era solo otto giorni fa, per la precisione domenica 8 marzo.
fino al giorno prima la vita scorreva normale, fuori dalle zone rosse di Lodigiano e Vo'... sembra un secolo fa, ma il mio ultimo giro in bici risale al 4 marzo.
Divieti per coronavirus: come ti comporti?
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fino al giorno prima la vita scorreva normale, fuori dalle zone rosse di Lodigiano e Vo'... sembra un secolo fa, ma il mio ultimo giro in bici risale al 4 marzo.
Io non ho mai detto a qualcuno di non uscire, tantomeno che chi lo fa non usa il buonsenso
Da noi diverso, carrelli pieni il primo giorno, poi tutto nella norma. Entrata nei negozi regolamentata e controllata, ma nessun carrello stracolmo.
Era una precisazione, o meglio un'aggiunta al tuo pensiero, non una critica.
Se eri di Bergamo potevi farti un giro in ospedale a vedere la situazione.....
mi riferivo al forum. esattamente il 23 febbraio si invitava alla calma la gente impazzita che saccheggiava i supermercati
il mio a domenica 8 in gruppo,ma sembra veramente una vita fa',senza contare che comunque in Veneto non e' che siamo l'isola felice
Non è retorica, se è accertato che il virus si propaga molto facilmente e se l'unica soluzione è stare in casa, chiediamoci cosa possiamo fare per noi, i nostri cari e i nostri concittadini.
Non dobbiamo salvare il mondo come gli avengers, dobbiamo solo stare in casa, senza cercare scuse per giustificare la voglia di uscire in bici.
Non sono di Bergamo. E se lo fossi certamente non andrei in ospedale....
Ma perché anche su un argomento come questo bisogna dividersi in fazioni?
Certamente, ma un conto è fare in moto lo Stelvio a 30 all'ora e un conto a 150 all'ora tornanti compresi. La possibilità di morire o provocare danno a qualcun'altro c'è in entrambi i casi
e non andresti neanche fuori dalla porta....Ma quando si arriva a situazioni come Bergamo, Piacenza ,Lodi.......ormai è tardi. Quindi nelle zone in cui il virus non si è ancora irradicato, conviene stare in casa, altrimenti succede quello che è successo dalle altre parti.
tutto vero,ma se io ad esempio abito in un piccolissimo condominio( 6 appartamenti) di cui 2 non abitati,dei 4 abitati ( io non mi muovo) altro e' una signara single che non esce mentre altri 2 appartamenti uno va ogni sera e anche giorno a bere a casa di amici,altro appartamento invece invita sempre altre persone a casa.....io che non vado in bici( perche' non vado realmente) mi sento oltre che coglione pure a rischio nonostante ho paura oltre che per la bici anche ad andare a lavoro ( che faccio male da casa) e anche a far la spesa( che faccio 1 volta a settimana) ma manca sempre qualcosa
E qui c'è il paradosso. Dalle mie parti siamo "messi meglio" , se così si può dire , perciò non credo che un'uscita in solitaria possa arrecare danno . Mentre andare comunque a lavorare in un'azienda di 400 dipendenti senza misure di protezione credo di sì.
Però nessuno si sta preoccupando di questo..... che strano.
R
RedCaad
Guest
A lavoro il datore di lavoro deve fornire i DPI, fare informazione e vigilare che sia rispettato il decreto.
Una ditta da 400 persone credo abbia un rappresentante sindacale o dei lavoratori.
Ognuno deve controllare, se non vengono rispettati si può denunciare la situazione.
"Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per diletto o per allenamento oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza."
Come va interpretata questa frase?
Che intende per territorio di domicilio?
Qualcosa è cambiato sull'utilizzo della bicicletta?
Come va interpretata questa frase?
Che intende per territorio di domicilio?
Qualcosa è cambiato sull'utilizzo della bicicletta?
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