il discorso che facevo io era un altro, in italia c'è un grande movimento ciclo a livello amatoriale, un movimento che rispetto ad altre nazioni (dove si pu parlare più di cicloturismo) strizza l'occhio anche all'agonismo. questo vuol dire che nel dna del popolo italiano la bici esiste ed esiste pure l'agonismo. e se esiste è veramente strano che non riescono ad emergere giovani.vado OT, giacchè l'argomento su cui si stava dibattendo è un altro, ma ti giro un'interessante commento di un amico che è dentro una squadra continental:
"Quest'anno con (alcune centinaia di migliaia di) euro di budget in (squadra continental) riescono si e no ad andare a correre e finire le corse.
GF e cagate varie hanno fagocitato il mercato delle sponsorizzazioni e non ci sono più risorse per chi avvia i giovani allo sport.
Fare una corsa juniores attorno al campanile oggi, se ti va bene, non ti costa meno di 8mila euri
Manca poi una programmazione moderna, manca la multidisciplinarietà, ci sono troppi procuratori che pensano di aver scovato il campione di turno.
Molti hanno il procuratore da allievi (15/16 anni), perché se vanno un minimo più degli altri, cercano lo squadrone di turno.
Dovrebbero fare meno corse del cazzo e più qualità. Già da juniores tagli dieci corse all'anno e con quello che risparmi li porti al nord a prendere vento e cotês
Ci sono programmi Erasmus studio-sport che lasciano valangate di soldi non richiesti perché tanti nemmeno lo sanno.
E la maggior parte di chi corre nelle giovanili, studia."
siamo addirittura presenti con buoni risultati a livello internazionale su atletica, nuoto, tennis, pallavolo, basket ecc e non su ciclismo, sport all'aperto chiavato per un paese come il nostro e con tantissimi praticanti. la vedo una distonia.