Davide Rebellin travolto ed ucciso da un camion

golias

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quando lo suoni per chiedere strada sulle ciclo/pedonali o sulle ciclabili ti mandano a dare via il culo anche loro....
Io mi son preso uno scappellotto da una signora attempata e all'apparenza di buon rango.. solo perchè loro in 2 stavano bellamente nel centro della ciclabile e io ho cacciato un fischio secco, questa nel momento del sorpasso si è girata e mi ha fioccato lo scappellotto sulla spalla.. avrei voluto fermarmi ma poi mi son detto: a che pro che tanto poi ognuno vorrà avere la propria ragione anche se non ce l'ha.
 
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Io mi son preso uno scappellotto da una signora attempata e all'apparenza di buon rango.. solo perchè loro in 2 stavano bellamente nel centro della ciclabile e io ho cacciato un fischio secco, questa nel momento del sorpasso si è girata e mi ha fioccato lo scappellotto sulla spalla.. avrei voluto fermarmi ma poi mi son detto: a che pro che tanto poi ognuno vorrà avere la propria ragione anche se non ce l'ha.
Nooo dai sul serio!? Incredibile!!! Io mi sare fermato facendo notare, in maniera educata, che erano al centro e che tutti hanno il diritto di passare.....se poi era solo ciclabile e non ciclopedonale allora non dovevano starci....
 

Andrè86

Cronoman
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Ecco sul campanello sono d'accordo con te ....con le auto non serve a nulla e quando lo suoni per chiedere strada sulle ciclo/pedonali o sulle ciclabili ti mandano a dare via il culo anche loro.....non ti dico sul tratto di esclusivamente ciclabile (in porfido perennemente dissestato tra l'altro....che con i 23 è una goduria) che porta in stazione quanti pedoni ci siano e se stai a destra e suoni il campanello hanno anche da brontolare!!! Però devi ammettere che quei tubetti rifrangenti sono una figata :))): lo specchietto non l'ho mai montato perché, ti sembrerà incredibile ma non devo mai attraversare nessuna strada da casa al lavoro, solo davanti casa e davanti al lavoro per il resto "seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino" !!!
Con i pedoni, o con i ciclisti lenti sulle ciclabili, funziona meglio il chiedere strada a voce(senza urlare). Chiedere strada col campanello in genere indispettisce i pedoni, così come le clacsonate degli automobilisti impazienti danno ai nervi!
 
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Con i pedoni, o con i ciclisti lenti sulle ciclabili, funziona meglio il chiedere strada a voce(senza urlare). Chiedere strada col campanello in genere indispettisce i pedoni, così come le clacsonate degli automobilisti impazienti danno ai nervi!
Si ma che vita di merda che facciamo noi ciclisti :))): odiati dagli automobilisti, indispettiamo i pedoni......
 

Andrè86

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La domanda, però, in questo caso, è: andando a velocità codice e rispettando ogni regola prevista, si sarebbe potuta evitare la collisione?
Se fossi l’avvocato dell’autista del furgone punterei molto su questo aspetto, sempre ammesso che l’autista stesse effettivamente viaggiando oltre i limiti.
La collisione forse no, ma a velocità minore le conseguenze dell'incidente possono essere molto diverse.

Ricordo l'incidente in bici cui morì Nicky Hayden, nonostante Hayden avesse passato lo STOP senza fermarsi e senza guardare, fu riconosciuto un 70% di colpa all'investitore proprio per eccesso di velocità, in quando secondo le perizie se l'automobilista avesse rispettato i limiti di velocità l'impatto si sarebbe addirittura evitato(o comunque avrebbe avuto conseguenze meno gravi).
 
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La collisione forse no, ma a velocità minore le conseguenze dell'incidente possono essere molto diverse.

Ricordo l'incidente in bici cui morì Nicky Hayden, nonostante Hayden avesse passato lo STOP senza fermarsi e senza guardare, fu riconosciuto un 70% di colpa all'investitore proprio per eccesso di velocità, in quando secondo le perizie se l'automobilista avesse rispettato i limiti di velocità l'impatto si sarebbe addirittura evitato(o comunque avrebbe avuto conseguenze meno gravi).
Si hai perfettamente ragione ma non è che si può andare sempre ai 30h.....se il limite per quella strada è 90 non è che posso andare ai 30 perché potrebbe sbucare un ciclista non rispettando uno stop.....
 

Andrè86

Cronoman
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Si hai perfettamente ragione ma non è che si può andare sempre ai 30h.....se il limite per quella strada è 90 non è che posso andare ai 30 perché potrebbe sbucare un ciclista non rispettando uno stop.....
Certo che no, ma sappiamo tutti che ci sono strade statali/provinciali strette, a una corsia per senso di marcia, in cui magari il limite è 70, ma siccome la strada è dritta e senza incroci c'è la consuetudine di andare ai 100 fissi(oppure strade urbane che di notte vengono scambiate per superstrade). Non sarebbe male se su strade del genere si intervenisse in maniera decisa per far rispettare rispettare i limiti, invece di tollerare e accusare le amministrazioni di voler "far cassa" le rare volte che si azzardano a mettere un autovelox.
Si risparmierebbero tante vite(anche tra guidatori e passeggeri di automobili, oltre che tra pedoni e ciclisti) e tantissimi infortuni più o meno invalidanti.
Così come non sarebbe neanche male se i vigili urbani si decidessero a multare sistematicamente i ciclisti "fantasma"(quelli che vanno senza luci, senza riflettori, e magari vestiti pure di nero, in piena notte)
 

Rc971

Novellino
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La collisione forse no, ma a velocità minore le conseguenze dell'incidente possono essere molto diverse.

Ricordo l'incidente in bici cui morì Nicky Hayden, nonostante Hayden avesse passato lo STOP senza fermarsi e senza guardare, fu riconosciuto un 70% di colpa all'investitore proprio per eccesso di velocità, in quando secondo le perizie se l'automobilista avesse rispettato i limiti di velocità l'impatto si sarebbe addirittura evitato(o comunque avrebbe avuto conseguenze meno gravi).
Beh, ogni incidente è un incidente a sé.
Nel caso di Hayden fu dimostrato che l’auto viaggiava a velocità parecchio elevata, non a pochi km/h oltre il limite, e che quindi non fu adottata la prescritta prudenza da tenere in prossimità di un incrocio, così come fu stabilito che fu proprio la velocità a rendere inevitabile e mortale l’impatto.
Nel caso di un furgone che travolge una bici al buio, se il superamento del limite fosse di pochi km/h, non ci sarebbero gli stessi elementi oggettivi che si rilevano quando invece la velocità è “stratosferica”.
Il problema è un altro, e cioè che, anche in caso si rispettasse il limite di velocità, quest’ultima deve essere comunque commisurata alle condizioni di visibilità, del traffico, della strada e via dicendo.
Quindi, all’autista del furgone, potrebbe comunque essere contestato il fatto che un “ostacolo” in strada, sebbene non illuminato, non è un evento assolutamente imprevisto ed imprevedibile e che quindi, se impatto c’è stato, vuol dire che la velocità non era commisurata alle condizioni presenti in quel momento.
Per questo prima ho scritto che, quando succede una disgrazia, tutti noi che adottiamo o pensiamo di adottare comportamenti normalmente ritenuti prudenti, potremmo comunque finire nel tritacarne di un processo che si sa quando inizia, ma non si sa mai come e quando finisce.
E per questo ho scritto che ho anche l’autista del furgone “nel cuore”.
 
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Io mi sare fermato facendo notare, in maniera educata, che erano al centro e che tutti hanno il diritto di passare.....se poi era solo ciclabile e non ciclopedonale allora non dovevano starci....
Non mi sono fermato perchè mi sono reso conto che sebbene avessi ragione da vendere (era una ciclabile.. sulle ciclopedonali con la bdc manco se mi pagano) le avevo spaventate dato che stavano ciacolando amabilmente.. quindi dalla ragione in pratica ero passato nel torto.. meglio sorvolare no ?
 
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Certo che no, ma sappiamo tutti che ci sono strade statali/provinciali strette, a una corsia per senso di marcia, in cui magari il limite è 70, ma siccome la strada è dritta e senza incroci c'è la consuetudine di andare ai 100 fissi(oppure strade urbane che di notte vengono scambiate per superstrade). Non sarebbe male se su strade del genere si intervenisse in maniera decisa per far rispettare rispettare i limiti, invece di tollerare e accusare le amministrazioni di voler "far cassa" le rare volte che si azzardano a mettere un autovelox.
Si risparmierebbero tante vite(anche tra guidatori e passeggeri di automobili, oltre che tra pedoni e ciclisti) e tantissimi infortuni più o meno invalidanti.
Così come non sarebbe neanche male se i vigili urbani si decidessero a multare sistematicamente i ciclisti "fantasma"(quelli che vanno senza luci, senza riflettori, e magari vestiti pure di nero, in piena notte)
Certo hai ragione, il mio vuole essere un ragionamento pragmatico, è chiaro che a torto o ragione ad avere la peggio è sempre il ciclista però a volte non è sempre e solo colpa del povero automobilista, volevo solo portare questa mia riflessione che è maturata da 20 anni di patente alla media di 30000km all'anno sulle strade e ne vedi veramente di cotte e di crude tra anziani, immigrati e signore Maria di turno! Una piccola riflessione goliardica per stemperare il clima....io ricordo che quando ero ragazzo gli anziani erano al bar e le anziane a fare "filó" nei cortili, oggi invece sono tutti in strada con sto cavolo di ebike!!! Riporto un divertente filmato di youtube sulla convivenza tra giovani e anziani


Non mi sono fermato perchè mi sono reso conto che sebbene avessi ragione da vendere (era una ciclabile.. sulle ciclopedonali con la bdc manco se mi pagano) le avevo spaventate dato che stavano ciacolando amabilmente.. quindi dalla ragione in pratica ero passato nel torto.. meglio sorvolare no ?
Si anche perché dalle mani sarebbero passate alle borsette :))): :))): :))):
 

sembola

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...se il Codice dovesse in futuro prevedere...

Il Codice GIA' lo prevede. Se la strada è stretta o comunque non ci sono le condizioni per il sorpasso in sicurezza il veicolo lento ha l'obbligo di rallentare o "mettersi da parte".

questo non significherebbe automaticamente che l’automobilista che giunga da tergo possa sentirsi autorizzato a sorpassare comunque.
Il ciclista sarebbe sanzionabile, ma l’automobilista dovrebbe comunque restare dietro, fino a che la larghezza della strada non consenta di passare in sicurezza.
Se butto giù un ciclista solo perché non si è scansato laddove il CdS lo prevedeva, non è che poi il Giudice mi solleverà di una parte della responsabilità, perchè non esiste un nesso di causalità tra il comportamento del cilcista ed il fatto che io l’abbia sorpassato dove comunque non potevo farlo, travolgendolo.
La decisione di sorpassare, assumendosi il rischio, non è consequenziale al comportamento del ciclista, nessuno ti costringe a sorpassare, assumendoti il rischio di travolgerlo (rischio,a quel punto, oltretutto, espressamente previsto dal CdS) ed é rinviabile.
La legge ti obbliga ad aspettare che ci siano le condizioni, punto e basta, ogni tua decisione differente, in questo senso, verrebbe addebitata a te.
Questo perché, sostanzialmente, il CdS non prevede diritti, ma obblighi, divieti e prescrizioni; i diritti discendono dal rispetto degli obblighi, dei divieti e delle prescrizioni da parte degli altri, ma ne sono conseguenza.
Quindi, se uno non si sposta anche se la legge lo prevede, non ho comunque alcun diritto a superarlo.
Tutto vero in teoria. In pratica aggiungerebbe nel migliore dei casi benzina sul fuoco del conflitto ("voi ciclisti vi dovete scansare! Lo dice il Codice!") e nel peggiore aprirebbe un enorme varco per alleggerire le responsabilità di chi provocasse incidenti (già da quando esiste l'omicidio stradale il contenzioso è aumentato proprio perchè il concorso di colpa dimezza la pena).

Il punto principale però è che una nuova legge è inutile, quando non ci sono le risorse o la volontà di fare rispettare quella già esistente. L'introduzione dell' omicidio stradale, per dire, non ha fatto calare le vittime (sono in calo da molto tempo), per far dimunuire davvero le scorrettezze gravi e meno gravi servono i controlli, non nuove leggi (spesso inapplicabili).
 
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Il Codice GIA' lo prevede. Se la strada è stretta o comunque non ci sono le condizioni per il sorpasso in sicurezza il veicolo lento ha l'obbligo di rallentare o "mettersi da parte".
Scusa, ma pensavo stessi parlando di una nuova, eventuale, norma specifica per le bici, in fase di introduzione insieme alle altre già proposte; quella che citi tu (art. 148/5° c.), però, non la vedo applicabile ai velocipedi, in quanto, oltre a prendere in considerazione le caratteristiche della strada e del traffico, la norma menziona chiaramente l’ipotesi in cui il veicolo da sorpassare sia “…un veicolo lento, ingombrante o obbligato a rispettare un limite di velocità”.
Ma forse sbaglio io ad interpretare il senso della virgola tra “lento” ed “ingombrante”.
Tutto vero in teoria. In pratica aggiungerebbe nel migliore dei casi benzina sul fuoco del conflitto ("voi ciclisti vi dovete scansare! Lo dice il Codice!") e nel peggiore aprirebbe un enorme varco per alleggerire le responsabilità di chi provocasse incidenti (già da quando esiste l'omicidio stradale il contenzioso è aumentato proprio perchè il concorso di colpa dimezza la pena).

Il punto principale però è che una nuova legge è inutile, quando non ci sono le risorse o la volontà di fare rispettare quella già esistente. L'introduzione dell' omicidio stradale, per dire, non ha fatto calare le vittime (sono in calo da molto tempo), per far dimunuire davvero le scorrettezze gravi e meno gravi servono i controlli, non nuove leggi (spesso inapplicabili).
Qui sfondi una porta spalancata: sostengo da sempre che la sicurezza stradale non si ottenga semplicemente partorendo norme su norme, ma, in primis, con una corretta educazione stradale e, in parallelo, con controlli capillari e sanzioni a tappeto!
 
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Scusa, ma pensavo stessi parlando di una nuova, eventuale, norma specifica per le bici, in fase di introduzione insieme alle altre già proposte; quella che citi tu (art. 148/5° c.), però, non la vedo applicabile ai velocipedi, in quanto, oltre a prendere in considerazione le caratteristiche della strada e del traffico, la norma menziona chiaramente l’ipotesi in cui il veicolo da sorpassare sia “…un veicolo lento, ingombrante o obbligato a rispettare un limite di velocità”.

Ma forse sbaglio io ad interpretare il senso della virgola tra “lento” ed “ingombrante”.
No.. non sbagli perchè il velocipede non è contemplato in quell'articolo come veicolo lento e ingombrante.. e questa in pratica è una lacuna che fa appunto pensare che il ciclista debba lasciare strada e farsi da parte.. spesso è il motivo per cui ci pelano.
 

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Il Codice GIA' lo prevede. Se la strada è stretta o comunque non ci sono le condizioni per il sorpasso in sicurezza il veicolo lento ha l'obbligo di rallentare o "mettersi da parte".


Tutto vero in teoria. In pratica aggiungerebbe nel migliore dei casi benzina sul fuoco del conflitto ("voi ciclisti vi dovete scansare! Lo dice il Codice!") e nel peggiore aprirebbe un enorme varco per alleggerire le responsabilità di chi provocasse incidenti (già da quando esiste l'omicidio stradale il contenzioso è aumentato proprio perchè il concorso di colpa dimezza la pena).

Il punto principale però è che una nuova legge è inutile, quando non ci sono le risorse o la volontà di fare rispettare quella già esistente. L'introduzione dell' omicidio stradale, per dire, non ha fatto calare le vittime (sono in calo da molto tempo), per far dimunuire davvero le scorrettezze gravi e meno gravi servono i controlli, non nuove leggi (spesso inapplicabili).
Tutto esatto è il classico caso che le norme che dobbiamo rispettare noi magicamente non sembrano esistere. Quella norma del codice della strada include pacificamente anche i ciclisti che sono veicoli e tutti gli effetti per il codice della strada e sono lenti rispetto alla circolazione stradale a tutti gli effetti. Ebbene si quella è solo una delle tante norme misconosciute in Italia dagli italiani. Mi è capitato di vedere autisti di pullman e camper stranieri a volte rispettarla anche se non sempre nemmeno da parte loro mai da un veicolo con targa italiana. E come dici tu può essere un pesante appiglio di parziale discolpa per chi in modo imprudente procedesse ugualmente al sorpasso per quanto possa sembra grottesco.
Alcuni esempi di come la tua affermazione è giusta si trovano un pò ovunque online. Rispettare quelle norme agevola la nostra incolumità.
 
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@golias @Rc971 è un po' (molto) difficile sostenere che la bici non sia un veicolo e che non possa essere un "veicolo lento", e che quindi il comma in questione non sia mai applicabile.

Ma comunque la cosa è un dettaglio, resta l'inutilità di una ipotetica norma che non è possibile far rispettare in alcun modo se non dopo che il ciclista sia stato investito, esattamente come ora. Per come la vedo io sarebbe l'ora di uscire dalle logiche irrazionali ed applicare un po' di sano pragmatismo, abbandonare l'illusione che basti la norma, e finalmente cercare di ragionare su basi concrete. Permettetemi un esempio di cronaca, l'incidente mortale ad Alessandria. Incidenti così si evitano non con l'esistenza della fattispecie di omicidio stradale, ma con la probabilità di essere intercettati prima che l'incidente si verifichi: non con le pene draconiane, ma con le pattuglie per strada. Prova a metterti al volante dopo un bicchiere di troppo nel Regno Unito o nei paesi nordici, e vedrai quanto dura la patente...
 

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Permettetemi un esempio di cronaca, l'incidente mortale ad Alessandria. Incidenti così si evitano non con l'esistenza della fattispecie di omicidio stradale, ma con la probabilità di essere intercettati prima che l'incidente si verifichi: non con le pene draconiane, ma con le pattuglie per strada. Prova a metterti al volante dopo un bicchiere di troppo nel Regno Unito o nei paesi nordici, e vedrai quanto dura la patente...
Ma l'incidente di Alessandria non è avvenuto proprio perché stavano fuggendo a tutta velocità da una pattuglia dei carabinieri che aveva provato a fermarli?
 
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Ma l'incidente di Alessandria non è avvenuto proprio perché stavano fuggendo a tutta velocità da una pattuglia dei carabinieri che aveva provato a fermarli?
Ed ( sempre dalle cronache) In 7 a Bordo... Non so se guidatore sia stato trovato con tassi di alcol elevati o positivo a stupefacenti...
Dalle foto mostrate.. Devono aver tirato una bomba..! non oso immaginare velocità..
Comunque in questi casi nessuna norma, nessuna legge, nessuna educazione stradale ti puo' salvare.
 
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Ed ( sempre dalle cronache) In 7 a Bordo... Non so se guidatore sia stato trovato con tassi di alcol elevati o positivo a stupefacenti...
Dalle foto mostrate.. Devono aver tirato una bomba..! non oso immaginare velocità..
Comunque in questi casi nessuna norma, nessuna legge, nessuna educazione stradale ti puo' salvare.
la macchina era omologata 7 posti, il tasso alcolico del guidatore era oltre il limite, di poco, se la sarebbe cavata senza andare nel penale. Niente droghe.
 
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@golias @Rc971 è un po' (molto) difficile sostenere che la bici non sia un veicolo e che non possa essere un "veicolo lento", e che quindi il comma in questione non sia mai applicabile.
Mai scritto che il velocipede non sia un veicolo.
La norma in questione è stata pensata per i mezzi agricoli, i trasporti eccezionali, etc, cioè per tutti quei mezzi che, per le proprie caratteristiche, sono lenti E ingombranti, ma, come al solito, la fumosità con cui poi le stesse norme vengono scritte, consente anche in questo caso differenti interpretazioni.
Anche sui prontuari per le sanzioni è indicato di applicare prioritariamente la norma ai veicoli sopraccitati (agricoli, eccezionali, etc) e qui sono riusciti a fare ancora peggio, perché il termine "prioritariamente" è stato inserito pensando, in via residuale, ad altri veicoli a loro volta lenti E ingombranti, quali ad esempio i camper, ma senza apportare alcun chiarimento che tenesse fede alla ratio originaria della norma.
In ogni caso, il comma 5 dell'art. 148 non è una norma di recente introduzione, ma esiste già da molto tempo e, con essa, una statistica ormai consolidata sulle violazioni eventualmente contestate e sugli esiti processuali dei sinistri.
Personalmente, non ho memoria, diretta o indiretta, di esiti processuali sfavorevoli a ciclisti che non si siano fermati in una piazzola a far defluire il traffico, così come richiesto a mezzi agricoli, camper ed altri veicoli.
Ne esistono per violazione dell'art. 143 C.d.S., ma non per il 148/5°.
E qui termino la parte "accademica" che, come hai ben ragione di dire, è del tutto inutile.

Ma comunque la cosa è un dettaglio, resta l'inutilità di una ipotetica norma che non è possibile far rispettare in alcun modo se non dopo che il ciclista sia stato investito, esattamente come ora. Per come la vedo io sarebbe l'ora di uscire dalle logiche irrazionali ed applicare un po' di sano pragmatismo, abbandonare l'illusione che basti la norma, e finalmente cercare di ragionare su basi concrete. Permettetemi un esempio di cronaca, l'incidente mortale ad Alessandria. Incidenti così si evitano non con l'esistenza della fattispecie di omicidio stradale, ma con la probabilità di essere intercettati prima che l'incidente si verifichi: non con le pene draconiane, ma con le pattuglie per strada. Prova a metterti al volante dopo un bicchiere di troppo nel Regno Unito o nei paesi nordici, e vedrai quanto dura la patente...
Ho già scritto che, parlando di presenza di più pattuglie sul territorio e di prevenzione, sono assolutamente della tua stessa idea, così come condivido il fatto che le norme servano spesso a poco, se non sono rese efficaci dalla loro stessa applicazione; in questo specifico caso, però, l'incidente si è verificato, paradossalmente, proprio per la presenza della pattuglia e la volonta dell'equipaggio di effettuare un controllo sull'auto in questione; nessuna responsabilità, ovviamente, a carico degli operatori, ma è presumibile che se il soggetto che si trovava alla guida non avesse tentato la fuga, l'incidente non sarebbe successo.
In questo caso non sono quindi mancati nè i controlli, nè la possibilità di sanzionare, ma è mancata un'enorme dose di "educazione" (educazione stradale, sociale, civica, etc) a monte; per questo sostengo che, ancor prima di controlli capillari e sanzioni, ci sia la necessità di frenare la deriva che si sta prendendo non solo in ambito di circolazione stradale, ma, più in generale, nella vita di tutti i giorni.
Come? Bella domanda... perché, anche iniziando oggi ad insegnare l'educazione civica già negli asili, i primi frutti si vedrebbero tra venti/trent'anni!
 
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