Non so che dirti, per me è la stessa cosa, che uno stia andando al lavoro, a fare la spesa o a farsi i cazzi suoi ci sono delle regole da rispettare, se le infrange ne paga le conseguenze.
a 120 km/h in zona 30? meno folle perchè va al lavoro?
La pena va comminata perche' guidando sopra i limiti ha causato un incidente mortale,punto. Che sia stato su una punto, su una supercar o su un furgone,non cambia assolutamente nulla, come non cambia nulla il suo lavoro. La differenza con tutti gli altri incidenti e' stata solo il clamore creato dai giornali che hanno venduto bene la notizia. Deve giustamente pagare per quello che ha fatto, non per quello che rappresenta o per la descrizione che ne fanno gli altri.
non è un normale incidente, perche mentre la quasi totalità delle persone usa la macchina per necessità, questi dementi usavano l'auto per fare cazzate. se nel cds esistesse l'aggravante "futili motivi", ecco saremmo in quel contesto tanto per dare un idea.
Io non vedo tutte queste differenze, se vai a piu' del doppio del limite in centro urbano non c'e' necessita' che ti giustifichi e stai facendo lo stesso una cazzata .
son daccordo nel dire che é sbagliato in ogni caso e va punito, ma a livello etico cambiano i contesti, un pazzo che uccide un uomo mentre sta facendo delle riprese e per avere dei like corre come un pazzo é peggiore rispetto ad un pazzo in macchina che per correre a lavoro perche magari ha paura di perderlo causa la morte di un altra persona in un incidente.
Nel caso avesse riportato lesioni avrebbe potuto richiedere l'infortunio all'INAIL...
Nemmeno per sogno. Se sei partito in fuorigioco o hai fatto un fallo precedente ti danno punizione contro.
tecnicamente potrebbe richiederlo, anche se quasi sicuramente, la richiesta verrebbe rigettata in quanto l'infortunio è stato causato da una sua grave colpa o dolo. Essendo poi l' ''artista'' anche amministratore delegato della società e quindi ''datore di lavoro'' sono comunque razzi suoi, come quando nelle piccole realtà edili (o in agricoltura) si fa male (a volte anche troppo male) il titolare dell'azienda.
Con questa logica se ti investono mentre pedali potresti prenderti la colpa a prescindere perchè stavi "cazzeggiando" e non usando la bici "per necessità".
Hai la memoria corta. A 20 anni eri a studiare o a lavorare un cazzo. Di amici che hanno viviacchiato e gozzovigliato all'uni per anni ne è piena la nostra società. Bastava avere una famiglia che se lo potesse permettere economicamente. E forse ce ne erano più di adesso. Nel 94 non sarebbe mai successo che a prendere a pallini una proff ti davano 9 in condotta.
Allora è stata solo una ragazzata! Io a 20 anni ero a lavorare, i deficienti c'erano allora e ci sono anche adesso ma a 43 anni i deficienti di adesso sono più deficienti di allora......questo tuo continuare a cercare di giustificare (ma forse è il termine sbagliato ma non me ne vengono altri) un deficiente che ha ucciso un bambino per futili motivi mi irrita e fa incazzare a tal punto che la chiudo qua. E siccome so come sono fatto sarai la seconda persona che finirà tra i miei utenti ignorati. Non è per vigliaccheria ma perché mi conosco.
Nessuno dice che sia una ragazzata. E' una cosa molto seria, che ha provocato un morto e due feriti.
) e si dimenticano quelle brutte o tremende.
Certo che di fronte alla legge si è tutti uguali però permettimi di reagire in due maniere diverse ma in fin dei conti hai ragione, stava lavorando visto che fare minchiate era il suo modo di guadagnarsi da vivere!Nessuno dice che sia una ragazzata. E' una cosa molto seria, che ha provocato un morto e due feriti.
Il punto è che la storia dei "a nostri tempi" è fortemente condizionata dalle esperienze personali e soprattutto dalla memoria selettiva. "Ai miei tempi", che sono di una quindicina di anni precedenti ai tuoi, non so se i "deficienti" fossero "meno deficienti di oggi", ma so che i morti per strada erano il triplo di oggi e che di miei coetanei (e di quelli un po' più grandi di me) ne sono morti un bel po' con un ago nel braccio o di AIDS (molti, molti di più di quanti muoiano per via delle pastiglie di oggi). Si ricordano le cose piacevoli (generalmente legate al fatto di essere giovani ...
Quanto ai "futili motivi", consentimi di ripetere quanto ho scritto in forma diversa. In uno stato di diritto, governato dalla legge e non dall' arbitrio delle tricoteuse (reali o virtuali) le pene o le ammende dipendono dai reati o dalle infrazioni commesse e non dalle opinioni morali di chicchessia. Se passi col rosso la multa dev'essere la stessa sia se andavi al lavoro sia che andassi a cena fuori o che andassi a troje, se travolgi un'auto mentre vai a 120 la pena dev'essere la stessa che tu sia un blogger che un operaio. Se si fanno differenze allora non siamo più uguali di fronte alla legge e la conseguenza automatica è che tu ciclista sei fuorilegge perchè per quelli che qualcuno (tanti...) sono "futili motivi" ostacoli il traffico, commetti infrazioni, rompi i coglioni al cittadino benpensante "che paga le tasse" , e che quando ti stirano ""te la sei cercata".
