con questi si risolvono gran parte dei problemi con 58 l'anno
http://www.assibici.it/
Ottimo !
Per chi ancora non lo sapesse, se avete un cane, o l'assicurazione sui danni casalinghi, queste rispondono anche per i danni che provocate con la bici, e per i quali, come mi è capitato di persona, dovreste sborsare cifre non irrilevanti.
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Detto questo ho letto tutto il topic ( mi scuso se sono stato ripetitivo a quanto già scritto, ma meglio scrivere due cose buone, che non scriverle affatto ... o se ho scritto più post, al posto di quotare tutto in uno solo, ma uno non è che può passare le giornata su internet ... il tempo è tiranno, purtroppo ).
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a) IL BUON SENSO e LA PRUDENZA premiamo sempre. Di conseguenza un atteggiamento intelligente sulle strade. E risolvono tante situazioni spiacevoli ... prima che si verifichino ( prevenzione ).
b) In Italia le leggi sono sempre piene di falle. Quindi ... tocca a noi comportarci in modo esemplare.
Se la legge non vieta di andare in giro con le bici dotate di copertoncini, ad esempio, non è che io debba andare in giro con la mia bici con il solo cerchio, per non spendere i soldi nel pneumatico, no ? ( faccio un esempio, infatti prevede di avere i copertoncini il C.d.S. ).
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Dunque ... abbiamo la BDC e vogliamo andare a sfidare noi stessi ed i nostri limiti. Però giustamente, nessuno ci obbliga a farlo. Per una questione di sicurezza, dovremmo anche rinunciarci.
In teoria dovremmo scendere dalla bici, procedere a piedi, in certi punti, ma noi vorremmo tenere la media sempre sopra i 30.
Ma qui entriamo nell'aspetto agonistico.
E se uno invece utilizza la bici per andare a lavorare o come mezzo di trasporto ?
Magari il tempo è tirato, e quindi se ci si mette ogni volta a scendere dalla bici, o a rallentare, si deve partire molto tempo prima. E perchè ? Perchè il codice stradale ti obbliga a prendere una " ciclabile " tutta diroccata ?Figuriamoci se le distanze prevedono decine di km, se no centinaia !
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La bicicletta è un mezzo di trasporto, oltre che di divertimento. Nel caso delle BDC è più valida questa seconda tipologia, ma il discorso non cambia.
Trattasi di Codice della Strada.
Va rispettato, ma perchè non viene adeguato alla situazione attuale e reale del ciclismo in Italia ?
Semplicemente perchè il legislatore ha come principio questo " tanto non rispetta nessuno il regolamento, lo mettiamo giù esagerato, non è possibile farlo rispettare alla lettera ed in tutti i casi, e quindi si arrangino tra di loro, gli utenti della strada. Soprattutto i ciclisti ! Sbagliano ? Pagano per i loro errori ! ".
E questo è il ragionamento.
Quindi per tutelarci : utilizziamo noi cautela e buon senso, prevenzione e tutto quanto.
Ma che sia sbagliato o no, è nei nostri interessi almeno consultarlo, il codice stradale.
Per il nostro bene, sapere quando dobbiamo procedere a destra, e quando no, è molto importante.
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Ciclabili. In Italia le chiamiamo così. In realtà spesso sono piste ciclo-pedonali anche più pericolose delle strade principali.
Limiti di velocità sulle ciclo-pedonali o ciclabili ?
IL CODICE DELLA STRADA riporta anche questa normativa : nei casi che prevedono situazioni pericolose, si rallenta, o si scende pure dalla bici.
Il ciclista con bici da corsa, che vede un cagnolino sulla strada senza guinzaglio, se passa via a 40 all'ora, urlando contro il suo padrone a ragione, però non compie un'azione corretta. Se il cagnolino gli sbarra la strada intanto si fa male lui che è in bici a 40 all'ora. Non sarà mica meglio rallentare, e poi lamentarsi come dovuto ?
Ad esempio.
Il ciclista con la BDC che va sulle ciclabili a 40 all'ora, se la ciclabile è vuota tutto ok, se trova pedoni maldestri o non, meglio rallentare.
Io personalmente le " ciclabili " le evito, o le vado a prendere in orari deserti ( o anche quando piove addirittura ! ), mai al Sabato o alla Domenica piene zeppe di persone ! Se ci vado con persone presenti, vado alla velocità da city bike, non da BDC.
Se voglio andare forte, ci sono le strade principali, con tutti i pericoli che conosco, e che certo di evitare con qualche accorgimento.
Se il codice della strada mi obbliga a percorrere la ciclo pedonale a lato, o lo faccio, o percorro un tragitto dove non sono costretto a farlo, o me ne assumo le responsabilità, anche li cercando di adottare l'atteggiamento il più prudente possibile.
Purtroppo in Italia - lo sappiamo tutti - la mentalità riguardo il comportamento stradale civile è da Paese largamente sottosviluppato. A partire da noi, fino ad arrivare a chi legifera.
Quindi iniziamo noi a diminuire questa bassa qualità di cultura stradale italiana.
E detto questo : facciamoci anche rispettare. Io spesso mi fermo a redarguire gli automobilisti, discutendo elencando gli articoli del Codice Stradale che non conoscono o che non rispettano ( soprattutto il 142, 143, 148 e 156 ). Mi è capitato anche che si siano scusati, abbiano riconosciuto il loro sbaglio, ed abbiano imparato qualcosa che ignoravano.
Esempio classico :
" tu eri in mezzo alla strada : voi ciclisti dovete procedere a destra "
. SBAGLIATO :
Quando è possibile. IL PIU' VICINO POSSIBILE ALLA DESTRA DELLA CARREGGIATA indica il codice stradale.
ART. 143 Se ci sono dei buconi o crepe, o tombini, ti sembra possibile percorrere quel punto in situazione precaria e di pericolo ?
Invece l'utilizzo del clacson ART.156 ... come la mettiamo ? In centro disturbiamo la quiete pubblica e chi vive in abitazioni vicino alla strada ?
Il sorpasso ( art.148 ) in un punto dove è vietato, ed a distanza ravvicinata ?
Come la mettiamo ?
La violazione del limite di velocità ( art.142 ) in centro, dove spesso è dei 30 all'ora ? Come la mettiamo ?
Alla fine se conosciamo il CODICE DELLA STRADA, possiamo far valere le nostre ragioni, nei confronti di chi non lo conosce e non ci rispetta.
O sbaglio ?