Shimano presenta i nuovi gruppi semi-wireless 12V Durace e Ultegra

123lorka

Apprendista Cronoman
8 Ottobre 2007
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Croazia
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Bici
Specialized, Triban
La strada,purtroppo aggiungo,è ormai segnata...freni a disco e gruppi elettromeccanici...
Se ci staccano la corrente,nemmeno più in bici andiamo.
Credo anch'io! Mi sa che tra qualche anno avere un gruppo meccanico tra "ciclisti seri" sara come avere oggi i manettini sul telaio. Io su una bici usa ancora un Centaur a 10 V che l'anno prossima diventera maggiorenne. Qualche anno fa avevo deciso che al primo problema serio l'avrei cambiato.....aspetto ancora :mrgreen:
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Brescia
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
non cambierà nulla, non sono i contenuti ma le scritte a fare la differenza ed un 105 resterà sempre un 105, come posizionamento e come prestigio intendo, poi sicuramente funzionerà alla grande
gli altri stanno vendendo parecchi rival solo perché ora è elettronico, quando due anni fa se compravi un rival gli amici chiamavano in psichiatria....
 

stambecco

Maglia Gialla
14 Giugno 2005
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cane sciolto
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Bici
si
gli altri stanno vendendo parecchi rival solo perché ora è elettronico, quando due anni fa se compravi un rival gli amici chiamavano in psichiatria....

probabilmente lo stà comprando chi si affaccia ora al mondo delle bici, dubito che chi ha sempre usato record/red/dura ace ora scenda al rival solo perchè elettronico.
Poi se in futuro i gruppi top continueranno a costare 4000 euro probabilmente molti saranno costretti controvoglia a rivedere i propri parametri, cosa che in parte stà già succedendo, vedo tantissima gente che conosco di vista che adesso gira con ultegra elettronico e dischi ma che sulla precedente montava dura ace, d'altra parte con i vecchi 6/7 mila euro non riesci a fare molto di più
 

Sottoli

Pignone
27 Febbraio 2018
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Mantova
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BMC SLR02 two disc
Sinceramente io non capisco tutta questa resistenza di tanti al cambio elettronico. Se ne fate una questione di costi posso capire: il meccanico fa tutto quello che può fare un elettroattuato spendendo una cifra inferiore.
Se ne fate una questione di affidabilità però non vi seguo più... Leggo di persone che per fare randonnee si affiderebbero al solo meccanico. L'elettronico si regola con molta più facilità del meccanico, e senza attrezzi. E se si rompe? Statisticamente non so cosa sia più probabile tra la rottura di una fune magari usurata dalla frizione o la rottura di un cavetto elettrico alloggiato all'interno del telaio. Poi non so in quanti durante un'uscita o una rando si portano appresso cavi e guaine...
Il cambio elettroattuato è il futuro, che lo si voglia o no. Mi piacerebbe poter leggere o sentire i commenti dei ciclisti nel 35 quando venne introdotto per la prima volta il cambio a bacchetta. Probabilmente ci sarà stato qualcuno che preferiva o riteneva più affidabile smontare e girare la ruota...
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
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torino
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Pellegrino proto01
probabilmente lo stà comprando chi si affaccia ora al mondo delle bici, dubito che chi ha sempre usato record/red/dura ace ora scenda al rival solo perchè elettronico.
Poi se in futuro i gruppi top continueranno a costare 4000 euro probabilmente molti saranno costretti controvoglia a rivedere i propri parametri, cosa che in parte stà già succedendo, vedo tantissima gente che conosco di vista che adesso gira con ultegra elettronico e dischi ma che sulla precedente montava dura ace, d'altra parte con i vecchi 6/7 mila euro non riesci a fare molto di più

Avere un gruppo elettronico disc da 4'000€ ti fa andare esattamente uguale ad un meccanico rim da 800€, quindi ognuno può farsi la bici che preferisce in rapport alle sue tasche.
I prezzi dei gruppi top di gamma, ma anche telai, componentistica (e cellulari, auto...) sono praticamente raddoppiati negli ultimi 10 anni, ma questo perchè il resto del mondo cresce a livello economico, come PIL pro capite, stipendi eccetera, quindi il loro mercate ce l'hanno lo stesso.
In Italia siamo economicamente fermi da 15 anni, siamo il fanalino di coda dell' UE come crescita da quando ne ho memoria, quindi non sono i prodotti ad essere rincarati ma siamo noi ad essere , in proporzione, più poveri
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Sinceramente io non capisco tutta questa resistenza di tanti al cambio elettronico. Se ne fate una questione di costi posso capire: il meccanico fa tutto quello che può fare un elettroattuato spendendo una cifra inferiore.
Se ne fate una questione di affidabilità però non vi seguo più... Leggo di persone che per fare randonnee si affiderebbero al solo meccanico. L'elettronico si regola con molta più facilità del meccanico, e senza attrezzi. E se si rompe? Statisticamente non so cosa sia più probabile tra la rottura di una fune magari usurata dalla frizione o la rottura di un cavetto elettrico alloggiato all'interno del telaio. Poi non so in quanti durante un'uscita o una rando si portano appresso cavi e guaine...
Il cambio elettroattuato è il futuro, che lo si voglia o no. Mi piacerebbe poter leggere o sentire i commenti dei ciclisti nel 35 quando venne introdotto per la prima volta il cambio a bacchetta. Probabilmente ci sarà stato qualcuno che preferiva o riteneva più affidabile smontare e girare la ruota...

io sono completamente ignorante in fatto di cambi, elettromeccanico, elettrauto, wirless......
ma domanda: quanto dura la batteria del cambio?
1.000km mi sembra di ave letto, giusto?
beh, per pignoleria, qualcuno potrebbe obbiettare che alla PBP (per dirne una) mi dovrei portare con me il cavo per caricarlo (che uno poi dice, con tutta la roba che ti porti, che ti cambia un cavetto?)
a qualcuno piace la semplificazione. e, magari, con il meccanico, mentalmente, è più libero
 

j-axl

Squattarone
29 Maggio 2013
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ce l'ho
Qua però si continua a ragionare come se la bicicletta fosse un bene di prima necessità e tutti i ciclisti fossero rappresentati da quello che si legge su questo forum o viceversa, come se questo forum fosse specchio del ciclismo che sta la fuori.
Non è così.
Pensate a chi incontrate quando pedalate, non solo i grupponi dei team o nelle gare, vedrete che forse l'indirizzo è segnato ma non è pienamente condiviso.
Se la bici ha allargato il bacino di utenza e farà nuovi appassionati, molti altri si limiteranno a pedalare....e dell'elettroattuato a 12v se ne fregano altamente.
Nel mio team, tanti di chi acquista bici nuove le vuole meccaniche perchè non ha voglia di star a caricare un altra batteria.
A volte manco ha il ciclocomputer.
Si prende la bici quando si hanno 5 minuti e via.....poche balle e pochi pensieri.
Ovvio che io la mia prossima la prenderò full optional, ma io non sono loro, e loro sono di più di io.
 
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samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Bozen
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Sinceramente io non capisco tutta questa resistenza di tanti al cambio elettronico. Se ne fate una questione di costi posso capire: il meccanico fa tutto quello che può fare un elettroattuato spendendo una cifra inferiore.
Se ne fate una questione di affidabilità però non vi seguo più... Leggo di persone che per fare randonnee si affiderebbero al solo meccanico. L'elettronico si regola con molta più facilità del meccanico, e senza attrezzi. E se si rompe? Statisticamente non so cosa sia più probabile tra la rottura di una fune magari usurata dalla frizione o la rottura di un cavetto elettrico alloggiato all'interno del telaio. Poi non so in quanti durante un'uscita o una rando si portano appresso cavi e guaine...
Il cambio elettroattuato è il futuro, che lo si voglia o no. Mi piacerebbe poter leggere o sentire i commenti dei ciclisti nel 35 quando venne introdotto per la prima volta il cambio a bacchetta. Probabilmente ci sarà stato qualcuno che preferiva o riteneva più affidabile smontare e girare la ruota...
Sono un soddisfatto possessore di elettronico ciononostante costretto dal sistema a esserlo. Avendo potuto scegliere, la mia bici avrebbe montato un Duraace meccanico se mi costava mille euro in meno. La differenza di prezzo non giustifica la differenza di prestazione. Secondo me.
Riguardo alla manutenzione e affidabilità, non ho sufficiente tempo alle spalle di utilizzo per avere una esperienza diretta. So che ogni tanto qualche inghippo elettrico o ai cavi o più facile a problemi di batteria ci sono. Pochi, sicuramente pochi, ma che sul meccanico erano zero. Sul meccanico, come dici, al più ti si rompeva il cavo, ma succedeva solo se lo tiravi troppo a lungo e spesso, avevi qualche avvisaglia. Uno Shimano che all'improvviso fa i capricci, o è passato sotto un camion o ha il cavo che inizia a cedere. Lo cambi e se ne riparla almeno 10.000 km dopo. A cambiarlo è facile farlo da sè ed economico a farlo fare dal mecca. E sei sicuro che se tu non lo sai fare, qualsiasi mecca è capace. Dal negozietto al negozio all'avanguardia. Non sono convinto che tutti i mecca sappiano mettere mano a dovere a un elettronico. Le regolazioni del meccanico, almeno Shimano (Sram no) sono elementari e fatte una volta te ne dimentichi...come sarà per l'elettronico, ancora non ho avuto problemi in quel senso.
Sulla durata nei tanti anni, non posso dire nulla sull'elettronico perchè io come quasi tutti, non ne ha una esperienza negli anni abbastanza lunga. Pochissimi sono quelli che usano lo stesso da tantissimi anni. L'obsolescenza programmata la temo. Sul meccanico, ci sono in giro per chi vuole usarli, ancora i Duraace 7800 e ho detto tutto.
 
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albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Mestre (Ve)
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Cannondale S6 Dura Ace
Sinceramente io non capisco tutta questa resistenza di tanti al cambio elettronico. Se ne fate una questione di costi posso capire: il meccanico fa tutto quello che può fare un elettroattuato spendendo una cifra inferiore.
Se ne fate una questione di affidabilità però non vi seguo più... Leggo di persone che per fare randonnee si affiderebbero al solo meccanico. L'elettronico si regola con molta più facilità del meccanico, e senza attrezzi. E se si rompe? Statisticamente non so cosa sia più probabile tra la rottura di una fune magari usurata dalla frizione o la rottura di un cavetto elettrico alloggiato all'interno del telaio. Poi non so in quanti durante un'uscita o una rando si portano appresso cavi e guaine...
Il cambio elettroattuato è il futuro, che lo si voglia o no. Mi piacerebbe poter leggere o sentire i commenti dei ciclisti nel 35 quando venne introdotto per la prima volta il cambio a bacchetta. Probabilmente ci sarà stato qualcuno che preferiva o riteneva più affidabile smontare e girare la ruota...
Non arriveremo mai ad una conclusione comune.
Tuttavia osservo:
- se succede qualche mal funzionamento ad un cambio elettroattuato (sul corpo o sulla centralina) occorre rivolgersi ad un meccanico preparato. Che può risolvere (difficile) o cambiare il pezzo. Con relativi costi e prevedibili tempi di attesa. Se succede con un cambio meccanico, scendo in garage ed intervengo. Un mese fa ho cambiato guaine e cavi in men che non si dica e regolato il cambio. Un orologio. Costi praticamente zero e nemmeno un chilometro fatto in meno. Se il problema succede mentre sono in montagna alcuni giorni, dei cavi e delle guaine sono di più facile reperimento rispetto ad dei componenti elettronici;
- il cambio elettroattuato è una vera figata, lo ammetto. Ma se (come è stato detto per ovvio paradosso) ci tolgono la corrente non andiamo più nemmeno in bici. E' successo alcune volte che amici di uscite tornassero a casa perchè si era staccato un connettore all'interno del telaio, pensavano di aver ricaricato la batteria ed invece si erano sbagliati o semplicemente il cambio posteriore aveva deciso di non funzionare più. Tutte cose che con un cambio meccanico + più difficile che accadono.
- riuscire a mettere mano alla propria bici e capirne il funzionamento meccanico, rappresenta per alcuni (tra i quali il sottoscritto) un valore aggiunto alla passione. Che diversamente si ridurrebbe al semplice pedalare (come le scimmie, come diceva un vecchio ciclista mio amico);
- il farsi imporre dal mercato scelte che non ci convincono pienamente, rappresenta un innegabile elemento di fastidio;
- la tradizione nel mondo del ciclismo su strada ha un certo valore. E freni a disco e cambio elettroattuato sono sicuramente un miglioramento in termini di sicurezza e prestazioni, ma la bici da corsa non è solo questo. E' molto altro.

Io credo che quello che viene rappresentato come innovazione lo sia effettivamente ma allo stesso tempo che questo non sia necessariamente progresso. Sicuramente muovono il mercato (che sappiamo bene come funziona con riferimento ai bisogni indotti su beni voluttuari come la bici) e comportano costi di acquisto e gestione sempre maggiori.
Per me basta essere consapevole di questo ed avere la possibilità che il mercato offra le opzioni per tutti, e la cosa va bene.
Se invece le scelte commerciali limitano la mia scelta, la cosa comincia a darmi fastidio.
Ho una bici al top di 11 anni fa che uso ancora con estremo gusto e piacere e che non ho minimamente intenzione di cambiare.
E per i miei canoni la uso molto (dai 13 ai 15k all'anno).
Quando lo farò sarà perchè sono "costretto a farlo" ed a quel punto valuterò BENE il da farsi.
Per chi si chiedesse le ragioni per le quali non cambio con qualcosa di moderno, rispondo che mi trovo molto bene oltre al fatto che il consumismo (specialmente se applicato alla bici) non mi piace molto, Anzi lo detesto.
Ed aggiungo anche che quando sarà il momento di cambiarla non guarderò al prezzo (sì, ho questo lusso) ma alle mie esigenze, preferenze e valutazioni generali.
Spero che in quel giorno lontano io abbia ancora un'ampia possibilità di scelta.
A chi si chiede invece perchè scrivo così tanto, rispondo che ho un dito del piede rotto e sono a casa dal lavoro e non posso uscire in bici.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
43.698
18.767
Bozen
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Bici
Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
io sono completamente ignorante in fatto di cambi, elettromeccanico, elettrauto, wirless......
ma domanda: quanto dura la batteria del cambio?
1.000km mi sembra di ave letto, giusto?
beh, per pignoleria, qualcuno potrebbe obbiettare che alla PBP (per dirne una) mi dovrei portare con me il cavo per caricarlo (che uno poi dice, con tutta la roba che ti porti, che ti cambia un cavetto?)
a qualcuno piace la semplificazione. e, magari, con il meccanico, mentalmente, è più libero
No. Dura più di mille km, io la ho ricaricata 3 volte e ne ho 10.000 su quella bici. Poi dipende dal numero di cambiate. Un percorso come la PBP, che non ho mai fatto, non credo sia così esigente come numero di cambiate, come possono esserlo i comuni giri. A una PbP partendo con un cavetto metallico nuovo (ovviamente usato 3/4 volte per farlo assestare e controllare la regolazione) non dovrei portare nulla di ricambio e sceglierei un meccanico. Un elettronico nel 99% dei casi non mi darebbe alcun problema, ma credo che pur in maniera marginalissima, sia più rischioso.
 

Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Foligno
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Caad 12 + MTB full 29"
io sono completamente ignorante in fatto di cambi, elettromeccanico, elettrauto, wirless......
ma domanda: quanto dura la batteria del cambio?
1.000km mi sembra di ave letto, giusto?
beh, per pignoleria, qualcuno potrebbe obbiettare che alla PBP (per dirne una) mi dovrei portare con me il cavo per caricarlo (che uno poi dice, con tutta la roba che ti porti, che ti cambia un cavetto?)
a qualcuno piace la semplificazione. e, magari, con il meccanico, mentalmente, è più libero
IMG_7536.jpg
 

Del Tongo

via col vento
15 Ottobre 2018
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Abbiategrasso
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Colnago c64
Sinceramente io non capisco tutta questa resistenza di tanti al cambio elettronico. Se ne fate una questione di costi posso capire: il meccanico fa tutto quello che può fare un elettroattuato spendendo una cifra inferiore.
Se ne fate una questione di affidabilità però non vi seguo più... Leggo di persone che per fare randonnee si affiderebbero al solo meccanico. L'elettronico si regola con molta più facilità del meccanico, e senza attrezzi. E se si rompe? Statisticamente non so cosa sia più probabile tra la rottura di una fune magari usurata dalla frizione o la rottura di un cavetto elettrico alloggiato all'interno del telaio. Poi non so in quanti durante un'uscita o una rando si portano appresso cavi e guaine...
Il cambio elettroattuato è il futuro, che lo si voglia o no. Mi piacerebbe poter leggere o sentire i commenti dei ciclisti nel 35 quando venne introdotto per la prima volta il cambio a bacchetta. Probabilmente ci sarà stato qualcuno che preferiva o riteneva più affidabile smontare e girare la ruota...
Bartali,lo definiva un cambio per donne.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
29.743
21.691
.
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mia
Mah.. secondo me il problema -se così vogliamo chiamarlo- non sta nella scelta del gruppo -se elettroattuato o a funi o disc no disc- bensì dei prezzi che questi suddetti gruppi hanno raggiunto.
Questo anche perchè non se ne comprende il motivo dato che un alettroattuato è, a mio avviso, molto più semplice nella sua costruzione-assemblaggio (oltremodo da considerare l'obsolescenza che è semplice da programmare -come si è visto con tutto ciò che comporta l'elettronica-)
Ben vengano le innovazioni -senza stare a fare le pulci se utili o meno perchè sarebbe tempo perso- ma entro costi diciamo ragionevoli, come si può pagare un cambio per bdc circa 4000€ quando un cambio automatico per auto di un certo livello costa poco più ma ha elettronica molto più complessa e raffinata e innumerevoli pezzi meccanici in più ?
 
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