Valcamonica... A qualcuno interessa?

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Mi rendo conto che inserisco il topic un po' in extremis, ma... Vorrei andare a fare il giro della Valcamonica Extreme giovedì o venerdì, approfittando degli ultimi scampoli di ferie. Diciamo giovedì: il meteo è tragico, ma venerdì è anche peggio... OK che le quote sono basse, quindi il freddo non fa gran paura, ma mi girerebbero le eliche a far quattrocento e passa km in auto per prendere pioggia!!!

Comunque... A qualcuno può interessare? 200 km, 6.000 mt di dislivello dichiarati, salite di Presolana, Vivione, Croce Domini, Maniva, San Zeno (spero di non averne persa qualcuna per strada).

Ho in programma di partire alle 6 da Pisogne (paese più vicino all'uscita autostradale), perché il giro è lungo e io son lenta!!! :cry:
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
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Mi piacerebbe un sacco ma nun ce la fo'...
al limite per me potrebbe andare il fine settimana.
Sei sicura che giovedì il meteo sia meglio di venerdì? ;nonzo%

No, infatti ho aggiornato il programma e vado venerdì. Però venerdì di sicuro, anche se ci sono tuoni e fulmini, perché se no divento isterica a furia di guardarmi 'sta cartina.

@ Maethius: domenica no... Non ce la fo ad aspettare fino al w-e! Metti che poi fa brutto, mi perdo l'ultima possibilità! Preferisco andar su domani sera, fare nanna in autogrill in zona Brescia e poi partire al mattino prestissimo. Al limite, sabato e/o domenica ci sta un bel giro montano qui!!! :-x
 

Maethius

via col vento
2 Luglio 2007
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Non so... Per domenica un bel trittico Agnello+Izoard+Agnello? Una cosa del tipo, partenza alle 7.30 da Sampeyre? Può andare? Dovrebbero essere sui 150 km e poco più di 4.000 mt di dislivello. Naturalmente, Luca, tu lo fai due volte mentre io lo faccio una... :mrgreen:

Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, io ci sonoo-oo-oo-o

Però lo faccio 1 volta sola...:-x:-x:-x
 

Maethius

via col vento
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Giancarla

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Al massimo ti asciughi domenica sui monti di casa :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Comunque complimenti per aver programmato due percorsi così lunghi di seguito! Io domenica scorsa ho fatto 210 km:wacko: e fino a ieri non volevo neppur sapere come fosse fatta una bici:-x:-x

Beh sai, programmare non costa mica molta fatica... :mrgreen: Magari farlo sì, ma me ne preoccuperò quando si presenterà il problema! E poi ho intenzione, per sabato, di fare un po' di pulizie in casa e poi entrare in coma... :mrgreen:

Ora vo a correre, a dopo!
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
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Eccomi qua... E' andata!!!!!!! Rientrata questa mattina alle 4.30: avevo troppo sonno per fare la tirata unica da ieri sera in auto! Ci ho provato, ma avrei rischiato davvero troppo!

A voi la cronaca della giornata, a tappe.

La mattinata si presenta sotto i peggiori auspici. Già diluvia mentre mi trasferisco dall'autogrill di Ghedi, dove ho fatto nanna, a Lòvere. Un attimo di tregua verso le 6.30, mentre scarico la bici, ma l'acqua torna a cadere quasi subito.

Già mi prende un po' di sconforto ed abbandono subito l'idea di fare il giro completo. Però, dopo tutti i km che ho fatto in auto, non mi va di mollare così: almeno la Presolana la devo fare.
Guardo la cartina: devo lasciarmi il lago a sinistra; così faccio, e via. Però, primo errore fatale... Per sicurezza, decido di chiedere ad un passante. Scelgo un uomo: le donne di solito non san nemmeno dove son girate... Infatti!!! Questo mi dice: "No, sta sbagliando direzione, deve girare indietro, dalla parte opposta, sempre dritto!". Perplessa, mi fermo e giro indietro; intanto, mi metto l'antipioggia perché vien giù davvero forte. Pochi km e mi accorgo che tutto ciò è strano. Torno a Lòvere, chiedo ancora: questa volta ad un benzinaio, che mi rimanda esattamente dove stavo andando prima, direzione Clusone. Ok, perfetto, che a quell'altro imbecille possa venire un attacco fulminante di diarrea!!! :wacko:

Sono le 7 quando lascio finalmente Lòvere... Piove, piove, salgo su con poca voglia, su quello stradone immenso, noioso, con le auto ed i camion che mi lavano ad ogni passaggio. Attraverso qualche abitato, poi arrivo finalmente al Passo: un postaccio, insignificante, davvero. Chiudo l'antipioggia, tiro dritto: ho deciso, di già che son qui, vado ancora al Vivione, poi scendo giù alla strada di fondovalle e torno all'auto.

La discesa, sorprendentemente, è splendida: si apre un paesaggio bellissimo; mi vien da pensare che, in senso contrario, quella strada sia tosta davvero, oltre che ben più selvaggia ed isolata di quella che ho fatto io. Qualche paravalanghe, un po' di freddo perché sono fradicia, ed eccomi all'inizio del Vivione.

Alcune foto della Presolana:









 

Giancarla

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Nel frattempo ha smesso di piovere; sembra quasi che voglia uscire un po' di sole. Ennesima sosta, mi levo l'antipioggia e lo metto ad asciugare alla bell'e meglio sullo zaino. Mi avvio. La prima parte della salita, 7 km fino a Schilpario, è monotona. Nel paese trovo il mercato; quanta folla e quanto tempo per uscirne! Rischio anche di essere buttata a terra, per ben due volte, per due manovre azzardate... Guardacaso, di donne al volante!!!

Poi il paesaggio si fa decisamente alpino. La pineta, i prati, qualche casa isolata. E riprende a piovere, e mi rivesto. Dopo un tratto di falsopiano, la strada sale più ripida, tutta a tornanti in mezzo al bosco: che spettacolo! Secondo me, la salita più bella della giornata.
Mi raggiungono due tedeschi che salgono davvero forte, con furgone al seguito. Li ritrovo sulla cima, che mi guardano un po' allibiti mentre si vestono di tutto punto per scendere ed io passo senza nemmeno fermarmi e vado giù... :mrgreen: Mi sento molto uomo duro, ma li invidio un po'!!!

Anche qui, la discesa è splendida, bella quanto la salita. E' forte la tentazione di andar giù, girare la bici e risalire... Tantopiù che, credo, sia in corso una cronoscalata o qualcosa del genere, a giudicare dalla folla di ciclisti forsennati che vedo salire.
Ma intanto ha smesso di piovere, anzi, è spuntato persino il sole; ergo, decido di andare a Breno e da lì al Crocedomini. Poi si vedrà. Altra sosta, altro cambio, poi i 17 km allucinanti di statale (tento anche di infilarmi nella superstrada, per sbaglio... :mrgreen:) e finalmente il bivio.

Foto Vivione:













 

Giancarla

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E' finalmente scoppiato il caldo quando inizio la terza salita. La parte iniziale è abbastanza ripida, su una strada stretta e sconnessa, fino all'innesto con un'altra strada, più ampia, che arriva, se non erro, da Bienno. Da lì, cinque tornanti e poi un tratto sostanzialmente dritto, di quelli che SEMBRA non salgano, ma in realtà salgono eccome... Qui mi prende un po' di crisi, mi sembra di salire male, faticare troppo, davvero troppo. Per fortuna arriva presto un'altra serie di tornanti: sembrano posati uno sopra l'altro, sono ripidi, ma almeno fanno fare finalmente un deciso salto. Poi, alcuni paravalanghe, il paesaggio cambia, il bosco sparisce. Al rifugio al bivio tra la strada per Bagolino e quella per Collio, un km circa dalla cima, mi fermo per una cioccolata calda. Scopro così, con mia grande sorpresa, che non è tanto tardi come pensavo: sono le tre e venti. OK, purtroppo ho dovuto fare un milione di soste, e poi non mi son mai ammazzata per fare in fretta, tanto non pensavo di far tutto il giro, ma adesso... Riflettendoci bene... Se mi sbrigo gliela fo!!!

Riparto a spron battuto, scendo a Bagolino. La strada in discesa è una disgrazia: crepe, buche, tratti senza asfalto. Ad un tratto, per mia distrazione idiota, prendo in pieno una buca stretta e profonda e sento un orrendo "crack"... Attimo di panico. E mo' che faccio, se ho scassato qualcosa? Controllo con terrore... I cerchi sembrano ok, i raggi pure, i copertoni idem,, il telaio, boh, per quel che vedo io è a posto... Riparto senza pensarci troppo, non posso più permettermi di perdere tempo.

Foto del Crocedomini:











 

Giancarla

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Quasta salita è finalmente l'ideale per me: sale regolare, molto decisa nei primi km e negli ultimi due. E' tutta in mezzo al bosco. Il sole va e viene; anzi, in cima, quando gli alberi scompaiono e restano i prati, c'è addirittura la nebbia, fitta e fredda. La strada è un po' sporca e sconnessa, ma ci sono tanti tornanti, che la rendono più "facile" e sopportabile. Mi stupisco di come le gambe girino ancora bene, dopo la cotta della salita precedente!

L'arrivo è in un piazzale sterrato; per un attimo, mi coglie il terrore che la discesa sia tutta così... Invece no, per fortuna la strada che va giù è bella, ampia e veloce. Non posso permettermi di aver molta paura, stavolta: il tempo stringe!!! Giù, ad un paese, mi dicono che devo ancora scendere per 10 km e salire per altri 14 al San Zeno. Sono passate le 6... Verrà buio! Ok, ho una luce posteriore ed una anteriore, ma farmi al buio una strada sconosciuta non mi riposa per nulla. Del resto, lo sapevo, che avrei dovuto correre il rischio. Bando alla fifa e pedalare!!!

Foto del Maniva:









 

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Attacco la salita con una gran preoccupazione addosso. Ce la farò ad arrivare su prima che faccia buio? Ho forti dubbi... Pesto su quei pedali come non mai, ma il risultato è quel che è; ormai sono stanca, ho ancora gli abiti umidi, fa freddo. Ma devo sbrigarmi!!! Questa salita è molto irregolare: alterna vere e proprie rampe a lunghi tratti di falsopiano e persino discesa. Soprattutto la parte finale è eterna, non passa più! La poca luce rimasta è ancora ridotta dagli alberi, prima, e dalla nebbia su verso la cima. Continuo a insistere, tirarmi su sui pedali, voglio fare in fretta: un automobilista mi conforta, "Ce la fai, hai gambe buone"... Mah, speriamo! Il colle, dove non c'è alcuna targa, arriva dopo un tempo che mi sembra eterno. Potrebbero essere circa le 8.
Mi butto giù in una discesa folle verso Pisogne: valla a capire la mia testa; qui non vedo un accidente e mollo i freni senza ritegno... Per fortuna, la strada ha un bel fondo e c'è anche un po' di movimento di auto, che ogni tanto fanno luce. Più giù, verso la fine, negli ultimi km devo rallentare per forza: le auto che salgono continuano a puntarmi contro gli abbaglianti - ho le luci anch'io, ma si vede che sono un "caso strano"... E io non vedo più nulla!!! Son quasi le 9 quando arrivo all'auto a Lòvere! Buio pesto!

Tutto sommato è andata benone... Riporto i dati citati su CT: km 200, dislivello 6000 mt (anche se, onestamente, qualcosa non mi quadra, mi sembra che il dislivello reale sia meno, ma forse sbaglio). Bello!!!

Foto del San Zeno: