blocco iniziale di corse tra febbraio e metà aprile (lo sloveno con una prevalenza verso le gare da un giorno rispetto al danese)...stacco fino a metà giugno (dove uno corre il delfinato mentre l'altro corre in slovenia)...e poi si confrontano al tour.
Anzi, lo scorso anno il Danese ha preparato il Tour con l'ottica di voler fare (bene) la Vuelta (dov'è arrivato secondo per ordini di scuderia)
Quest'anno è il primo dove Tadej in effetti non ha solo il tour come ottica, ma ci ha inserito il Giro (che non vedo come possa perdere se non cadendo)
Appunto. Un conto è gestire i blocchi di allenamento per crescere costantemente e un conto è farlo per essere al supertop per staccare sulle Fiandre Van del Poel. Non a caso i rapporti di forza fra i due a luglio sembravano più che doppiamente ribaltati rispetto a marzo. (Nizza)Concordo. Non è che se uno fa (più) classiche allora non è "preparazione da Tour".
Quello che conta sono i blocchi di allenamento e la loro gestione per raggiungere il picco di forma.
Infatti non lo è. E' lecito e supergiustificato visti il suoi "limiti" rispetto a Pogacar. Come detto non sono circensi ma ciclisti professionisti che devono massimizzare la loro carrieraChe poi Vingegaard sia più interessato a fare gare dove ha maggiore possibilità di vittoria non mi sembra strano.
Appunto. Un conto è gestire i blocchi di allenamento per crescere costantemente e un conto è farlo per essere al supertop per staccare sulle Fiandre Van del Poel.
Non è affatto vero. Confondi il correre con l'essere al top. Il blocco iniziale di corse che ha fatto il danese erano vecchia scuola ossia funzionali ad una crescita mirata e costante per QUELL'evento che è il Tour. Pogacar a febbraio/aprile volava ha praticamente vinto tutto il vincibile. Nella condizioni in cui era rischiava diu vincere anche la Liegi se non cadeva completando il trittico delle Ardenne e dopo aver vinto il Fiandre schiantando il migliore del mondo su quel percorso.
La stagione di Vingegaard è stata quella classica di Froome. Corse a tappe brevi con qualcuna vinta poi Delfinato poi Tour e poi Vuelta con quel che rimaneva nel barile. Tanta roba mica quisquillie. Però dire che Tadei come Vingegaard ha fatto la stagione in ottica Tour non si può proprio leggere m spiace.
Esemplico. Immagina che a inizio marzo ASO avesse mandato una mail alle squadre dicendo: preparatevi che abbiamo deciso che il Tour lo facciamo partire da 20 giorni. Ecco in quel momento credo che gli oltre 7 minuti che Vingegaard ha dato a Pogacar sarebbero stati ribaltati fra i due.Scusa, ma cosa vuol dire?
Secondo me si. Cresce pian pianino di condizione e vince quelle gare che sono oggettivamente un gradino sotto una monumento o un Grande Giro perchè gli è sufficiente una condizione non al top per vincerle 1 perchè è più forte di quelli che trova e 2 perchè è ben possibile che anche i suoi avversari non siano al top. Pogacar per vincere il Fiandre contro Van der Poel (quello del 2023 poi che ha "fallito" solo il Fiandre) dopo aver fatto 4 a Sanremo deve essere non al top: di più.Si tratta di calcolare TSS e balle varie lungo mesi di preparazione, in cui ci possono essere appuntamenti *puntuali* in cui uno può performare "supertop".
Mica Vingegaard cresce pian pianino di condizione come la lumachina....vincendo paesi baschi & c. ad Aprile come? Con mezza gamba?
vince quelle gare che sono oggettivamente un gradino sotto una monumento o un Grande Giro perchè gli è sufficiente una condizione non al top per vincerle
Vedendo come andava Vingeegard al Delfinato direi che non avrebbe avuto grossi problemi a ribadire che lui era il migliore lo scorso anno.Esemplico. Immagina che a inizio marzo ASO avesse mandato una mail alle squadre dicendo: preparatevi che abbiamo deciso che il Tour lo facciamo partire da 20 giorni. Ecco in quel momento credo che gli oltre 7 minuti che Vingegaard ha dato a Pogacar sarebbero stati ribaltati fra i due.
Secondo me si. Cresce pian pianino di condizione e vince quelle gare che sono oggettivamente un gradino sotto una monumento o un Grande Giro perchè gli è sufficiente una condizione non al top per vincerle 1 perchè è più forte di quelli che trova e 2 perchè è ben possibile che anche i suoi avversari non siano al top. Pogacar per vincere il Fiandre contro Van der Poel (quello del 2023 poi che ha "fallito" solo il Fiandre) dopo aver fatto 4 a Sanremo deve essere non al top: di più.
Fosse solo una questione di TSS sarebbero tutti al top 9 mesi all'anno da febbraio e ottobre. Vincere le corse top comporta anche una usura mentale non solo fisica.
Queste sono cose che ti stai inventando tu ora non che ho detto nè pensato io. Se vuoi solo buttarla in caciara non mi interessa. Ciao.Pensare che abbia vinto le strade bianche con 80km di fuga e credere sia alla condizione del Tour è un errore. Come lo sarebbe pensare che Remco sia alla condizione del mondiale perchè ha vinto la cronometro all'algarve...
Un prof non ragiona così, noi sì.Stavo per scrivere la stessa cosa....arrendersi ai -80 è veramente poca roba. Piuttosto esplodo dopo 20 km a tutta...
Più che benzina è evidenziare ciò che la strada ha espresso chiaramente. Uno sta in palla per parecchi mesi all'anno, l'altro ci sta un mese. E focalizzandosi su quel mese riesce ad ottenere un picco fisico e mentale che Pogacar fa fatica ad eguagliare. Capisco finchè si dice che un Fiandre e/o una Sanremo non sono proprio nelle corde di Vingegaard ma che non lo siano nemmeno la Tirreno e il Nizza non è così. Solo che lui ci corre per allenamento e se non trova Pogacar magari ne vince qualcuna perchè è forte e su certi terreni lo è molto più di altri escluso Pogacar il quale vince lì a Siena nelle Fiandre a Bergamo a Liegi e sicuro prima o poi non ho idea come troverà il modo di farlo anche a Sanremo anche se questo in termini di energie fisiche e mentali gli toglie giocoforza qualcosa al Tour. Intanto quest'anno salvo meteoriti che gli cadono in testa vincerà probabilmente il Giro (con tutte le incognite che tre settimane nascondono) e questo di sicuro gli toglierà molto in ottica Tour.Giusto per gettare benzina sul fuoco:
Negli ultimi scontri diretti che ricordo pre-Tour (Tirreno '22 e alla Pa-Ni '23) direi che la condizione di Pogi fosse decisamente migliore di quella di Vingo, poi in terra di Francia sappiamo tutti come è andata a finire...