si certo, ok sono due visioni diverse.
però per la mediofondo da 80-100km quanti rider trovi con la voglia di competere per il mero gusto di competere?
quanta trasferta sono disposti a fare? che sistemazione/alloggio e quanti giorni di permanenza nel territorio? in buona sostanza quanto indotto tra partecipanti e accompagnatori su hotel e ristoranti?
secondo me siamo quasi a zero. e a quel punto gli organizzatori hanno la forza con le autorità locali, per il patrocinio, il diritto alla chiusura strade? il presidio di vigili e polizia stradale? il coinvolgimento dei volontari delle associazioni locali che aiutano a far diventare una banale garetta in un evento.
alla SDR ho visto centinaia di volontari lungo il percorso, ristori super presidiati, cambi
ruote, assistenza in corsa, gli alpini ad illuminare le gallerie sul mis. La sdr stessa è un tributo agli alpini e alla storia recente dei luoghi. poi per carità può essere che 2-3ore dietro ai primi, riprenda il traffico. d'altra parte se non ci sono altre strade gli abitanti del territorio o i turisti ignari della gara avranno pur diritto a muoversi un po'.
la mobilità delle persone è aumentata il traffico è aumentato e pretendere di poter correre in sicurezza su garette da 80-100 da parte di 2-300rider che si ritrovano in giornata e dopo l'arrivo spariscono, secondo me non è più da considerarsi un diritto. e infatti tanti organizzatori su territori anche belli hanno abdicato. fortunatamente si può ancora fare in zone meno abitate/trafficate, tuttavia io ho superato quella stagione in cui andavo a "correre" nel senso romantico del termine.