... io non capisco perchè si vuole giudicare(e catalogare) le persone............
La stessa cosa si potrebbe dire fra noi e gli altri, quelli che in bici non ci vanno. Ho raccontato più volte che lasciavo la compagnia il sabato sera a mezzanotte perché la mattina dopo volevo uscire in bici. E quante lamentele ho subito perché... andavo a dormire troppo presto, che ero asociale, chi me lo faceva fare ad alzarmi la mattina presto di domenica e altro.
A me non dispiaceva rimanere fuori fino alle 5 del mattino, ma solo se mi divertivo. Il guaio era che su venti sabati solo in uno mi divertivo e gli altri diciannove era uno stanco trascinarsi fino alle cinque solo perché era disdicevole andare a letto prima perché la tendenza era quella. Dal loro punto di vista i giusti erano loro. Dal nostro, siamo noi.
Voi capite, perché abbiamo la stessa passione, ma tutto è relativo. Un esterno che non pratica il ciclismo fa fatica a capire la nostra passione: caldo, freddo usciamo sempre. Distanze impossibili. Andiamo lo stesso e più le condizioni sono difficili più siamo contenti quando arriviamo a casa.
Quindi, se Gazario è contento della sua vita, chi sono io per giudicarlo?
Se invece viene da me e si lamenta...