Mi sa che non abbiamo seguito lo stesso sport negli ultimi 30 anni. Quindi secondo te dovrei guardare da pecora questo sport ed entusiasmarmi per le imprese di uno arrivato 4 in un giro della slovenia 2 anni fa che ora sale col 53 e vola nelle crono ad oltre 50 di media senza dare neanche la sensazione di essere a tutta???
Confronti un risultato registrato da neoprofessionista, che ha lavorato come GREGARIO per i capitani di squadra, con un magari una condizione e contesto di accumulo di allenamento pregresso ignoto con i risultati di una corsa dove parte da capitano preparata al meglio. Un po come paragonare 1kg di pane con 1 kg di pere.....sempre un 1kg è (sempre ciclismo) ma sono due cibi totalmente diversi.
Ad onor del vero Pogacar aveva evidenziato numeri di alta scuola sin dalle categorie minori....al secondo anno di attività nel mondo delle due
ruote ha vinto il Giro della Lunigiana tra gli Junior (probabilmente la corsa a tappe più rappresentativa di quella categoria)...campione nazionale a cronometro e 3 ai campionati europei a cronometro (nella cronometro, oltre alla posizione aerodinamica, sono importati i watt assoluti....se arrivi davanti nelle prove contro il tempo in pianura significa che di watt ne stai spingendo tanti....se poi non pesi 75kg ma ne pesi 66 è chiaro che il rapporto peso/potenza va alle stelle e in salita "voli").
Due anni dopo, al secondo anno Under23 vince il prestigioso Palio del Recioto e soprattutto si porta a casa il Tour de L'Avenir (certamente la corsa a tappe più rappresentativa di quella categoria, un vero e proprio Tour de France in miniatura....vinto l'anno precedente da Bernal, l'anno prima ancora da Gaudu, ancora prima da Soler e prima ancora da Lopez).
Nel 2019 passa professionista....e da Neo Prof, prima di quel "quarto posto al giro di slovenia" trionfa alla
Volta Ao Algarve ....trionfa poi al
Tour Of California diventando il più giovane ciclista di sempre a vincere una corsa a tappe World Tour....poi vince il titolo Nazionale a Cronometro.......poi si "arriva 4° al Giro di Slovenia"....ed infine chiude l'anno il suo primo anno da professionista a 20anni vincendo
3 arrivi in salita alla Vuelta a Espana chiudendo con il 3° posto in classifica generale e miglior giovane.
Il resto è storia più recente.
In sostanza, ad esclusione del primo anno da Juniores quando ha iniziato a "muoversi in gruppo", il giovane Sloveno ha registrato risultati eccelsi si da subito proseguendo con un continuo, costante e proficuo miglioramento/crescita che lo sta portando dov'è ora.
E stiamo parlando di un ragazzo che ha 22anni....su uno sport dove la maturazione fisica e fisiologica dovrebbe arrivare attorno ai 26/28anni....sulla carta pertanto "ha margine per continuare a migliorarsi ancora".
Detto questo fa strano, MOLTO strano, rilevare un simile GAP nell'attuale ciclismo moderno/scientifico.
Negli ultimi anni il livello dei professionisti (specie quelli dei grandi giri) è sostanzialmente "analogo" e molto livellato/simile tra loro....i distacchi sono sempre minimi e si corre "a chi cede/perde meno".
Questo accade per ovvi motivi, i professionisti di prima fascia hanno circa tutti valori grossomodo paragonabili, con differenze fisiologiche minime (insomma, ai quei livelli sono tutti terribilmente dotati con valori di VO2Max elevatissimi ecc) e si allenano più o meno tutti con gli stessi avanzati sistemi di analisi pertanto arrivati ad un certo livello di estremismo si ritrovano più o meno tutti ad un livello simile (le differenze poi emergono più o meno marcate a causa di diversi fattori....in quanto l'uomo NON è una macchina perfetta e a quei livelli anche una notte dove non si dorme bene può fare la differenza il giorno dopo).
Ecco in questo ultimo contesto una cosi netta superiorità non la vedevo dai tempi di
Contador nel 2014 o, andando più indietro ricordo un
Basso al Giro 2006
C'è da capire quanto questa "manifesta superiorità" sia evidenziata dal maltempo. La pioggia e le condizioni climatiche in alcuni atleti logora letteralmente le forze sia a livello psicologico che fisico. Sarà da capire quando e se si troveranno a correre sotto il caldo cocente se ci sarà altrettanta differenza....e quanto i relativi "stati di condizione" possano influire sul risultato (magari Pogacar è in super condizione e potrebbe calare nella terza settimana mentre ipoteticamente Carapaz o altri daranno il loro meglio nell'ultima settimana)
Di certo, con un pizzico di fortuna, ci stiamo affacciando ad anni ciclisticamente MOLTO interessanti.
Oltre a Pogacar cè il giovane Remco Evenepoel e Bernal che al momento non sono al Tour ma di certo in futuro avranno da battagliare parecchio.