In realtà la parte su cui abbiamo lavorato di più è davanti, l'altezza di sella è a posto, in quella foto avevo esteso appositamente la gamba
Comunque sono risultate misure abbastanza "particolari" 178cm cavallo 81cm quindi gambe da puffo su tronco lungo e braccia nella media
da qui il posizionamento difficile su una taglia standard...
Vedi l'allegato 296213
Vedi l'allegato 296214
Mi permetto un suggerimento, che mi diede 4 anni fa un biomeccanico di una squadra world tour femminile: compra due specchi: uno lo metti davanti e uno lo metti di fianco. (oggi si potrebbe fare la sessa cosa con due webcam). E poi ti guardi e inizi leeeeeentamente a piegarti fino ad assumere una posizione con la schiena il più orizzontale possibile.
Questo biomeccanico mi disse: "non avere fretta abbassa 1cm ogni 1000km fino ad arrivare ad avere la schiena orizzontale."
Il dislivello sella-manubrio, conta ma solo se riesci a piegare le braccia fino alla posizione che qualche post indietro veniva chiamata "a sfinge". Puoi anche avere 15 cm di dislivello ma se poi le braccia rimangono dritte è tanto inutile.
Pensavo di avere la bici corta, e invece ero messo troppo lungo! E a dire il vero a me sembri lungo.
Altra cosa: dimentica per un secondo dove sono i comandi del manubrio e assumi questa posizione
cerca di metterti con un angolo di 90° tra schiena avambraccio e braccio. Dove ci sono le mani è la posizione dove devono stare i comandi.
Ora, questa con schiena orizzontale è la posizione che raggiungerai tra n-mila km, non avere fretta di raggiungerla altrimenti torni a casa dopo due ore di bici con la schiena a pezzi.
Per ogni cm che stai più alto devi accorciarti di 1cm perché alzando la schiena le braccia tornano indietro.
Facci caso che tra gomito e ginocchio non c'è molto spazio.
L'errore più comune, secondo me è quello di andare subito troppo lunghi, e anziché piegare la schiena si allungano troppo le braccia.
La presa bassa serve solo in discesa per abbassare il baricentro e avere presa sui freni e nello sprint per tirare di manubrio, per essere aerodinamici si prendono i comandi in alto e si piegano le braccia come fano quelli in fuga al Giro, o negli ultimi km prima di lanciare i treni dello sprint.
Alla fine, se guardi la posizione, è identica a quella che si avrebbe su una bici da crono.