una stagione di GF: report e analisi

o.simo

Moderatore corsaiolo
24 Settembre 2007
6.499
176
Lucca
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Bici
Rose XEON CRS
una curisità:
nelle salite, in una gf come la Giordana,che ritmo cardiaco tieni?

fondo veloce?
soglia?

Non avevo il cardio, come potenza media espressa sul Gavia sono salito intorno al medio o leggermente sopra, mentre sul Mortirolo si è attestata su un valore che si potrebbe definire un fondo veloce (inteso come via di mezzo tra medio e soglia)
 

ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
3.667
2.612
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Non avevo il cardio, come potenza media espressa sul Gavia sono salito intorno al medio o leggermente sopra, mentre sul Mortirolo si è attestata su un valore che si potrebbe definire un fondo veloce (inteso come via di mezzo tra medio e soglia)

...Giusto per farci del male... :cry:
...col 36x28, quale cadenza media hai usato sul morti?? :mrgreen:
 

foxmulder74

Pedivella
7 Ottobre 2008
491
8
Tra le Dolomiti
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Troppo poca
Cioè: tu fai il podio alla Giordana facendo il gavia al medio e il mortirolo al medio/soglia? Adesso chiamo Roberto e gli dico di cambiarmi le tabelle perché quelle che ha dato a me sono rotte! Ovviamente scherzo e ti faccio i complimenti come li faccio a Roberto perché anche la gestione del recupero dopo l'infortunio a livello di gestione non è "paglia". Bravi!
 

o.simo

Moderatore corsaiolo
24 Settembre 2007
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Rose XEON CRS
Cioè: tu fai il podio alla Giordana facendo il gavia al medio e il mortirolo al medio/soglia? Adesso chiamo Roberto e gli dico di cambiarmi le tabelle perché quelle che ha dato a me sono rotte! Ovviamente scherzo e ti faccio i complimenti come li faccio a Roberto perché anche la gestione del recupero dopo l'infortunio a livello di gestione non è "paglia". Bravi!

Se tra le svariate defnizioni, più o meno recenti, si considera come valore di soglia la potenza massima esprimibile per circa 1h (ftp) non è possibile fare quella potenza su due salite che hanno una durata che è all'incirca pari all'ora, vorrebbe dire che la potenza di soglia è sottostimata. o-o
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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24 giugno 2012 GF GIORDANA:
Commento di Simone
"Nei primissimi minuti dopo il trasferimento fino ad Edolo avevo l'impressione di aver un pò di difficoltà a spingere, vedendo però la potenza elevata fatta dal gruppo non ho dato troppo peso alla cosa, già dopo poco infatti l'andatura è calata sotto i 300w e la pedalata è diventata davvero facile, tant'è che mi sono sbilanciato con un mio compagno sul fatto che mi sentissi piuttosto bene.
Sul Gavia ho pedalato bene per tutta la salita, non ho mai avuto momenti di difficoltà e l'andatura del gruppo di testa (dietro i fuggitivi) era quella giusta per me, né troppo blanda e né troppo forte, solo a metà c'è stato un momento, in uno dei tratti più duri, nel quale c'è stata una discreta accelerata dove siamo rimasti in 5-6. In cima abbiamo scollinato un gruppo di circa 10-12 corridori, anche il morale a questo punto era ottimo.
Tra la discesa e la strada che da Bormio porta a Mazzo ci sono stati come di consueto molti rientri, l'andatura è stata davvero blanda e davanti i quattro fuggitivi hanno guadagnato tantissimo (poi si è rivelato un problema, ma in quel momento non ci pensavo), io ho pensato a spendere il meno possibile e ad alimentarmi bene, anche perché sul Gavia avevo capito di poter sperare in un buon risultato.
Il Mortirolo è stato preso decisamente forte fin da subito dai 3-4 corridori più forti (tutti del lungo), io ho fatto i primi minuti del mio passo, forzando comunque un pochino di più di quanto potessi sostenere per tutta la salita in modo da non rimanere nella calca (all'imbocco eravamo una cinquantina), dopo poco però ho cercato di stabilizzarmi su un passo che sapevo poter reggere fino in cima (5w/kg) e infatti ho recuparato piano piano alcuni corridori che mi avevano staccato nel primo tratto. La salita mi è passata piuttosto bene, anche se sensazioni sono state di fatica costante dal primo all'ultimo km, e sono riuscito ad arrivare in cima al Mortirolo (mai fatto prima, come il Gavia del resto) senza che diventasse un calvario, nel tratto finale ho cercato di tenere con me un ragazzo che fa i lunghi che era leggermente in difficoltà ma sapevo che poi mi sarebbe stato utilissimo sul falsopiano e in discesa.
Sul lungo falsopiano ho pedalato sempre discretamente, sebbene la fatica si faceva sentire, mentre in discesa fin dall'inizio ad ogni tornante mi venivano un pò di crampi alternativamente alle due gambe nell'interno coscia (curva verso dx = crampo gamba sx), mentre stavo decisamente meglio quando ritrovavamo uno strappo, dove riuscivo a pedalare senza crampi. All'ultimo km non avevo ancora idea della mia posizione, sapevo solo che avevamo davanti cinque corridori in tutto tra medio e lungo, il ragazzo che era con me ha girato per il lungo mentre io sono arrivato e mi hanno detto del secondo posto finale.
Sebbene un pochino, ci sperassi visto che avevo visto nelle ultime settimane di aver ritrovato subito un buon fondo e una discreta pedalata in particolare sulle salite lunghe, devo dire che questo secondo posto è stato davvero bello non solo perché fatto subito al rientro ma anche perché frutto di una corsa molto intelligente, soprattutto sul Mortirolo, senza mai voler strafare, l'unico rimpianto, con il senno di poi, è il tratto tra Bormio e Mazzo fatto così piano, che ha fatto si che la fuga prendesse un così ampio vantaggio, comunque il vincitore del medio è stato bravissimo a tenere poi nel finale, sicuramente il prossimo anno ci tornerò con l'intento di giocarmela fino in fondo. Per chiudere due parole sui rapporti, il 36-28 è stata la scelta perfetta, mi ha permesso di salire il Mortirolo praticamente senza quasi mai alzarmi sui pedali, e anche sul Gavia devo dire che in alcuni tratti sono passato dal 36-24 proprio al 36-28."

Grafico Gara (tracciati dati con media mobile su 20'')
catturagiordana1.JPG


GF Giordana, gara quasi di casa per il sottoscritto quindi conoscendo bene il percorso nell'analisi inserirò anche dei riferimenti "logistico-geografici" utili per chi vuole fare un eventuale raffronto.
Oltre alla conoscenza del percorso è ben noto che per caratteristiche è una delle prove più impegnative nell'ambito delle GF italiane, non per la densità delle salite (come, per esempio, altre gare) ma per la loro durata, per la loro pendenza e, come spesso capita, anche per il notevole divario non solo altimetrico ma anche termico, aspetto non da sottovalutare.
Una classica, tra le più dure e schiette, senza troppi fronzoli interpretativi, l'unica incognita tattica è appunto nel tratto tra Bormio e Mazzo, diversamente è una prova ad eliminazione su ascese mitiche.

Venendo alla prestazione di Simone, divido l'analisi in settori:
partenza (controllata) ed avvio "volante" ad Edolo: 36' con pochissimi rilanci, praticamente sempre a ruota libera, anche questa condota rilassata e senza dispersione di energia, nell'ottica totale di gara è stata importante anche se ovviamente comporta una certa mancanza di "sensazioni" e può creare un senso di incognita ad avvio gara.
Edolo-Ponte di Legno: inizialmente ritmi un pò sostenuti, anche perchè qui avviene subito la deviazione per il corto e alcuni atleti cercano di fare la differenza nel possibile anche in questo brevissimo tratto coumne, prevale in questa sezione una condotta ancora tranquilla e regolare con prevalenza di Z3 (250-300W) ma con buone sezioni continuative in Z2 e anche Z1 nei tratti più semplici dopo l'attraversamento dei vari centri abitati. Anche nel primo tratto verso il Tonale (bivio poi con breve discesa per superare l'abitato di Ponte di Legno) non ci sono stati particolari scossoni.
Gavia: nella prima fase più pedalabile fino a S.Apollonia (90' di gara) ancora in gestione e progressione (260-280W) ma il ritmo e le pendenze cambiano subito dopo il passaggio in questa località e con l'inizio vero e proprio dell'ascesa: Z4 piena (320-330W) nel tratto più ripido SENZA mai scendere sotto le 70-72 rpm anche nel tratto con le canaline di scolo (una volta sterrato); qui è avvenuta poi la prima selezione con un primo ed unico ingresso in Z5 continuativo; le pendenze poi fino alla galleria diminuiscono gradualmente e parzialmente e qui la potenza è scesa leggermente ma correttamente Simone ha mantenuto sempre una cadenza che gli permettesse di mantenere una condotta economica e con minor sensazione di fatica possibile (75-80 rpm).
Tratto in galleria, ripido e da qui anche l'asfalto crea qualche problema, ma soprattutto l'altitudine: visibile la flessione di potenza nonostante l'incremento del ritmo impresso dal gruppo ormai selezionato in poche unità.
Gavia da S.Cristina in 46' netti @ 306W medi
Discesa verso S.Caterina e poi verso Bormio tecnica ma affrontata a basse velocità, questo e il successivo falsopiano verso Mazzo sono stati gli unici elementi tattici della gara, purtroppo a discapito di un risultato ancora migliore!
Mazzo-Mortirolo: ascesa classica e impegnativa, conoscendo le caratteristiche di Simone avevo suggerito un rapporto 36x28 per permettergli di mantenere il più possibile una cadenza in linea con le sue migliori espressioni di potenza, questo è stato un piccolo ma importante elemento tecnico che gli ha permesso un'ascesa pressochè perfetta (per di più senza conoscerla!).
Ritmo subito sostenuto con prima ulteriore scrematura, da notare la notevole escursione termica (linea gialla) rispetto allo scollinamento sul Gavia, questo elemento indubbiamente si fa sentire e molto spesso mette in crisi molti atleti.
Incredibile la costanza di potenza dopo una prima (e normale) piccola flessione, c'è stato poi un crescendo e ripresa nel finale, dopo il tratto in "falsopiano" di congiungimento con il versante di Grosio.
Cadenza media mantenuta 70 rpm (in linea con alte prestazioni di questo spessore -scalata Mortirolo <60'- ad avvalorare una relazione sempre presente tra incremento di W/Kg e rpm sostenibili) ma con picchi minimi di 55-56 rpm a testimonianza della pendenza e difficoltà di quest'ascesa mitica.
Il finale in spinta all'uscita dal bosco (ultimi 2km) ha permesso poi di proseguire a buon passo anche nell'infido e spesso risolutivo tratto in falsopiano verso Trivigno.
Mazzo-Mortirolo in 54'54'' (confrontato con segmento Strava) @ 316W medi. Qui è stato il vero punto di forza, riuscire a migliorare e addirittura incrementare il ritmo di scalata...dopo aver già affrontato una salita comunque impegnativa come il Gavia!
Sono emerse le caratteristiche aerobiche di Simone e la capacità di mantenere un'intensità submassimale elevata e protratta nel tempo (vd pannello CP, la linea nera rappresenta la prova di oggi nel contesto delle migliori potenze espresse)
catturagiordana2.jpg


Tratto GPM Mortirolo-Trivigno-arrivo Aprica:
questo è un tratto altrettanto infido perchè si arriva da una scalata al limite e non si ha un attimo di respiro per poi dover risalire progressivamente e continuamente. Il tutto interrotto da brevi e dissestati tratti in discesa, il primo subito seguito da uno strappetto (laghetto): questo è un tratto che crea notevoli e numerosi attacchi di crampi poichè la muscolatura impegnata dalla scalata sul Mortirolo si trova ad avere un primo cambio di ritmo sul falsopiano e poi viene ulteriormente sollecitata da questa combinazione di discesa tecnica+strappetto; anche Simone riporta questo problema e chi conosce la gara sa bene che i crampi in questo tratto sono spesso implacabili nonché puntali!
Molti rilanci anche dopo Trivigno per alzare la velocità alle uscite degli (stretti) tornati e finale in buon crescendo (ultimi 2' completamente in Z5).

Analisi 3d potenza/cadenza/tempo
GF Giordana 2012 3d Simone - YouTube

Con solo 1 mese effettivo di preparazione mirata e particolarmente intensa e dopo un incidente così grave (1 mese di stop) questo risultato ripaga i sacrifici fatti in questo periodo ma soprattutto avvalora il potenziale di Simone, atleta morfologicamente e fisiologicamente perfetto per salite di questo tipo/caratteristiche e soprattutto durata, con doti di fondo ANCHE per durate di gara superiori alle media delle classiche MF.
Questa GF va di diritto "cerchiata" sul calendario 2013 :mrgreen:

Il mio contributo di "guida" è stato nel dare piccoli consigli coadiuvato però (e questo è l'aspetto fondamentale) dalle capacità di riscontro/feedback/sintesi fornite dall'atleta, dai suoi spunti ed ovviamente esperienza acquisita negli anni precedenti.
Alcuni carichi sono stati "imposti" ma in funzione della ripresa di una condizione di forma indirizzata a questo primo vero appuntamento.
Obiettivo pienamente raggiunto, soddisfazione grande!
 
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gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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Bici
Gigiant
se Simone è d'accordo posso mettere sul mio sito in versione non scaricabile MA consultabile (come la mia tesi) un riassunto dei lavori svolti

guarda non voglio mettervi in difficoltà o-o, va bene anche qualche riga, tanto non ho il misuratore e potrei solo trarne uno spunto, non potrei replicarli. Ma se lo ritenete opportuno glissate pure la mia richiesta, anzi, a pensarci forse non avrei dovuto farla...ma ormai m'è scappata :mrgreen:
 

Roberto Massa

t.me/massarob
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la riassumo con un grafico, è relativamente semplice
prima settimana con deciso incremento di Z4+Z6
poi riduzione graduale del volume*intensità (TSS) di carico ma incremento gestito di lavori sempre più intensi (IF incrementato nell'ultima settimana da gara), TSS è diminuito ma l'accenno più importante di richiamo per queste salite/durate (Z4) è rimasto pressochè costante
catturaos.jpg
 

o.simo

Moderatore corsaiolo
24 Settembre 2007
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Rose XEON CRS
Impressiona il mese di recupero,in vista della prato-abetone direi di puntare al gradino più alto.
Complimenti ad entrambi.
No, alla Prato-Abetone penso che al 90% farò il percorso lungo, nel quale non posso ambire più che ad un ottimo piazzamento (atleti come Rumsas, Cappé, Bazhenov, Falzarano sono fuori portata per me, al limite ne posso battere un paio se saltano o non fanno la corsa, ma è impensabile arrivare primo), l'obiettivo ora è di arrivare con il miglior stato di forma alla GF Charlie Gaul con l'arrivo posto sul Bondone (22 Luglio), ultima GF prima di un mese povero di gare. Il fatto che abbia fatto un'ottima prova domenica è comunque favorito da un percorso che mi si addiceva particolarmente, al momento devo ancora colmare un pò il gap rispetto alla condizione che avevo alla fine di marzo (veramente ottima)

se Simone è d'accordo posso mettere sul mio sito in versione non scaricabile MA consultabile (come la mia tesi) un riassunto dei lavori svolti
Per me va benissimo o-o
 

iroma2009

Apprendista Velocista
12 Febbraio 2011
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FlorenceForFun
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Una bionda e una mora,cerco la rossa.
No, alla Prato-Abetone penso che al 90% farò il percorso lungo, nel quale non posso ambire più che ad un ottimo piazzamento (atleti come Rumsas, Cappé, Bazhenov, Falzarano sono fuori portata per me, al limite ne posso battere un paio se saltano o non fanno la corsa, ma è impensabile arrivare primo), l'obiettivo ora è di arrivare con il miglior stato di forma alla GF Charlie Gaul con l'arrivo posto sul Bondone (22 Luglio), ultima GF prima di un mese povero di gare. Il fatto che abbia fatto un'ottima prova domenica è comunque favorito da un percorso che mi si addiceva particolarmente, al momento devo ancora colmare un pò il gap rispetto alla condizione che avevo alla fine di marzo (veramente ottima)


Vada come vada ti sei ripreso da un brutto incidente e ne sei uscito bene,quest'ultima prestazione ne è la prova.

OT Credevo in una tua partecipazione nel medio in quel di Prato anche se ci sono atleti in forma duri da battere OT

Hai fatto un bel carico di lavoro ma hai ritrovato una gamba brillante,in bocca al lupo per le prossime gare.

o-o
 
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Roberto Massa

t.me/massarob
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1 luglio 2012 MF Straducale
Fin dai primi chilometri ho fatto un pò di fatica, anche perché il percorso inizialmente molto poco lineare rendeva necessari continui rilanci, e l'andatura della testa del gruppo era abbastanza sostenuta. Sulla prima salita, non molto lunga ma impegnativa come pendenze, il gruppo si è immediatamente frazionato, e io sono rimasto in coda ai primi 15-20 corridori, soffrendo abbastanza il ritmo soprattutto nella prima parte della salita.
Dopo il bivio tra il medio e il lungo è iniziata la salita principale della cors
a, il Monte Nerone, che aspettavo con un certo ottimismo, appena iniziata ho preferito salire del mio passo, comunque bella prima parte buono, staccandomi da un totale di quasi dieci corridori.
A metà salita circa, dopo aver recuperato e saltato diversi corridori (ero 5°, p
arecchio lontano dal primo ma a meno di 20" da un gruppo di tre) mi si è letteralmente spenta la luce e ho iniziato a salire con una potenza via via decrescente (li per li avevo anche il dubbio di una deriva del p2max), fino a valori vicini a quelli che faccio in giornate di scarico (z2 alta).
Dopo essere scollinato comunque al 5° posto (a 4'30" dal primo e a 1'30" dal terzetto inseguitore) sono stato ripreso in discesa da un plotoncino che, appena la strada è tornata pianeggiante ha trovato un discreto accordo. Ho cercato di scandire il passo sulle due salitelle successive, facendo staccare un paio di corridori più stanchi.
Negli ultimi chilometri ci sono stati un pò di scatti ma essenzialmente nessuno
di noi ne aveva per fare la differenza, negli ultimi 500m ci siamo giocati poi il quarto posto (uno degli inseguitori era stato ripreso) e sono arrivato secondo
del gruppetto in una volata in salita e sul pavé. Alla fine ero davvero provato
per via del caldo incredibile (il monte Nerone era completamente al sole), anche se almeno nel finale della corsa sono riuscito a riprendermi almeno parzialmente."

Grafico con media mobile @ 20''
catturastaducale.jpg

una gara tra alti e bassi condizionata essenzialmente da 2 fattori
- la temperatura elevata, in grafico linea gialla, scala dx
- il recupero non completo dopo una prova impegnativa come la Giordana (335 TSS) con sforzi prolungati su salite dalla lunghezza anche doppia rispetto alle MF "classiche"

La prestazione è stata lineare e senza particolari difficoltà fino alla salita principale.
Qui è avvenuta una flessione notevole causa e al contempo conseguenza del fatto che Simone non è riuscito a mantenere quell'ottimale rapporto potenza-cadenza (nel suo caso specifico con rpm > ~70 rpm come dimostrato anche domenica scorsa). L'effetto è stato quindi biunivoco, la perdita di potenza ha ridotto la possibilità di mantenere quell'ottimale azione di spinta tipica delle azioni continuative.
Si noti quindi la deflessione costante e parallela tra rpm e potenza così come il graduale e notevole incremento di temperatura (29°C allo scollinamento, un valore non certo preciso per via dell'esposizione dello strumento ma pur sempre indicativo nella sua fluttuazione).
La condizione buona nonostante però una settimana di non completo recupero ha permesso poi una buona fase di "rigenerazione" nella successiva discesa e rientro alla normalità nelle ultime asperità con anche un interessante picco @ 868W a conferma che il momento di difficoltà era stato quasi completamente superato nelle battute finali.

Una prova (e conferma) della ripresa a pieno regime ma con una mancanza di brillantezza e freschezza sicuramente influenzata dai fattori elencati inizialmente nonché dal carico comunque importante del post incidente.
In questa fase (così come per qualsiasi atleta con un calendario di gare denso) la priorità è da riporre nell'ottimale gestione tra recupero gare e richiami.
Simone sta entrando solo ora in questa fase (è come se fosse ripartito con 2 mesi di "ritardo") e considerando altri prossimi importanti eventi sarà anche prioritario e ottimale inserire un ulteriore (mini)blocco di carico in funzione proprio di questa gare.
 

o.simo

Moderatore corsaiolo
24 Settembre 2007
6.499
176
Lucca
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Bici
Rose XEON CRS
Grazie Roberto per l'ottima analisi come di consueto, questa settimana e così pure la prossima spero di riuscire a svolgere i carichi necessari (sono per lavoro a bologna da lunedì a venerdì e non so ancora se riuscirò ad uscire quanto in programma) in modo da poter scaricare la settimana prima della Charlie Gaul, vero obiettivo di questa parte di stagione
 

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