Le saldature mi sembrano fatte bene e il dettaglio delle misure dovrebbe denotare serietà dell'azienda.
quindi i cinesi non sarebbero in grado di fare un lavoro di qualità... mah
il fenomeno cina mi pare si sia già visto in giappone negli anni 70, ora il giappone è la seconda economia mondiale, ma non sono un miliardo e mezzo
E' arrivato il nuovo telaio di Xacd, già descritto il 3 giugno.
Questa volta mi piace molto, anche se è un po' pesante per i miei gusti.
Vediamo che effetto fa dopo il montaggio.
è una ragionamento valido, ma vale per tutto. quanti telai in alluminio made in italy hai visto rotti negli anni novanta? tanti, ed erano veri made in italy. conta saper fare bene il lavoro, non dove lo fai, e questo è dovuto alla maledetta globalizzazione. la differenza sul prezzo finale sta nello stipendio dell'operaio, nella sensibilità verso l'ambiente e nella sicurezza sul lavoro che potrebbe essere assimilata a qualla italiana degli anni 60/70non generalizziamo: prova a prendere una lente canon Made in Japan e una non made in Japan e vedi la differenza (anche sulle foto oltre che sulla qualità costruttiva). Le Made in Japan sono un altro pianeta e lo sono dagli anni '70 (chiedere a chi usa Nikon ad esempio).
Detto ciò è ovvio che l'operaio cinese in sè non necessariamente sia meno capace di un europeo ma che non ci sono garanzie che lavori in maniera sufficientemente qualificata un materiale delicato come il titanio. Qui non si parla solo di finiture. Se nella saldatura entra ossigeno e ti si crepa mentre vai (Sgraaaaatttt) poi come la mettiamo?
al solito solo l'esperienza dirà se sono davvero abbastanza qualificati per fare buoni telai in titanio. ma in mancanza di quella e di numeri positivi certi (numeri che hanno invece i vari passoni, linskey, Litespeed, De Rosa etc etc etc) è normale si possa avere qualche remora all'acquisto.
Per una terza bici (come fa cuorematto) e con la consapevolezza del caso però a mio avviso ci può anche stare.
concordo pienamente. Infatti io al momento se potessi pedalare a sufficienza e avessi qualche euro da spendere mi prenderei delle full carbon cinesi che ormai sono state ampiamente testate da tanti di noi.è una ragionamento valido, ma vale per tutto. quanti telai in alluminio made in italy hai visto rotti negli anni novanta? tanti, ed erano veri made in italy. conta saper fare bene il lavoro, non dove lo fai, e questo è dovuto alla maledetta globalizzazione. la differenza sul prezzo finale sta nello stipendio dell'operaio, nella sensibilità verso l'ambiente e nella sicurezza sul lavoro che potrebbe essere assimilata a qualla italiana degli anni 60/70
Ecco la bicicletta montata.
Riepilogo i componenti principali, anche perchè ho fatto alcune variazioni rispetto alla precedente.
Cambio ultegra, guarnitura fc 700 e pignoni durace 7800, freni kcnc, ruote marchisio x75 lite, reggisella e portaborraccia miracle, serie sterzo ritchey. Peso 7,53 chili.
Il telaio pesa abbastanza, cioè 1,613 grammi. Ho fatto soltanto cento chilometri e la valutazione è prematura. Le prime impressioni sono di un telaio molto più prestante del precedente. In salita restituisce ciò che gli si da ed il tubo sterzo maggiorato, con una valida serie sterzo, contribuisce alla buona guidabilità in discesa. Il confort è ottimo sugli avvallamenti, mentre per le buche secche ci vorrebbero ruote in carbonio.
Sono molto soddisfatto del risultato estetico, a mio avviso migliore dal vivo di quanto non rendano le fotografie.
Lo hanno catalogo, cmq loro il telaio te lo fanno come vuoi (anche col megatube scatolato, stile Nevi o Bianchi)
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