Ma non stai parlando di una gara...anche a me è successo di tutto in bici in solitaria, una volta sono stato preso sotto con risarcimento completo, una volta mi è successo esattamente come dici tu - ma le dinamiche sono diverse e non confrontabili con una gara.
Ma ragazzi abbiamo tutti ben presente cosa succede alle gare udace immagino, io non le faccio più proprio per quello, il rischio di grave infortunio è continuo
Non volevo fare un esempio "giro della domenica" vs. "gara in circuito", ma per dire che un giudizio uno lo dovrebbe esprimere in funzione della "legge", non del sentimento.
Mi è ben chiaro lo stato adrenalinico di una gara: in bici ne faccio poche, ma ne seguo molte in moto come operatore tv, e posso dirti che anche nelle gare esordienti/allievi il direttore di corsa ci fa sparire dalla gara a 1km dall'arrivo, e se non ci caccia lui ce ne andiamo noi. Mi è capitato di fare discese dove ho chiesto al motociclista di lasciarli andare perché sarebbe stato troppo rischioso per noi e per loro.
Detto questo, uno non deve escludere il cervello, e correre dei rischi che vanno tanto oltre il limite del ragionevole.
Saltare sul marciapiede per evitare una caduta ci sta, usarlo come passaggio per non perdere la testa è assurdo. Poi che non sia stato fatto in modo pienamente consapevole dei rischi per le fasi concitate della gara, lo posso capire ma non accettare. In tutte le cose dobbiamo usare la testa.
Certo, è facile "giudicare" come sto facendo io seduto dietro una tastiera, poi magari fra mezz'ora esco in a bici, un'auto mi taglia la strada, di rabbia gli tiro la borraccia che rompe il finestrino e colpisco suo figlio di due mesi che sta tranquillo sul seggiolino. Capisci che è una fatalità, sì, ma come conseguenza di un gesto non razionale.
Non è semplice avere il controllo di tutto, soprattutto della testa, ma anche questo è un allenamento che tutti noi dovremmo fare, non solo FTP e VAM!