News Paternoster e Bussi investite

mocionci

Pignone
20 Aprile 2015
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Cervelo S2 + Canyon Ultimate CF SL 8.0 DIsc DI2
alcuni giorni fa una signora mi ha toccato il gomito con il montante della macchina (una panda)...io sui 30km/h da solo e sulla striscia bianca.....era sabato mattina alle 8.30 e la signora mi ha toccato fortunatamente ad andatura ridotta mentre mi ha sorpassato....sono rimasto calmo per poi esplodere di rabbia subito dopo...e questo è solo l'ultimo di n episodi che accadono a tutti noi per le strade. Senza poter aspettare leggi o altri insegnamenti di civiltà, rispetto e cultura mi sono comprato la staffa del garmin con attacco per la gopro.
Uscirò sempre con la cam accesa e amen....sperando non serva mai per un incidente ma per riprendere i compagni di uscita.
 

POWDERFINGER

Pignone
31 Agosto 2013
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Significa che l'auto deve sorpassare solo spostandosi nell'altra carreggiata. Come accade nel sorpasso tra automobili..

Rileggi cosa ho scritto nel mio post: "E ammettiamo anche che questa strade abbiano le carreggiate separate dalle strisce continue e non tratteggiate...". L'auto in teoria non potrebbe superarti senza invadere la corsia opposta. E bada bene che in strade extraurbane molto larghe non è infrequente trovare la striscia (o la doppia striscia) continua anziché tratteggiata, proprio per evitare sorpassi azzardati. Quindi la distanza minima di 1,5 m. non si applicherebbe quasi mai.

Quando un ciclista viene investito da tergo, magari perché il conducente era distratto alla guida, una delle ipotesi di difesa più frequenti è che il malcapitato abbia cambiato bruscamente la propria traiettoria spostandosi verso il centro della carreggiata senza segnalarlo; il ché, fosse positivamente accettato, implicherebbe una responsabilità (o corresponsabilità) del ciclista magari impossibilitato a sostenere il contrario.

Come ho già scritto nel topic dedicato, sono quasi due mesi che sono convalescente perché investito da dietro. Certamente, quello che dici tu può essere un'arma di difesa (o più correttamente una scorrettezza) da parte dell'investitore. Ciò solitamente comporta una responsabilità al 50 e 50, che si ripercuote sull'indenizzo dell'investito. Attenzione però, che se ci sono i testimoni, oppure se la ricostruzione dell'investitore fa acqua ed è palesemente inventata, per quest'ultimo non solo si prospetta la falsa testimonianza, ma addirittura la calunnia, reato ben più grave (e differente) della "semplice" diffamazione.

Per esperienze indirette, di solito la responsabilità al 50 e 50 si applica spesso nei casi in cui un ciclista allarghi la traiettoria per effettuare una curva, per esempio quando scende dalle strette strade di montagna che spesso sono senza linea di mezzeria. Sempre salvo testimoni.

Senza poter aspettare leggi o altri insegnamenti di civiltà, rispetto e cultura mi sono comprato la staffa del garmin con attacco per la gopro.
Uscirò sempre con la cam accesa e amen....sperando non serva mai per un incidente ma per riprendere i compagni di uscita.

gandalf
 
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faberfortunae

Scalatore
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sempre una in meno...
Rileggi cosa ho scritto nel mio post: "E ammettiamo anche che questa strade abbiano le carreggiate separate dalle strisce continue e non tratteggiate...". L'auto in teoria non potrebbe superarti. E bada bene che in strade extraurbane molto larghe non è infrequente trovare la striscia (o la doppia striscia) continua anziché tratteggiata, proprio per evitare sorpassi azzardati.



Come ho già scritto nel topic dedicato, sono quasi due mesi che sono convalescente perché investito da dietro. Certamente, quello che dici tu può essere un'arma di difesa (o più correttamente una scorrettezza) da parte dell'investitore. Ciò solitamente comporta una responsabilità al 50 e 50, che si ripercuote sull'indenizzo dell'investito. Attenzione però, che se ci sono i testimoni, oppure se la ricostruzione dell'investitore fa acqua ed è palesemente inventata, per quest'ultimo non solo si prospetta la falsa testimonianza, ma addirittura la calunnia, reato ben più grave (e differente) della "semplice" diffamazione.

Per esperienze indirette, di solito la responsabilità al 50 e 50 si applica spesso nei casi in cui un ciclista allarghi la traiettoria per effettuare una curva, oppure quando scende dalle strette strade di montagna. Sempre salvo testimoni.

Perdonami, ma hai le idee un po' confuse sulle fattispecie penali di parte speciale... lasciamo perdere.

Quanto alla linea continua su strada extraurbana a due semicarreggiate, beh, cosa succede se un auto incontra sulla propria corsia un ape car che procede ai 20, 25 all'ora e l'ingombro sia tale da non consentire il sorpasso se non previa invasione della semicarreggiata opposta?


Prevedere che i sorpassi di una bicicletta avvengano ad una distanza minima di 1, 5 metri è una regola sacrosanta, che serve a tutelare un utente della strada debole, bisognoso di protezione, viste le conseguenze che potrebbe pagare ogni qualvolta il conducente di un mezzo a quattro ruote ritenesse - a torto - di poterlo agevolmente superare, appunto, in presenza di linea continua.

La norma non mira a sanzionare i sorpassi in sé (ed è abbastanza evidente, visto che nessuno ha il metro in mano, se non, appunto qualche riferimento spannometrico offerto dalle dimensioni della carreggiata) ma a sanzionare sempre (o quasi) l'automobilista imprudente in caso di incidente con velocipede procedente nella stessa direzione di marcia.

Si chiama rispetto (e tutela) del soggetto debole.

Siccome non c'è scritto né nel codice della strada (se non per principi generali che a quanto pare restano indigesti alla maggior parte degli automobilisti) né su google, avevano pensato bene di formalizzarlo con una regoletta semplice semplice.
 

sembola

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22 Aprile 2004
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verde
Ciò solitamente comporta una responsabilità al 50 e 50, che si ripercuote sull'indenizzo dell'investito.
Non solo, ma anche sulla pena detentiva eventualmente comminata all' investitore.

Attenzione però, che se ci sono i testimoni, oppure se la ricostruzione dell'investitore fa acqua ed è palesemente inventata, per quest'ultimo non solo si prospetta la falsa testimonianza, ma addirittura la calunnia...
Per la falsa testimonianza in teoria è così, ma nella realtà dei processi penali la balla dev'essere enorme perchè vengano trasmessi gli atti. La calunnia invece non la vedo una possibilità realistica, se dico che il ciclista che ho investito ha sbandato non lo sto accusando di un reato.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
mi sembra un'idea geniale... così se un'automobilista ti investe, devi pure fargli causa per vederti riconosciuti i danni (col rischio di prenderli il giorno di san giammai) invece di prendere i quattrini dall'assicurazione.
sull'inasprimento delle pene non hanno nessun valore di deterrenza, lo dimostra il fatto che negli USA, dove hanno le pene più alte, hanno pure gli indici di criminalità maggiori.

secondo me l'unico modo per risolvere il problema è fare prevenzione, punendo sistematicamente i comportamenti che violano il codice della strada, magari filmandoli con auto civetta.
solo se sanno di poter essere controllati e sanzionati in maniera puntuale gli utenti della strada cominceranno (forse) a rispettare le regole.
Tutto giusto, salvo che da un bel po' di tempo c'è il fondo Vittime della Strada che si preoccupa di risarcire chi ha subito incidenti da persone non assicurate.

Durante un'uscita una macchina uscita a tutta velocità ne ha stesi tre. Due sono finiti all'ospedale con fratture alle braccia e un altro venne preso di striscio. Io ero in fondo alla fila. Il tipo veniva da una notte alcolica ed era su una macchina senza assicurazione. Uno dei due infortunati dovette ricorrere al fondo vittime della strada per avere il risarcimento, ci vollero diversi anni, però.
 

POWDERFINGER

Pignone
31 Agosto 2013
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Perdonami, ma hai le idee un po' confuse sulle fattispecie penali di parte speciale... lasciamo perdere.

Lasciar perdere? Dacci la tua spiegazione allora, altrimenti i forum a cosa servirebbero?
EDIT: ha risposto @sembola


Quanto alla linea continua su strada extraurbana a due semicarreggiate, beh, cosa succede se un auto incontra sulla propria corsia un ape car che procede ai 20, 25 all'ora e l'ingombro sia tale da non consentire il sorpasso se non previa invasione della semicarreggiata opposta?

Che chi sorpassa è sanzionabile di multa per invasione della carreggiata opposta.

La norma non mira a sanzionare i sorpassi in sé (ed è abbastanza evidente, visto che nessuno ha il metro in mano, se non, appunto qualche riferimento spannometrico offerto dalle dimensioni della carreggiata) ma a sanzionare sempre (o quasi) l'automobilista imprudente in caso di incidente con velocipede procedente nella stessa direzione di marcia.
Si chiama rispetto (e tutela) del soggetto debole.

E su questo siamo tutti d'accordo.
Ma qui si discute sull'applicabilità e sulle responsabilità dell'investitore qualora non ci siano le condizioni per il sorpasso. Se al processo l'avvocato dell'imputato ti porta i dati che su quella strada non potevano esserci le condizione per mantenere i fatidici 1,5 m., poi il giudice cosa potrebbe decidere secondo te? Meglio sarebbe che venisse punito l'investitore in base ad una distanza minima e logica da rispettare comunque.

Non solo, ma anche sulla pena detentiva eventualmente comminata all' investitore.

Esatto.

In assoluto è sempre bene che ci siano i testimoni.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Per la falsa testimonianza in teoria è così, ma nella realtà dei processi penali la balla dev'essere enorme perchè vengano trasmessi gli atti.
Mica vero, se sei sotto giuramento, basta che sia provata.
Se invece hai mentito durante le indagini potresti essere accusato di favoreggiamento.
La calunnia invece non la vedo una possibilità realistica, se dico che il ciclista che ho investito ha sbandato non lo sto accusando di un reato.
La calunnia è un po' diversa. Se dici che il ciclista davanti a te ha sbandato e l'hai messo sotto stai fornendo una giustificazione al tuo incidente.
Se invece, dalle indagini risulta che l'hai puntato di proposito, perché magari è venuto fuori che aveva una GoPro che ha ripreso tutto, nemmeno in questo caso si configura il reato di calunnia, ma cambia l'imputazione, che ne so, da colposo a preterintenzionale, dubito che possano attribuire il volontario.
 

RamboGuerrazzi

via col vento
28 Marzo 2007
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centroitalico
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corsa+gravel
Possiamo muoverci, e possiamo farlo in modo efficace. Una protesta molto semplice: domenica, invece che in bici, ci mettiamo in auto, in fila indiana, a 40 all'ora. Con la bici caricata sopra la macchina. Una "manifestazione" coordinata in tutta italia. E vediamo se si accorgono. E vediamo se così "intralciamo" di meno il traffico.

Una reazione forte, che andrebbe coordinata da federciclismo, fiab e associazioni di settore.
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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Bugliano
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qualunquemente
Tutto giusto, salvo che da un bel po' di tempo c'è il fondo Vittime della Strada che si preoccupa di risarcire chi ha subito incidenti da persone non assicurate.

Durante un'uscita una macchina uscita a tutta velocità ne ha stesi tre. Due sono finiti all'ospedale con fratture alle braccia e un altro venne preso di striscio. Io ero in fondo alla fila. Il tipo veniva da una notte alcolica ed era su una macchina senza assicurazione. Uno dei due infortunati dovette ricorrere al fondo vittime della strada per avere il risarcimento, ci vollero diversi anni, però.
si, lo conosco; la mia era una replica a chi, di fatto, propugnava l'abolizione delle assicurazioni di responsabilità civile, il che costringerebbe i danneggiati incolpevoli ad avviare una causa per il risarcimento danni in ogni caso (e solo a seguito di questa, ed assodata la nullatenenza del colpevole che non si può certo presumere a priori, adire al fondo).
non mi sembra uno scenario auspicabile, e neppure una gran deterrenza ad evitare comportamenti scorretti alla guida; senza contare che questo fondo dovrebbe essere ben più capiente dell'attuale, e andrebbe adeguatamente finanziato...
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Lasciar perdere? Dacci la tua spiegazione allora, altrimenti i forum a cosa servirebbero?
EDIT: ha risposto @sembola




Che chi sorpassa è sanzionabile di multa per invasione della carreggiata opposta.



E su questo siamo tutti d'accordo.
Ma qui si discute sull'applicabilità e sulle responsabilità dell'investitore qualora non ci siano le condizioni per il sorpasso. Se al processo l'avvocato dell'imputato ti porta i dati che su quella strada non potevano esserci le condizione per mantenere i fatidici 1,5 m., poi il giudice cosa potrebbe decidere secondo te? Meglio sarebbe che venisse punito l'investitore in base ad una distanza minima e logica da rispettare comunque.



Esatto.

In assoluto è sempre bene che ci siano i testimoni.
1.5 m servono per stabilire una distanza alla quale il sorpasso possa avvenire in sicurezza e il sorpassato non venga messo in pericolo.
Ora se uno urt un ciclista durante un sorpasso non è che ha tenuto 1 m o 50 cm, gli è andato contro, quindi distanza = ZERO.
A questo punto qualsiasi considerazione sulla larghezza della carreggiata viene meno.

Cosa diversa se un’auto sorpassa a 5 cm e fa cadere il ciclista senza urtarlo, in questo caso si può discutere all’infinito su larghezze e distanze.
 
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faberfortunae

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30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
1.5 m servono per stabilire una distanza alla quale il sorpasso possa avvenire in sicurezza e il sorpassato non venga messo in pericolo.
Ora se uno urt un ciclista durante un sorpasso non è che ha tenuto 1 m o 50 cm, gli è andato contro, quindi distanza = ZERO.
A questo punto qualsiasi considerazione sulla larghezza della carreggiata viene meno.

Cosa diversa se un’auto sorpassa a 5 cm e fa cadere il ciclista senza urtarlo, in questo caso si può discutere all’infinito su larghezze e distanze.

Esatto, salvo potersi inferire, con la nuova legge, che la distanza (minima) serbata dall'automobilista sia stata condizione sufficiente a determinare la perdita di equilibrio e sbandamento del ciclista, cosa che non sarebbe successa SICURAMENTE se la distanza legale fosse stata rispettata.
Il caso ipotizzato in coda infatti è proprio quello evidentemente pensato dalla legge del metro e mezzo: si crea una regola cautelare a contenuto prescrittivo definito la cui violazione consentirebbe di ipotizzare quel nesso causale con l'evento lesivo scongiurato dalla norma che viceversa oggi è molto più incerto o controvertibile stante l'attuale ambiguità ed indeterminatezza della norma
 
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faberfortunae

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sempre una in meno...
Mica vero, se sei sotto giuramento, basta che sia provata.
Se invece hai mentito durante le indagini potresti essere accusato di favoreggiamento.

La calunnia è un po' diversa. Se dici che il ciclista davanti a te ha sbandato e l'hai messo sotto stai fornendo una giustificazione al tuo incidente.
Se invece, dalle indagini risulta che l'hai puntato di proposito, perché magari è venuto fuori che aveva una GoPro che ha ripreso tutto, nemmeno in questo caso si configura il reato di calunnia, ma cambia l'imputazione, che ne so, da colposo a preterintenzionale, dubito che possano attribuire il volontario.

Perdontemi, ma fate confusione tutti.
Nel processo penale l'indagato o l'imputato possono mentire (non sono sottoposti ad alcun giuramento infatti) con il solo limite costituito dell'attribuire falsamente a terzi condotte costituenti reato per le quali diventeranno testimoni nel relativo processo, seppur con le garanzie di legge.
Se l'investitore sostiene che a tagliargli la strada sia stato il povero ciclista non commette nessun reato: al più - come è auspicabile - potrà non esser creduto dal giudice.
La diffamazione, la calunnia e falsa testimonianza non c'entrano nulla.
 
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Shinkansen

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20 Giugno 2006
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Perdontemi, ma fate confusione tutti.
Nel processo penale l'indagato o l'imputato possono mentire (non sono sottoposti ad alcun giuramento infatti) con il solo limite costituito dell'attribuire falsamente a terzi condotte costituenti reato per le quali diventeranno testimoni nel relativo processo, seppur con le garanzie di legge.
Se l'investitore sostiene che a tagliargli la strada sia stato il povero ciclista non commette nessun reato: al più - come è auspicabile - potrà non esser creduto dal giudice.
La diffamazione, la calunnia e falsa testimonianza non c'entrano nulla.
Rispondevo sulla falsa testimonianza, che deve essere grave per procedere contro. Non mi riferivo a nessuno in particolare.
Purtroppo, in Italia l'imputato ha diritto di mentire nel processo (cosa che personalmente trovo un'indecenza), al contrario del testimone.
 

faberfortunae

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sempre una in meno...
Rispondevo sulla falsa testimonianza, che deve essere grave per procedere contro. Non mi riferivo a nessuno in particolare.
Purtroppo, in Italia l'imputato ha diritto di mentire nel processo (cosa che personalmente trovo un'indecenza), al contrario del testimone.
Se avesse l'obbligo di dire la verità tutti i processi per violenza sessuale basati sul racconto della vittima, senza altre evidenze cliniche o di riscontro, ad esempio, finirebbero con assoluzione.
 
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sembola

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Mica vero, se sei sotto giuramento, basta che sia provata.
Premesso quanto specificato da @faberfortunae , non è così semplice. Non è che se il tribunale decide in modo contrario ad una testimonianza questa sia automaticamente "provata come falsa", certo se è lampante che sia chiaramente "combinata" o falsificata è possibile che gli atti vengano trasmessi alla Procura. Tanto per fare un esempio, se come passeggero dell' ipotetica autovettura testimoniassi che "ricordo che eravamo ad un metro e mezzo almeno" devi dimostrare che quello che riferisco come "ricordo" sia deliberatamente falsificato...buona fortuna.

La calunnia è un po' diversa.
La calunnia consiste nell'accusare qualcuno di un reato sapendo che non è vero. Nulla a che vedere col nostro caso.
 
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guido76b

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2 Marzo 2012
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BMC Team Machine slr01
Non è la federazione che deve intervenire, la situazione sta diventando critica per tutti i ciclisti, non solo per i tesserati, certo loro sono più spesso per strada, ma i pericoli ci sono in ugual modo per tutti.
È una questione di abitudini e comportamenti errati, a mio parere deve esserci un aumento dei controlli e delle sanzioni da parte delle forze dell’ordine, multe a manetta a chi sbaglia, sia ai mezzi a motore che alle bici.

Poi una qualche pubblicità informativa sui comportamenti da tenere in auto e sui rischi che corre un ciclista a causa di questi comportamenti sbagliati (magari fatto in buona fede), potrebbe aiutare.
Non ci sono mezzi e uomini a sufficienza per garantire dei controlli maggiori.
 

charlietrotter

Apprendista Velocista
8 Febbraio 2011
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vbr066 + og evkin cf025 disc + wcb r 085
Cislista o no, purtroppo in Italia parlando di cultura e di educazione civica , non si va da nessuna parte. L'unica cosa che conta sono sanzioni severe e la loro reale applicazione. Piu' che i soldi (a meno che non si facciamo multe progressive al reddito)., togliere la patente a VITA(e rendere impossibile guidare sul ns. territorio con patenti rilasciate da altri paesi/stati) a chiunque guida sotto l'effetto di alcol, droghe, etc. come anche a chi causa un incidente grave anche non necessariamente mortale e si prova l'imperizia alla guida o la distrazione grave. intanto....Bisogna inculcare il concetto che la strada e' un potenziale poligono e al volante di qualsiasi mezzo sei un arma con il colpo in canna.
Dopodiche la tua bella auto da 2 tonnellate te la scordi per sempre e vai a piedi/bus/treno.
Lo so'. E irrealizzabile, ma come deterrente sarebbe una bomba!
Vogliamo parlare degli smartphone? Fate Voi la sanzione....
Il problema e' l'applicazione delle sanzioni: cioe' tutti telefonano/chattano indisturbati; anche i ciclisti (ogni tanto dico di smettere a qualche ciclista che vedo pedalare mentre usa lo smartphone, e mi prendo degli insulti...).

A giudicare dalla facilita' con cui si passa l'esame di guida o il rinnovo penso veramente che l'economia dell' auto e il suo indotto enorme non deve essere ostacolato piu' di tanto dal legislatore. Troppo ci guadagna lo stato (tasse, accise, etc.) e non ne puo' fare a meno. Considerando anche il riscaldamento globale e' proprio tutto il sistema economico della mobilita' che andrebbe rivisto. Mi sono allargato...
 
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sembola

Scalatore
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Non ci sono mezzi e uomini a sufficienza per garantire dei controlli maggiori.
In Italia gli "uomini" (e le donne) ci sono, almeno a dar retta di dati di Eurostat:
(FFOO per 100.000 abitanti) IT 452 , FR 319, BE 333, AT 332 , DE 297 . Solo Grecia, Lettonia e Croazia ne hanno più di noi.

Evidentemente più che una questione di "quanto" è una questione di "come".
 
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