nel ciclismo le tecniche di allenamento si evolvono come in tutti gli sports lentamente e queste seguono quelle tendenze stabilite dagli studiosi dell'esercizio del momento, dai preparatori e dagli atleti vincenti..
In teoria anche per il Polarizzato dovremmo supporre che qualcuno lo stia utilizzando e ci si augura non sia, come successe per altre forme, una mera trovata commerciale.
Leggevo sopra il nostro amico quando ha affrontato la seduta "lenta" condotta per molte ore, questa ha prodotto comunque stress. Questo significa che il suo corpo si è sforzato di adattarsi alle molte ore condotte seppur a sforzo basso. Nel polarizzato troviamo quindi due richieste di "stress specifico", sintetizzando: uno di basso livello, uno di alto livello.
Ma lo stress specifico di chi corre in bicicletta è naturalmente più complesso.
Probabilmente per un amatore cancellare la "zona grigia" allenante, potrebbe essere poco efficace. Vi sono molti km da compiere ad andatura di soglia, o con cambi di ritmo anche improvvisi, salite da affrontare fuori soglia o lunghe salite da affrontare con un passo regolare....Se noi pensassimo ad un medico che volesse immunizzare un paziente da una malattia specifica, non vaccinerà il paziente con un vaccino qualsiasi, ma utilizzerà un vaccino specifico. Se il nostro ciclista non è "immunizzato" per salire forte su uno scollino, oppure non ha le gambe per stare per molti km in pianura in gruppo magari con un medio vento contro....allora potremmo pensare che Polarizzare diviene "immunizzare", ma per quelle andature specifiche proposte appunto dall'allenamento.
A grandi linea è quello che sostengo, ovvero che è poco efficace eliminare la Z-II per chi come noi amatori gareggia relativamente poco rispetto un professionista, il quale i ritmi gara li F.A prevalentemente in gara.
Tuttavia posso riportare una esperienza positiva del POL, magari avessi utilizzato il classico ANT il risultato sarebbe stato uguale, o perché no migliore (o magari peggiore).
Sono convito (più per ignoranza che per conoscenza) che la metodica migliore negli sport di durata sia quello a imbuto, ovvero fortemente POL allinizio (Z-I per recupero ma anche Z-I per quantità - 5-6-7h - anche con brevi tratti sovramassimali) che permette anche di lavorare in condizioni di freschezza (già perché la Z-II la si sente parecchio nei giorni a seguire) sulla forza e sulla tecnica. Avvicinandosi al periodo agonistico si passa ad un approccio ANT/POL diminuendo, ma non escludendo, le sedute di forza e tecnica.
Ovviamente la Z-III a dicembre sarà ben diversa da quella di aprile, per volume, durata della singola ripetizione e intensità.
CP-W in tal senso ci aiuterebbe parecchio, potendo monitorare W durante le sedute (da domani dovrei avere il 520 e quindi mettere una App per questo monitoring - vediamo anche di capire come usare il metodo e quali effetti ricercare).
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