Se durante il test parti forte il test viene falsato proprio perché viene utilizzata la NP e non la potenza media
Ora sempre da trainingpeaks TSS = (sec x NP[emoji768] x IF[emoji768])/(FTP x 3600) x 100 e se prendo 1h e 100 TSS Vviene FTP = NP(1h)
chi l'ha detto che viene presa np?
np la consideri se fai una gara dove sai di esser partito forte. Allora la usi per avere un'idea di quella che potrebbe essere la tua ftp, ma fra i vari metodi è quello meno preciso. Non è impossibile fare 1h a IF>1 ma potenza media < di ftp.
l'algoritmo è proprio quello che definisco "paradosso" perchè è stato fissato arbitrariamente senza alcuna base scientifica (es poteva essere presa la mediamobile a 20" ed elavata alla 5a ed avrebbe dato un valore diverso)
Grazie a chi ha creato questa discussione e grazie a chi ha fatto interventi costruttivi.
Volevo proporvi di partire proprio dalle basi-basi, magari con una mini definizione qualitativa (immagini) e descrittiva di cosa sono CP e W'. Intendo la vera definizione di CP, non la sua "bastardizzazione" con CP-X' (dove X rappresenta un valore di tempo).
E altra cosa definire uno e più test per determinare CP. E' possibile modificare il primo post ( [MENTION=27416]diegospeed79[/MENTION] ) in modo che i "nuovi" arrivati in questo "mondo" possano capire al volo di cosa si parla?
Secondo voi è valido fare 2 (o più) test massimali per due intorni di tempo definiti (ad es. 5' e 20') e usando il modello CP Monod determinare CP? Quali sono gli intorni di tempo più indicati? Esistono metodi di test più efficaci?
Questo articolo è un punto di partenza credo. Io non l'ho letto tutto, solo l'abstract e le conclusioni. A breve spero di leggerlo completamente.
Altra cosa: che testi avete usato finora per apprendere quanto sapete su questo paradigma?
Un PS riferito ad un punto che avete toccato prima:
1) SSE steady-state exerciseways of determining your functional threshold power (roughly in order of increasing certainty):
1) from inspection of a ride file.
2) from power distribution profile from multiple rides.
3) from blood lactate measurements (better or worse, depending on how it is done).
4) based on normalized power from a hard ~1 h race.
5) based on mathematical modeling of mean maximal power data (better or worse, depending on how it is done).
6) from the power that you can routinely generate during long intervals done in training.
7) from the average power during a ~1 h (or ~40 km, if you prefer) TT (the best predictor of performance is performance itself).
Note the key words "hard", "routinely", and "average" in methods 4, 6,
and 7...
0) NP su ~1h solo se il riferimento è un'attività altamente stocastica (gara in linea, non TT):
Coggan e le "aggiornate" 7 deadly sins
1) SSE steady-state exercise
2) il modello Extended (a cui ho contribuito per quanto riguarda GC) può creare confusione in quanto è incentrato sull'identificazione di FTP. Sul modello multicomponent (concettualmente comunque simile, essendo multifit) non ho approfondimenti.
Entrambe esempio delle varie "ibridizzazioni" (e a volte esperimenti) presenti in GC.
Confermo che, per ora, in GC, non c'è l'intenzione di creare una differenziazione nell'input profilo atleta tra CP e FTP: scegliendo l'uno o l'altro si avranno alcuni metrics validi per un paradigma (CP o FTP) e altri no.
Il calcolo di CP con multiparametro (extended o multicomponent) "esce" dal classico paradigma di asintoto con intercetto su potenza sostenibile per ~20-30' (de Lucas): CP (e, per correlazione, un corretto valore W') va identificato con fit 2p.
uno giorno della prossima settimana ci provo
altra considerazione,
1-posto che, avevo letto qualche studio che dimostrava che la resistenza per lavori intermittenti piuttosto che per lavori continuativi è maggiore, e per esperienza mi ci ritrovo (in allenamento riesco ad avvicinarmi a w'bal 0 solo con lavori intermittenti, altrimenti sotto 4-5000kj scendo difficilmente)
2-posto di aver calcolato la propria cp+w' con dati consistenti derivanti da prove massimali di diversa durata, quidni di avere una stima accurata
vado in gara, e vedo che su una determinata salita (di solito non capita in discesa ), w'balance va in negativo
allora
a- sono migliorato, se cp o w' non mi interessa attualmente
b- in base al punto 1, magari ho fatto una salita a strappi, simulando un lavoro intermittente che m'ha portato in negativo...perchè la cp l'ho desunta da prove massimali a potenza più o meno costante
c- non è rilevante
io direi c ma in che misura? è ovvio che se sforo di 5-6kj su 20000 ad esempio qualche domanda bisognerebbe porsela
Ti faccio una annotazione solo formale, attento alla coerenza delle unità di misura: quando scrivi in migliaia parliamo di joule e non di kj.... Nell'ultima frase "differenza di 5-6kj su 20000." non sono 20000 kj ma joule quindi magari 5-6kj su 20 non sono pochi.....
uno giorno della prossima settimana ci provo
altra considerazione,
1-posto che, avevo letto qualche studio che dimostrava che la resistenza per lavori intermittenti piuttosto che per lavori continuativi è maggiore, e per esperienza mi ci ritrovo (in allenamento riesco ad avvicinarmi a w'bal 0 solo con lavori intermittenti, altrimenti sotto 4-5000kj scendo difficilmente)
2-posto di aver calcolato la propria cp+w' con dati consistenti derivanti da prove massimali di diversa durata, quidni di avere una stima accurata
vado in gara, e vedo che su una determinata salita (di solito non capita in discesa ), w'balance va in negativo
allora
a- sono migliorato, se cp o w' non mi interessa attualmente
b- in base al punto 1, magari ho fatto una salita a strappi, simulando un lavoro intermittente che m'ha portato in negativo...perchè la cp l'ho desunta da prove massimali a potenza più o meno costante
c- non è rilevante
io direi c ma in che misura? è ovvio che se sforo di 5-6kj su 20 ad esempio qualche domanda bisognerebbe porsela
Se W'bal va in negativo può essere colpa di una CP o W' sottostimata (caso a). Quando un caso, quando l'altro (o entrambi)? Bella domanda!
Devi anche considerare che può esistere una certa differenza dovuta alla variabilità circadiana (+/-5%)
Devi anche considerare che può esistere una certa differenza dovuta alla variabilità circadiana (+/-5%)
se faccio delle ripetute al di sotto di cp, avrò che non vado ad intaccare w' (in realtà non è proprio così, perchè non andiamo a potenza completamente costante)
Eppure, ovviamente, ho una durata ben definita su potenze al di sotto di cp.
Che significa? che anche non intaccando il meccanismo anaerobico, ho un limite aerobico, definito dalla capacità di gestione (consumo/ripristino) delle scorte di glicogeno, idratazione ecc, tutto ciò che contribuisce all'accumulo di fatica.
Non ha senso parlare anche di una "batteria" aerobica?
Batteria aerobica che poi va ad influie sull'efficenza di quella anaerobica, se a posso semplificate w' col termine di batteria anaerobica.
Tant'è (ed è uno dei limite, imho del modello cp+w' quando è usato per analizzare anzichè predire), che sfido chiunque in una gara sopra le 2-3h a sfruttare tutta w' sull'ultima salita.