Allora, come avrete capito io sono un gran sostenitore dell' andare in bici stando chiaramente nelle disposizioni distanza etc.
Però c'è un però, che oggi pomeriggio effettivamente mi ha infastidito.
Sono uscito a portare il cane e allungando un po' il giretto ho pensato di prendere un bel percorso in collina che poi finisce in un boschetto. Bene, dico. Me ne starò in pace lontano dai coglioni di tutti e senza romperli a nessuno.
Peccato che altre persone abbiano avuto la mia stessa idea.
Una stradina che io facevo abitualmente e che ho sempre trovato deserta, improvvisamente oggi è diventata meta privilegiata di coppie, famiglie, amici.
Non che ci fosse la folla, beninteso, ma comunque 12 13 persone le avrò incrociate, e non è poco in così poco tempo.
La strada è piccola e un paio sono stati molto maleducati: io mi sono tenuto il più possibile da un lato, per facilitare la distanza, mentre loro facevano finta di nulla e occupavano tutto, senza minimamente spostarsi.
Altri erano in tre sui 16 18 anni, chiaramente amici, mica parenti. (Alla faccia dei non assembramenti. )
E anche loro non si sono minimamente distanziati (pensavo si mettessero almeno in fila indiana). Ho dovuto entrare io nella boscaglia per distanziarmi da loro.
Il ragionamento di qualcuno ("se tutti facessero così") comincia ad avere un senso.
Ci credo che poi arriveranno a dire che non si deve più uscire assolutamente (e ci arriveranno), come in Cina.
Io sono uscito in bici in questi giorni e ho trovato tutto lo spazio perché gli altri sono stati a casa.
È una riflessione che mi è venuta, sono confuso chiaramente.
Mi piacerebbe che qui ci fosse un confronto senza guerra dei poveri, senza aggressioni e offese.
(Un' altra cosa: attraversando il parco ho visto una ragazzina sui roller, andava chexera una meraviglia: i vialoni erano deserti e lei volava. Ho pensato: ci credo. Lo può fare perché tutti gli altri sono a casa. ).