Gare Il caro vecchio doping

maxroman

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1 Febbraio 2024
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[...]

Il doping invece può trasformare un atleta mediocre con buona risposta ai farmaci in un campione assoluto, perchè va a compensare i nostri limiti genetici.

Dove starebbe il merito del campione così costruito?

[...]
Dove sarebbe il merito di un campione che ha il vantaggio di essere nato geneticamente superiore?
Io non ci vedo un merito.

Se ci pensi il doping tende ad appiattire questo vantaggio secondo me non meritato, e il merito sarebbe così costruito maggiormente dalla capacità di prepararsi e impegnarsi per ottenere il risultato.


Mi riferisco ovviamente alla disciplina professionistica, dove conta l'esaltazione del gesto e lo spettacolo che ciò rappresenta per lo spettatore.

Il rischio per la salute?

Forse allora dovremo anche mettere un limite di velocità in discesa? Io quando vedo questi giovani ragazzi scendere a oltre 80 all'ora su un veicolo di 7/8kg con ruote di 25mm staccando e piegando come dei motociclisti in gara, magari a pochi metri da un burrone, mi viene la pelle d'oca. Eppure è consentito anche se è pericolosissimo e potenzialmente mortale.
Perchè è consentito? Perchè è spettacolare.
Lo farei io? Mai nemmeno con una pistola puntata alla testa.
Sarei contento che mio figio facesse una cosa simile? Direi di no.
Ma io non sono un ciclista professionista, sono un amatore dilettante, brocco tra l'altro. ;-)
 
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Sono l'ultimo arrivato e spero di non venire aggredito per avere un'opinione, che ripeto è una semplice opinione molto umile, non la verità, e comprendo e accetto che il 90% di chi leggerà questo commento non sarà d'accordo e mi contesterà dandomi del pazzo, ma lo ripeto, è solo una mia opinione, da padre peraltro e penso di avere diritto di averla.
Secondo me esiste il ciclismo amatoriale, dilettantisco, dove doparsi non ha senso perchè lo scopo non è lo spettacolo, ma divertirsi e per divertirsi non serve doparsi.
Poi c'è il ciclismo professionistico, dove lo scopo non è divertirsi, o almeno non è lo scopo principale. Lo scopo del ciclismo professionistico è far diverire il pubblico, lo scopo è lo spettacolo.
In un contesto in cui lo scopo è la prestazione finalizzata allo spettacolo, non ci vedrei nulla di male in un doping legalizzato sotto controllo medico.
Chi dice che così dipende da chi reagisce meglio alle sostanze, si potrebbe rispondere: anche senza doping dipende da chi reagisce meglio agli stimoli allenanti.
Ci sono sport in cui l'etnia fa la differenza, in base all'etnia si è più portati a determinati sport piuttosto che altri.
Quindi dovremo fare classi divise per etnia, sulla base dello stesso principio, perchè ogni etnia risponde agli stimoli allenanti in modo diverso?
Doping e i rischi per la salute? Non lo so, forse sono male o poco informato, ma quanti morti per doping ci sono stati negli ultimi 30 anni? Chiedo per sapere.
Nel caso ce ne siano stati (probabilmente si) qual'è il rapporto tra atleti che fanno uso di sostanze e atleti che hanno problemi di salute a causa delle sostanze? (usate sotto controllo e responsabilità del medico)
Quante persone nella popolazione muoiono di patologie di tipo cardiaco o di altro genere perchè si imbottiscono di cibi zuccherati dalla mattina alla sera o mangiano tutti i giorni grassi idrogenati? Per lo stesso principio forse dovremo vietare il saccarosio e la margarina?
Ho letto del rapporto genitori, figli e sport.
Se un genitore è contrario all'idea del doping, può semplicemente spiegare al figlio che lo sport può essere un divertimento e non un lavoro, e in quel caso il doping non ha alcun senso, se poi ci si accorge di essere particolarmente portati allora andrà valutato cosa comporta decidere di farlo per procurare spettacolo e divertimento agli altri, e in tal caso ogni genitore dovrebbe spiegare eventuali rischi per la salute che pensa siano legati al doping e se lo ritieno opportuno dissuadere il figlio oppure, almeno, metterlo di fronte ad una scelta consapevole.
Ovviamente il doping sotto i 20 anni lo vieterei in modo assoluto. Ma sopra i 20, con il controllo medico, perchè no?
In fondo, se ci pensate, ci sono sport pericolosissimi (motogp, formula1) e legalissimi, e i genitori sicuramente non hanno piacere di sapere che i loro figli rischiano la vita ogni volta che praticano tali sport. Eppure sono consentiti.
Comprendo che per qualcuno tutto ciò che ho scritto è folle, sconclusionato, idiota.
È il prezzo che a volte occorre pagare quando si decide di dire qualcosa fuori dal coro.
Senza offesa per nessuno.
Io rispetto chi non è d'accordo, perchè riconosco le loro ragioni e le loro opinioni, che possono essere condivisibili, ma ho le mie idee e un grado di flessibilità, per questo le mie idee possono apparire a molti strampalate e spero che chi legge possa accettare che qualcuno non la pensi come lui.
Grazie per aver letto.
Completamente in disaccordo, ritengo che qualsiasi sostanza che alteri la prestazione fisica è sportiva non sia eticamente corretta, non riesco neanche a pensarlo, scusami sarà un mio limite per come vedo lo sport a tutti i livelli e per come cerco di insegnarlo a mia figlia.
Mi immagino le prossime Olimpiadi dove tutti i record ottenuti in modo "pulito" verranno azzerati e si ripartirà con le nuove prestazioni alterate dal doping...
 

lechuzo2008

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24 Gennaio 2018
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colnago
La cosa .......

A proposito di chi disegna malvagi giornalisti che per vil guadagno cercano di colpire i poveri ciclisti, direi proprio il contrario. Tanto negli anni 90 - 2000 quanto oggi per la maggior parte dei giornalisti l'argomento era tabù, mai raccontato seriamente. Un giornalista che deve quotidianamente intervistare sportivi NON PUO' fare inchieste sul doping, ma nemmeno parlarne. Inchieste come queste, non sul si dice, ma su elementi che il cittadino comune non percepisce non ce ne sono, e guardacaso se un giornalista esce dalle righe e ne parla a chi si punta il dito ? Al giornalista. Viviamo in una società dove la libertà di stampa davvero da moltissimo fastidio anche ai comuni fruitori. Perché alla fine se uno parla di scialappe accusando a caso si sopporta di più di accuse circostanziate, anche senza nomi e cognomi. In Italia, sparito Capodaqua per limiti di età , chi fa inchieste ? A me sembra che il giornalismo di inchiesta sia del tutto tramontato.
A mio avviso i nomi e cognomi non servono, questo è compito degli inquirenti e delle agenzie, ma vedere se il sistema è così perfetto come viene venduto o meno è assai più importante. e per favore, non date del dopato ad un corridore solo perché va una settimana in Spagna, non è questo il senso.
dopo madonna di campiglio i giornali hanno campato per anni sulla vicenda " droga" !!! ho il solaio pieno di gazzetta dello sport ( immonde con editoriali farneticanti del direttore) e di bicisport degli anni 90 sul tema!
sai quante volte li ho riletti?! se lo facessi anche tu denigreresti la maggior parte dei giornalisti ( e non solo ovviamente ) che , a tutti gli effetti , hanno sputato nel piatto dove hanno mangiato per anni ( Marco Pantani ) senza ritegno alcuno
e tanti sono ancora lì, alcuni anche in televisione, ( radiocorsa tanto per citarne uno ...) e magari vengono pure omaggiati nelle commemorazioni
ora che fossero o siano brave persone non lo so , anzi sicuramente lo sono
ma bravi giornalisti no!
 

uber

Apprendista Passista
29 Giugno 2014
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Bianchi Intenso
A me sembra, da spettatore attento ma che non conosce a fondo la materia, che una forma di doping sotto controllo medico sia presente già adesso (in tutti gli sport).
Si è letto in passato di utilizzi abbastanza spinti di tue o di metodi/sostanze fuori dalla lista doping ma chiacchierate o in discussione per entrarvi. Si legge di ciclisti affetti dalle malattie più delibitanti, che a malapena potrebbero strappare un certificato di idoneità agonistica che vincono corse da tre settimane... Tutto in regola, tutto "prescritto" dai medici.
A me sta bene ma direi che un limite va dato, il doping libero può diventare pericoloso. Perché se la Jumbo (per fare un esempio), che ha campioni fra le sue linee, potrebbe magari permettersi uno staff medico di livello e magari di stare bassa con il dopaggio, mi immagino una professional che che lotta per sopravvivere cosa si possa inventare per fare il risultato al giro o al tour...
 
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23 Ottobre 2020
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A me sembra, da spettatore attento ma che non conosce a fondo la materia, che una forma di doping sotto controllo medico sia presente già adesso (in tutti gli sport).
Si è letto in passato di utilizzi abbastanza spinti di tue o di metodi/sostanze fuori dalla lista doping ma chiacchierate o in discussione per entrarvi. Si legge di ciclisti affetti dalle malattie più delibitanti, che a malapena potrebbero strappare un certificato di idoneità agonistica che vincono corse da tre settimane... Tutto in regola, tutto "prescritto" dai medici.
A me sta bene ma direi che un limite va dato, il doping libero può diventare pericoloso. Perché se la Jumbo (per fare un esempio), che ha campioni fra le sue linee, potrebbe magari permettersi uno staff medico di livello e magari di stare bassa con il dopaggio, mi immagino una professional che che lotta per sopravvivere cosa si possa inventare per fare il risultato al giro o al tour...
Il 18 Maggio Maggio 2002 durante il Giro d'Italia I Nas Fecero irruzione negli Alberghi dove soggiornavano le lo loro squadre e Arrestarono 2 Corridori Partecipanti al Giro.
Uno dei dei due era colpevole di avere con se delle pasticche di Caffeina

2024 Look below :roll:

 

Lumi

Scalatore
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Colnago V3Rs
Dove sarebbe il merito di un campione che ha il vantaggio di essere nato geneticamente superiore?
Io non ci vedo un merito.

Se ci pensi il doping tende ad appiattire questo vantaggio secondo me non meritato, e il merito sarebbe così costruito maggiormente dalla capacità di prepararsi e impegnarsi per ottenere il risultato.


Mi riferisco ovviamente alla disciplina professionistica, dove conta l'esaltazione del gesto e lo spettacolo che ciò rappresenta per lo spettatore.

Il rischio per la salute?

Forse allora dovremo anche mettere un limite di velocità in discesa? Io quando vedo questi giovani ragazzi scendere a oltre 80 all'ora su un veicolo di 7/8kg con ruote di 25mm staccando e piegando come dei motociclisti in gara, magari a pochi metri da un burrone, mi viene la pelle d'oca. Eppure è consentito anche se è pericolosissimo e potenzialmente mortale.
Perchè è consentito? Perchè è spettacolare.
Lo farei io? Mai nemmeno con una pistola puntata alla testa.
Sarei contento che mio figio facesse una cosa simile? Direi di no.
Ma io non sono un ciclista professionista, sono un amatore dilettante, brocco tra l'altro. ;-)
Totalmente in disaccordo con entrambi gli interventi.

Sembri pensare che il doping aumenti lo spettacolo, io penso che lo distrugga, non vedrei nulla di attraente in una gara ciclistica fra dopati conclamati. Non mi è chiaro da dove ti venga questa idea per me assurda.

Gli atleti per vincere devono allenarsi, non basta la genetica, ma a parte questo non mi è chiaro perche’ il fatto che nasciamo con doti diverse sia per te un problema nell’accettare la grandezza di un campione, mi sembra anche questa una idea balzana.

Prendi Sinner, è venuto al mondo con doti atletiche innate che lo avrebbero fatto diventare forte in molti sport, ha dedicato la sua vita al tennis ed è diventato un campione in questa disciplina grazie al suo lavoro e alla sua dedizione, questo è il tipo di campione che suscita ammirazione e attira il pubblico, non un dopato che bara per vincere.

Conosci la parabola dei talenti?
 

maxroman

Novellino
1 Febbraio 2024
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Totalmente in disaccordo con entrambi gli interventi.

Sembri pensare che il doping aumenti lo spettacolo, io penso che lo distrugga, non vedrei nulla di attraente in una gara ciclistica fra dopati conclamati. Non mi è chiaro da dove ti venga questa idea per me assurda.

Gli atleti per vincere devono allenarsi, non basta la genetica, ma a parte questo non mi è chiaro perche’ il fatto che nasciamo con doti diverse sia per te un problema nell’accettare la grandezza di un campione, mi sembra anche questa una idea balzana.

Prendi Sinner, è venuto al mondo con doti atletiche innate che lo avrebbero fatto diventare forte in molti sport, ha dedicato la sua vita al tennis ed è diventato un campione in questa disciplina grazie al suo lavoro e alla sua dedizione, questo è il tipo di campione che suscita ammirazione e attira il pubblico, non un dopato che bara per vincere.

Conosci la parabola dei talenti?
Conosco la parabola dei talenti e infatti non ho detto che gli atleti per vincere non debbano allenarsi e il doping non può certo avere effetto su atleti che stanno in poltrona senza allenarsi.

Non ho nemmeno detto che la gentica per me sia un problema, ho semplicemente detto che poichè tu parlavi di meriti (non io, ma tu), la genetica non è un merito, ed è vero. (o forse la genetica è un merito e non lo sapevo?)

Rimane un fatto, cioè che dal tuo punto di vista, quello del "merito" genetico, il doping lo appiattisce. Poi ognuno lo valuta positivamente o negativamente, ognuno ha le sue opinioni, mi sembra anche giusto.

Per il discorso dello spettacolo.

Pantani, che tutti sanno fosse dopato, è diventato una leggenda con le sue gesta memorabili. Lo spettacolo con lui in gara e qualche salita seria, era garantito. Ed erano dopati quasi tutti, tra l'altro, non solo lui. (ho letto un interessante articolo di recente su vecchi campioni analizzati anni dopo con le nuove tecnologie).
 

maxroman

Novellino
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Completamente in disaccordo, ritengo che qualsiasi sostanza che alteri la prestazione fisica è sportiva non sia eticamente corretta, non riesco neanche a pensarlo, scusami sarà un mio limite per come vedo lo sport a tutti i livelli e per come cerco di insegnarlo a mia figlia.
Mi immagino le prossime Olimpiadi dove tutti i record ottenuti in modo "pulito" verranno azzerati e si ripartirà con le nuove prestazioni alterate dal doping...
Ok, però nel caso del ciclismo, ma anche altri sport, i record sono stati battuti anche con l'avvento di nuove tecnologie, o di metodi di allenamento scientifici che epoche addietro non esistevano.

Sarebbe come dire che non è giusto superare i record di Bartali perchè le biciclette e le tecnologie di oggi sono superiori a quelle degli anni 30 e 40 e obbligare gli atleti a utilizzare la stessa bicicletta che usava lui.
 
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Ser pecora

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Sembri pensare che il doping aumenti lo spettacolo, io penso che lo distrugga, non vedrei nulla di attraente in una gara ciclistica fra dopati conclamati.

Su questo non saprei onestamente. Perlomeno se si resta al ciclismo, che è uno sport pallosetto da guardare a livello di "spettacolo". Sarà un caso che da anni si sente ripetere la critica al ciclismo noioso perché "con lo scattino all'ultimo km". In particolare dalla generazione che è nata (ciclisticamente) guardando le bombe atomiche e mitizza un passato che non conosce fatto di immaginifiche "fughe da lontano", che televisamente erano una zappata negli zebedei.

Gli atleti per vincere devono allenarsi, non basta la genetica

Ma nemmeno solo quello, contano la motivazione, la psicologia in generale, i fattori ambientali (il supporto nella crescita, la disponibilità famigliare, etc..). Ed infine la fortuna. Perché senza un po' di quella non vai lontano comunque. Puoi essere fortunato ad avere la migliore genetica del mondo, ma basta un infortunio al momento sbagliato, il nascere nel posto sbagliato, etc... e non avrai una carriera di successo. O te la vedrai stroncata. Non a caso gli anglosassoni hanno l'aforisma The more I practice, the luckier I get.

E comunque pensare al doping come una "livella" per la sfortuna genetica per me fa mancare proprio il punto stesso dello sport, che è accettare i propri limiti. Tutte le solite pippe che vengono propinate in continuazione sullo "scoprire i propri limiti" hanno senso proprio e solo....se li trovi...ed ognuno ha i suoi. Pensare di annullarli con aiuti esterni rende lo sport una burla in cui non c'è niente da imparare e quindi "nessuna scuola di vita". Un circo totalmente fine a se stesso dove vince solo quello disposto a rischiare di più. Tipo certi body builder. Di fatto li trovo molto vicini alla droghe in genere: dei modi per rifiutare la realtà che non ci piace e crearsene una artificiale in cui sono felice, fiko, faccio benchpress da 600kg e ho la ftp da 500w. Ma è una balla.
 

luccio

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Ok, però nel caso del ciclismo, ma anche altri sport, i record sono stati battuti anche con l'avvento di nuove tecnologie, o di metodi di allenamento scientifici che epoche addietro non esistevano.

Sarebbe come dire che non è giusto superare i record di Bartali perchè le biciclette e le tecnologie di oggi sono superiori a quelle degli anni 30 e 40 e obbligare gli atleti a utilizzare la stessa bicicletta che usava lui.
la genetica non è un merito ma un dato di fatto.
Ad esempio la genetica ha dato ai neri fibre muscolari veloci (le fibre bianche, che i bianchi hanno di meno) utili per azioni brevi ed esplosive. Sarà un caso che gli sprinter ad alto livello nell'atletica sono quasi tutti neri.

Dovevamo dire a Usain Bolt di farsi 110 metri perchè parte avvantaggiato rispetto ai bianchi oppure rispetto al nero con la mamma bianca ?

Ci siamo pure ritrovati un Ben Johnson nero doparsi come un ossesso per battere Carl Lewis nero (forse anche lui non del tutto a pane e acqua). Pensa se si giustificava dicendo che Lewis aveva più fibre veloci....

Hai ragione sull'uso della tecnologia, sono pienamente favorevole, ma non lo confonderei con il doping inteso come doping.
 

Ser pecora

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Hai ragione sull'uso della tecnologia, del quale sono pienamente favorevole, ma non lo confonderei con il doping inteso come doping.

Infatti anche la tecnologia come cosa è doping o no è regolamentata. Poi non si può far finta di vivere ai tempi di Bartali...se no sarebbe una buffonata senza senso pure quella.

Ma in generale se nello sport viene sempre propugnato il concetto di "Fair Play" vuol dire che è intrinseco che lo sport sia Unfair. Altrimenti non servirebbe ricordarlo.

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luccio

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Infatti anche la tecnologia come cosa è doping o no è regolamentata. Poi non si può far finta di vivere ai tempi di Bartali...se no sarebbe una buffonata senza senso pure quella.

Ma in generale se nello sport viene sempre propugnato il concetto di "Fair Play" vuol dire che è intrinseco che lo sport sia Unfair. Altrimenti non servirebbe ricordarlo.
servirebbe ricordare il "Fair Play" non solo nello sport.
(anche alle casse di un supermercato ad esempio)
 

Lillolallo

via col vento
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Poi fai la 9colli e vedi la realtà, panzoni tutti acchittati, tutti storti, che vanno come dei motorini, vanno alle sagre di paese per vincere un prosciutto non si sa come, e poi sui forum fanno i fenomeni ahahahahahah
 

maxroman

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la genetica non è un merito ma un dato di fatto.
Ad esempio la genetica ha dato ai neri fibre muscolari veloci (le fibre bianche, che i bianchi hanno di meno) utili per azioni brevi ed esplosive. Sarà un caso che gli sprinter ad alto livello nell'atletica sono quasi tutti neri.

Dovevamo dire a Usain Bolt di farsi 110 metri perchè parte avvantaggiato rispetto ai bianchi oppure rispetto al nero con la mamma bianca ?

Ci siamo pure ritrovati un Ben Johnson nero doparsi come un ossesso per battere Carl Lewis nero (forse anche lui non del tutto a pane e acqua). Pensa se si giustificava dicendo che Lewis aveva più fibre veloci....

Hai ragione sull'uso della tecnologia, sono pienamente favorevole, ma non lo confonderei con il doping inteso come doping.
La genetica è un fatto, assolutamente sì, come l'etnia. Non ho detto che c'è qualcosa di sbagliato in questo.

Ho solo detto che non è un merito come si poteva intendere dalla tua affermazione "Dove starebbe il merito del campione così costruito?" in riferimento alla frase precedente "se sei un atleta geneticamente mediocre resti mediocre".

Se quindi lo scopo è la ricerca del merito, in teoria andrebbero messi dei pesi in salita agli atleti geneticamente più leggeri o cose simili. È ovviamente assurdo.

Se lo scopo è (come poi in effetti è) lo spettacolo, allora secondo me cambia la prospettiva. Ripeto. Secondo me.
 

luccio

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Ho solo detto che non è un merito come si poteva intendere dalla tua affermazione "Dove starebbe il merito del campione così costruito?" in riferimento alla frase precedente "se sei un atleta geneticamente mediocre resti mediocre".
mi sono perso chi ha scritto cosa, ma la frase non l'ho scritta io.
( sto guardando fuori dalla finestra sperando che il tempo migliori...., la bici è pronta)

Se quindi lo scopo è la ricerca del merito, in teoria andrebbero messi dei pesi in salita agli atleti geneticamente più leggeri o cose simili. È ovviamente assurdo.

Se lo scopo è (come poi in effetti è) lo spettacolo, allora secondo me cambia la prospettiva. Ripeto. Secondo me.
lo scopo è fare spettacolo rispettando le regole.
Se sei dotato di genetica favorevole e ti dopi non va bene (...e la scusa "tutti lo facevano e comunque avevo un motore migliore degli altri" e cose del genere, a me fanno solo sorridere. Anzi piangere)
Se sei dotato di genetica svaforevole e ti dopi non va bene (altrimenti accettiamo che un non laureato in medicina possa fare il medico perchè a lui giocare al piccolo dottore è sempre piaciuto...)
Se sei dotato di genetica sfavorevole e non vinci, mi stai simpatico. Pure questo è spettacolo (e nel ciclismo di gregari spettacolari ne è pieno il mondo)
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
La soluzione sarebbe creare una federazione parallela all’uci con gare riservate agli atleti che decidono di gareggiarvi senza nessun controllo.
Come sponsor tutte le case farmaceutiche e chiunque interessato e vinca il più forte o il più bravo.
 

maxroman

Novellino
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mi sono perso chi ha scritto cosa, ma la frase non l'ho scritta io.
( sto guardando fuori dalla finestra sperando che il tempo migliori...., la bici è pronta)


lo scopo è fare spettacolo rispettando le regole.
Se sei dotato di genetica favorevole e ti dopi non va bene (...e la scusa "tutti lo facevano e comunque avevo un motore migliore degli altri" e cose del genere, a me fanno solo sorridere. Anzi piangere)
Se sei dotato di genetica svaforevole e ti dopi non va bene (altrimenti accettiamo che un non laureato in medicina possa fare il medico perchè a lui giocare al piccolo dottore è sempre piaciuto...)
Se sei dotato di genetica sfavorevole e non vinci, mi stai simpatico. Pure questo è spettacolo (e nel ciclismo di gregari spettacolari ne è pieno il mondo)
Sì l'ha scritta Lumi e io mi riferivo alla sua affermazione. Non ad altro.

Che lo scopo è fare spettacolo rispettando le regole sono d'accordo.

Che si possa avere un'opinione sulle regole e come queste possano magari cambiare penso sia legittimo.