Non solo. Può definire sottogruppi di appartenenza. Che, senza auto-limitarsi nel voler essere più categorici del necessario, possono indirizzare meglio le scelte generali (ognuno gioca come preferisce )Mah cp/w' giusto va bene per giocare coi numerilli e col garmin
"There are no toxic intensities over one or a few sessions. But over time, it is easy to adopt a toxic intensity distribution" (S. Seiler).Somma il tutto e stare nel 5% è difficile
Mi pare più un consiglio alla moderazione che ad una specie di "ortoressia".
Se pensi alle possibili fonti di "rumore" (impossibilità di evidenziare i dettagli secondo cui la distribuzione è accumulata solo basandosi sulla distribuzione ; dipendenza di stimolo e adattamento dalla successione degli sforzi e non solo dai tempi di permanenza in zona ; utilizzo di zone generiche e quindi non necessariamente rappresentative delle transizioni fisiologiche individuali - a meno che non vengano trovate in modo più preciso, ma ci sarebbero comunque variazioni che dipendono da certe condizioni al contorno a modificare in modo non direttamente misurabile i tempi di permanenza) è chiaro che fissare numeri assoluti a cui aderire crei una impressione di rigore e precisione senza rendere l'approccio più rigoroso e preciso. Non siamo il modello.