20 minuti di applausi … la burocrazia in Italia è inarrestabile, con un intreccio indistricabile con l’incertezza giuridica, per cui se ti succede qualcosa in una gara potrebbe non essere colpa tua che hai esagerato ma colpa dell’organizzatore che non aveva raccolto il certificato, il tutto favorito dalle federazioni che grazie ai certificati agonistici obbligatori per fare quasi tutto tengono il controllo sul flusso di ricavi generati dai tesseramenti.In Italia ovviamente anche per fare la rando della festa dell'asparago devi avere certificato agonistico, copertura assicurativa RCA, caricare tutto sulla piattaforma a pagamento, PEC al ministero, patente nautica oltre le 25 miglia e non osare fare la foto con la bici appoggiata all'albero registrato dal comune competente, me racumandi!![]()
A me dispiace veramente per questi due poveretti, ma l’unica considerazione che posso fare è che era giunto il loro momento e sperare che si siano goduti la vita fino all’ultimo secondo. Mettersi a dire che in Italia è meglio perche’ c’e’ la visita obbligatoria per agonismo mi sembra un po’ come avere la sindrome di Stoccolma.