Ragionando da ingegnere, provo a fare un po' di conti della serva.
Ipotizzando 20000 km/anno alla media di 30 km/h risultano 667 ore in sella.
Sarebbero 1h49' al giorno, oppure 3h39' ogni due giorni... oltre al tempomper prepararsi e sistemarsi al rientro.
Alla faccia!
Avercelo o, meglio, trovarlo, tutto questo tempo.
Anche se... dovrei dire "senti chi parla"
e quale sarebbe la "normalità"?
Conosco appassionati di trenini elettrici che hanno plastici di riproduzione a moduli di decine di mq, che riproducono i particolari più incredibili e scartano una locomotiva delle ferrovie svizzere perchè la tonalità del colore non è identica all'originale. Gazario è un ingegnere, e porta il suo modo di approcciarsi alle cose anche nelle passioni, che male c'è ad affidarsi a dei professionisti per curare l'allenamento?
dipende cosa uno ha da raccontare, non è che orsoarcubo faccia 20k/anno
anzi
Ehhhh... guarda che è un terreno pericolo, quelli si son matti da legare alle rotaie!
Non è che io sia da meno, se d'estate prendo su la bici e giro per l'Europa a fotografare trenini in scala 1:1
Ma non è vero. Ho intervistato anche gente che ne fa 3000 l'anno.
Come ho scritto un articolo su uno che ne faceva 50.000.
Il mondo è bello perché vario.
(...)
Quello che mi stupisce sono sempre le reazioni negative di fronte a quello che non si conosce. Criticandolo subito e giudicandolo negativamente. In particolare in ambiti competitivi (che in questo forum hanno toni esasperati anche solo per parlare di tacchette).
Si vede che non frequenti i forum ferroviari!
Lì c'è gente che si scanna per discutere delle modalità di "approccio al tronchino", o su che cosa sia il RAR.
Siamo fatti in tante maniere, a volte è bello a volte può generare scontri ingiustificabili.
beh neanche i tuoi amici dei trenini sono "normali" ..... (...)
Allora siamo tutti matti.
Se passo in bici davanti al bar vedo quello con la birra e la cicca in mano che mi guarda e pensa "ma guarda te se bisogna faticare così", se mi metto a fare foto al treno passa uno in bici che mi dice che son matto, se vado in bici giù per certe strade quello del treno si domanda come faccia senza la frenatura elettrica reostatica, se salgo su un albero di cemento per raccogliere fungi di porcellana mi mandano la neuro, se parlo con quella che va sui tralicci e le racconto che in bici ho sfiorato i 90 km/h mi dice ce son fuori come una mensola, se poi racconto che i funghetti li ho caricati sulla bici e me li sono portati a spasso mentre fotografavo i trenini... aiuto!
Ovvero, a volte torno a casa con queste cose nelle tasche della maglia.
Ma se occorre vado a prendermeli, appunto sull'albero di cemento (o di ferro)
Chi pensate sia il fotografo di questa?
(e non vi ho detto che corro dietro alle farfalle e mi diverto a dar da mangiare a certe bestiacce ripugnanti e pure un po' velenose)
Per carità, ma va anche capito il perché.
Io per esempio trovo molto bello e vero quello che dice rapportoagile: lui è appassionato di bici, ma la sua "passione" la divide con altre, dalle moto ai kaiserschmarren. Uno come gazario invece è 100% bici.
Le giornate sono di 24h per entrambe. Ognuno semplicemente le sfrutta in modi diversi.
Dal "vivo" però sono due persone molto simili: pacate, gentili, lontane da eccessi di ogni tipo.
Quella volta mi hai definito un "compassato professore" (grazie Serpecora, troppo buono), ma credo di aver dato di me solo una immagine parzialissima.
E allora?
Ciscuno è matto alla sua maniera, usa il tempo per far quel che gli piace e vuole, quando può e con chi vuole.
In molti commenti noto una pregiudiziale " come vivo io il mio tempo libero è giusto, come vivono gli altri è da vedere.."
Sottoscrivo.
A volte fermarsi a pensare un attimo, leggere bene prima di ripondere, e poi scrivere a mente serena è un gesto difficile.
Volevo anch'io dire che il modo di fare di gazario mi sembrava una esagerazione.
Poi mi sono fermato a leggere, pensare, mi son guardato in foto e concludo che abbiamo due modi diversi di usare il nostro tempo libero.
E nessuno dei due è "migliore" o "peggiore", sono solo diversi.