Ruote in carbonio entry-level

pecosbill76

mulo passista
12 Ottobre 2007
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Settimia, la mula elettronica
Giusto per non diffondere sempre le notizie bufala classiche del cicloaamatore medio, il peso sulle ruote equivale a qualunque altro peso.
Nel caso di noi ciclosuonati ha un impatto ridicolo, tra l'altro.

An ounce off the wheels is worth a pound off the frame,” goes the old saying, implying that rotating weight, especially on the wheels, is supremely important. The claim is sometimes laid out in less hyperbolic terms that weight on the wheels counts twice because when you accelerate you have to get it both spinning and moving forward.

Problem is,
it’s not true. In 2001 bike engineer Kraig Willett analysed the forces on wheels(link is external) and concluded:

“When evaluating wheel performance, wheel aerodynamics are the most important, distantly followed by wheel mass. Wheel inertia effects in all cases are so small that they are arguably insignificant.”

The idea that rotating mass is important comes from the belief that wheel inertia matters, because it’s inertia that has to be overcome to accelerate a wheel. But Willett clearly demonstrates that wheel inertia doesn’t matter, so rotating weight is also relatively unimportant.

Why not? Well, you don't do much accelerating when you ride a bike, and even when you do the acceleration is relatively low, so the power expended accelerating a bike with ‘heavy’ wheels is only fractionally higher than that needed for light wheels. Overall weight matters when you’re climbing, but even that’s not as big a factor as people imagine and it’s a lot cheaper to save weight off your middle than the bike.

In fact you spend most of your time, and therefore effort, shoving the air out of the way, and that’s a far better basis for choosing wheels. The roughly tenfold difference in the effect of aerodynamics versus total mass means you’re far better off with a pair of good aero wheels than a pair of light ones.
Disamina molto, molto interessante.

correttissima precisazione.

Aggiungo i miei dieci centesimi di contributo: in un mio messaggio da qualche parte sul forum, avevo riportato i calcoli dell'energia cinetica necessaria per mettere in movimento la bici e concludevo che il peso delle ruote, nell'ipotesi che sia tutto sul cerchio, per accelerarlo e portarlo in velocità, richiede un'energia doppia rispetto allo stesso peso messo su un componente non in rotazione, questo perché oltre all'energia cinetica traslazionale 1/2mv^2 è necessaria anche quella rotazionale. Per accelerarlo e portarlo in velocità. A velocità costante non conta.

E' bene precisare anche il significato DOPPIO:
- il doppio di un numero molto piccolo, rimane sempre un numero molto piccolo, quindi se con le nuove ruote risparmiassi 1kg (che significa passare da ruote di pietra a ruote da 6000 euro), nel peso della bici+ciclista rappresenterebbe nella migliore delle ipotesi l'1.5% del totale, quindi comunque una cosa piuttosto insignificante.
- la maggior incidenza del peso nelle ruote, per quanto grande possa essere (1.5% del totale) incide solo in fase di accelerazione perché parte (1.5%) della potenza fornita dal ciclista viene convertita in energia cinetica rotazionale. Una volta messa in rotazione la ruota, ad andatura costate conta zero, in salita conta zero.
- siccome l'energia si conserva, quella rotazionale immagazzinata dalle ruote, viene restituita come effetto "volano" durante l'andatura quindi, smettendo di pedalare, una bici con ruote pesanti farà più spazio di una con ruote leggere perché restituirà l'energia cinetica rotazionale trasformandola in traslazionale.
È bello leggere interventi come il tuo, complimenti!
A questo punto, avrebbe senso pensare che il maggior vantaggio di una ruota leggera sia il minor effetto giroscopico e quindi una maggior facilità nel far cambiare direzione alla bici? Penso alle curve in sequenza in discesa, al fuorisella durante le volate, ecc...
 

EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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Mozzate (CO)
www.eliacozzi.it
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Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
È bello leggere interventi come il tuo, complimenti!
A questo punto, avrebbe senso pensare che il maggior vantaggio di una ruota leggera sia il minor effetto giroscopico e quindi una maggior facilità nel far cambiare direzione alla bici? Penso alle curve in sequenza in discesa, al fuorisella durante le volate, ecc...
Ecco, se vogliamo parlare di conservazione del momento angolare allora credo che la ruota possa fare una certa differenza, perché 300g di differenza tra una ruota e un'altra, sebbene a livello di prestazioni cambi nulla, a livello momento angolare può variare anche del 30% (300g su 1kg fa tanto), ma qui poi dipende dall'utilizzo che uno ne fa: per assurdo una ruota pesante tiene meglio la direzione.
Ti riporto delle sensazioni: sulla bici da crono, ho provato a usare delle ruote basic, Shimano RS10 e delle razzate in carbonio. A fine giro di 90km la velocità media non dipendeva dal tipo di ruota, fatto più volte e risultati random, che potevano dipendere in primis dal mio status, e poi da fattori esterni: basta un alito di vento che cambia tutto.
Quello però che noto ad ogni rotonda è che con le ruote razzate, addirittura più pesanti delle RS10, la bici è su un binario, significa che se entro perfetto in una rotonda non correggo nulla, la bici entra alla corda e esce alla corda, se sbaglio entrata la razzata non perdona e su alcune rotonde non conosciute prese troppo alla leggera occorre frenare per non uscire di strada.
Con le RS10 si corregge alla grande, ma la bici va guidata sempre.
Il paragone può essere l'effetto giroscopico dato al pallone da footbal americano: se la palla ruota rimane più stabile.
Infine, la differenza la si può sentire a livello di rigidità negli sprint fuori sella: una ruota di basso profilo con raggi non tiratissimi la si sente un po' morbida; una razzata in carbonio scarica tutta la potenza a terra. Di contro, come dico io, con la razzata sento la differenza di granulosità dell'asfalto e ogni buca è una mina col fungo.
Quindi potremmo parlare di differenze di confort, ma a livello prestazionale cambia zero.
 
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Ecco, se vogliamo parlare di conservazione del momento angolare allora credo che la ruota possa fare una certa differenza, perché 300g di differenza tra una ruota e un'altra, sebbene a livello di prestazioni cambi nulla, a livello momento angolare può variare anche del 30% (300g su 1kg fa tanto), ma qui poi dipende dall'utilizzo che uno ne fa: per assurdo una ruota pesante tiene meglio la direzione.
Ti riporto delle sensazioni: sulla bici da crono, ho provato a usare delle ruote basic, Shimano RS10 e delle razzate in carbonio. A fine giro di 90km la velocità media non dipendeva dal tipo di ruota, fatto più volte e risultati random, che potevano dipendere in primis dal mio status, e poi da fattori esterni: basta un alito di vento che cambia tutto.
Quello però che noto ad ogni rotonda è che con le ruote razzate, addirittura più pesanti delle RS10, la bici è su un binario, significa che se entro perfetto in una rotonda non correggo nulla, la bici entra alla corda e esce alla corda, se sbaglio entrata la razzata non perdona e su alcune rotonde non conosciute prese troppo alla leggera occorre frenare per non uscire di strada.
Con le RS10 si corregge alla grande, ma la bici va guidata sempre.
Il paragone può essere l'effetto giroscopico dato al pallone da footbal americano: se la palla ruota rimane più stabile.
Infine, la differenza la si può sentire a livello di rigidità negli sprint fuori sella: una ruota di basso profilo con raggi non tiratissimi la si sente un po' morbida; una razzata in carbonio scarica tutta la potenza a terra. Di contro, come dico io, con la razzata sento la differenza di granulosità dell'asfalto e ogni buca è una mina col fungo.
Quindi potremmo parlare di differenze di confort, ma a livello prestazionale cambia zero.
A cosa attribuisci la differenza sulle rotonde tra le due ruote che hai provato?
Al maggior peso della razzata o anche alla sua aerodinamica?

Altra domanda.

Tra due ruore circa uguali come peso e forma costruttiva, ma con rigidità diversa, che differenza di guidabilitá è lecito aspettarsi?
 

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A cosa attribuisci la differenza sulle rotonde tra le due ruote che hai provato?
Al maggior peso della razzata o anche alla sua aerodinamica?

Altra domanda.

Tra due ruore circa uguali come peso e forma costruttiva, ma con rigidità diversa, che differenza di guidabilitá è lecito aspettarsi?
Ritengo sia questione giroscopica, quindi legata solo al peso, più che altro a dove è messo il peso (sono due ruote da 70mm di profilo), quindi credo che a differenza delle RS10, che di fatto pesano uguali, avendo più peso sul cerchio, il momento di inerzia aumenta. L'aerodinamica potrebbe entrare in gioco, ma solo a velocità più elevate di quelle a cui affronto le rotonde, diciamo oltre i 40kmh.
Per altro posso dirti che su tratti di discesa molto pedalabili, dove si raggiungono velocità importanti, tipo 60 all'ora, la ruota razzata si sente, per stabilità ma soprattutto per silenziosità: non c'è la turbolenza dei raggi.

La rigidità della ruota secondo me si sente nelle buche e nei rilanci violenti (o sprint): ecco, le razzate sono impagabili se vuoi scaricare della rabbia sull'asfalto.
 
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john.player

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Dirt & Clean
quindi meglio i test fatti sulle discesine di casa o le sensazioni delle bici che scappano da sotto al culo ?
No, intendo dire che non tutto quello che sulla carta ed in laboratorio è migliore, poi si rivela esserlo anche nel mondo reale.
Io valuterei anche affidabilità, facilità di manutenzione ed altri paramentri più pratici, rispetto ad un miglioramento di 4 secondi all'ora a a 40km/h costanti *SCIENTIFICAMENTE PROVATO* in galleria del vento.
 

sheik yerbouti

i'm voodoo child
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disc
No, intendo dire che non tutto quello che sulla carta ed in laboratorio è migliore, poi si rivela esserlo anche nel mondo reale.
Io valuterei anche affidabilità, facilità di manutenzione ed altri paramentri più pratici, rispetto ad un miglioramento di 4 secondi all'ora a a 40km/h costanti *SCIENTIFICAMENTE PROVATO* in galleria del vento.
i test si fanno su tutto, se i test sono fatti in laboratori indipendenti preferisco credere a questi che non a chi lo fa sulla discesina di casa,
l'affidabilità è il primo test che si esegue su un manufatto, altrimenti non lo metti neanche in commercio, la facilità di manutenzione è sempre relativa a chi la esegue,
e chi riesce a tenere 40km/h per un'ora ?
 

john.player

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i test si fanno su tutto, se i test sono fatti in laboratori indipendenti preferisco credere a questi che non a chi lo fa sulla discesina di casa,
l'affidabilità è il primo test che si esegue su un manufatto, altrimenti non lo metti neanche in commercio, la facilità di manutenzione è sempre relativa a chi la esegue,
e chi riesce a tenere 40km/h per un'ora ?
Quindi prendiamo tutti delle belle axis con mozzi joytech che non cambia nulla no?
No
 
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pecosbill76

mulo passista
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ovvio che sono meglio , ma pure le Racing 3 sono meglio da un punto di vista della risposta della robustezza e pure della praticità d'uso emmapperobeh sono in alluminio e nn cinesi
Sarà che sei mesi fa ho scelto proprio le Racing Zero, ma sono assolutamente d'accordo con te.

Per ciò che mi riguarda, se e quando comprerò un paio di ruote in carbonio, saranno ruote che saranno più leggere di quelle che ho e dovranno essere migliori o almeno equivalenti su tutti gli altri aspetti: ad oggi non si trova nulla del genere a meno di 2000 euro, almeno nel mercato tradizionale.
 
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giantluca

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Io alla fine le R3 che avevo adocchiato non le ho portate a casa, erano andate già da un po. Maledetti quelli che non aggiornano le inserzioni.
Così mi tocca continuare a cercare
 

john.player

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se mantieni lo stesso modo di andare in bici e di mangiare puoi stare tranquillo, non cambierà niente, a meno che i mozzi joytech non abbiano i cuscinetti inchiodati, joytech e novatec fanno parte dello stesso gruppo,
Eh già, non cambierà nulla nemmeno a fare manutenzione con due chiavi a sogliola al posto della singola brugola Campagnolo.
Flessione delle ruote, rigidità del cerchio, lavorazione della pista frenante, cerchio saldato o giuntato, niente non cambia niente...
 

sheik yerbouti

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Eh già, non cambierà nulla nemmeno a fare manutenzione con due chiavi a sogliola al posto della singola brugola Campagnolo.
Flessione delle ruote, rigidità del cerchio, lavorazione della pista frenante, cerchio saldato o giuntato, niente non cambia niente...
a livello prestazionale che si usino le chiavi con il dado le brugole dimmi cosa cambia,
è l'atleta che fa la prestazione non il telaio o le ruote,
e l'atleta per migliorare le prestazioni deve allenarsi meglio, mangiare meglio, ecc ecc ecc,
 

pecosbill76

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a livello prestazionale che si usino le chiavi con il dado le brugole dimmi cosa cambia,
è l'atleta che fa la prestazione non il telaio o le ruote,
e l'atleta per migliorare le prestazioni deve allenarsi meglio, mangiare meglio, ecc ecc ecc,
Mi sembra si stia passando da un estremo all'altro.

Ad esempio, immaginiamo un forte sprinter in volata: possibile che la rigidità del telaio e delle ruote non facciano nessuna differenza?