Che non è solo una questione affettiva, ma anche materiale. L'Italia ha uno stato assistenzialista come può esserci in Francia (ma non certo negli USA), ma è molto meno efficiente, quindi ci sono "entità" che ne fanno supplenza. Una di queste è appunto la famiglia.
Non a caso il trasferimento di ricchezza intergenerazionale in Italia è molto tutelato, con ad esempio le tasse di successione tra le più basse. In Francia arrivano al 45%. In US idem. Il che vuol dire che oltre unua certa soglia ti pelano della metà di quel che erediti. In Italia sarebbe inconcepibile (o molto ostegggiato, eufemisticamente).
è vero.
ma sulla francia.
non ricordo che libro, penso la carta e il territorio, houllebecq (o come si scrive) parla ad un certo punto dell'estate del 2003 caldissima e fa riferimento alla situazione da terzo mondo degli ospedali francesi, con gli anziani a morire in corsia senza assistenza. "l'intera nazione" sintonizzata sul tour de france con un'emergenza sanitaria in corso etc.
gli italiani sono molto patrimonializzati anche per il contesto politico incerto. negli anni 70 in nessun paese occidentale ci si ammazzava con la frequenza che ci si ammazzava qui. le brigate rosse non hanno eguali negli altri paesi (badermeinof o action directe sono febbriciattole al nostro confronto). interi comparti produttivi di medie dimensioni sono stati messi in discussione da questo clima.
ci siamo attaccati a quel che potevamo. pure l' impresa familiare di micro dimensioni, la terza italia (lepre) è un unicum.
voglio dire è abbastanza logico che se ti fidi del tuo stato ti comporti differentemente anche a livello di allocazione delle tue risorse.
la gran bretagna ha avuto un sistema di tassazione molto alto (corbyn ne è l'erede) fino ai settanta con tasse di successione altissime (anche ora) con un sistema sanitario, a detta loro, non buono.