Se posso esprimermi, credo che Cunego e Riccò siano due corridori molto diversi tra di loro.
Cunego per le corse a tappe è un equivoco. Nato perchè ha vinto un Giro, qualche anno fa, in cui non c'era quasi nessuno ad ostacolarlo. Sono convinto (e lo ha dimostrato, vedi Giro di Lombardia) che sia un gran corridore da classiche, ma per i grandi giri non lo vedo così forte: sa essere regolare, è migliorato a cronometro, ma non è un fenomeno. A questo Tour poteva avere qualche chanches di far bene proprio perchè non c'era un vero padrone, ma come si sta vedendo, la gamba non c'è.
Riccò: non sono mai stato tenero con lui. Ma non come corridore: l'atleta non si discute, è l'unico oggi capace di dare spettacolo e di metter su certi numeri.
Semplicemente, al Giro, un pò per la pressione che aveva, un pò per l'inesperienza, ha avuto atteggiamenti eccessivi e sparate francamente irriguardose nei confronti dei suoi avversari (vedi le dichiarazioni su Sella). E non gliele ho ancora perdonate.
Al Tour ha vinto due bellissime tappe, e sta andando molto meglio nei rapporti con avversari e con la stampa. Dubito che possa far classifica (già ieri se fosse stato più avanti, non avrebbe avuto tanta libertà), ma proverà ancora qualche numero. Ed oggi come oggi è l'unico che ha questi colpi: lo stesso Contador è senz'altro corridore più completo ma non è così spettacolare.
Temo però che viste le prestazioni che ha a cronometro, per lui sarà molto difficile vincere una grande corsa a tappe. Se parti sapendo di perdere 3-4 min. nelle crono è dura poi rimediare in salita. In questo deve migliorare.