Semplicemente le ebike sono biciclette a pedalata assistita, quindi assistono la pedalata con un motore elettrico.
Requisito fondamentale è che occorre pedalare, altrimenti diventa uno scooter elettrico che va a tot kmh e con tutti i requisiti e doveri del caso: bollo, assicurazione, targa, casco, luci, etc…
Se si tarocca una ebike per poter andare in giro senza pedalare, paghi tutto.
D'accordo, infatti il punto è questo: a livello legislativo è tutto chiaro, ma come sempre in Italia la facilità con cui si aggirano le norme crea di fatto un presupposto per dare un ulteriore giro di vite.
Utopisticamente è tutto chiaro e semplice, ma resta il fatto che bisognerebbe ragionare in maniera concreta sulla velocità che va di pari passo alla conduzione del mezzo, lo spazio di frenata, la sicurezza, che è il fine ultimo per tutti gli utenti della strada.
La signora di mezza età che con la bici normale al massimo fa i 15 km/h, si ritrova a velocità che per noi ciclisti sono a dir poco semplici per gestire il mezzo, ma che per lei possono essere difficili. Tanto più che molti vanno nelle ciclopedonali dove il limite per legge è 10 km/h.
Controlli sulle bici modificate non ce ne sono, vedi i Bangla e gli anziani passare davanti alle pattuglie dei vigili in centro città, in strade esterne, senza che nessuno si ponga il problema. Alla fine sono caxxi loro se fanno danni perché non sono in regola, e dopo se capita un incidente sarà lunga la procedura civile per avere un risarcimento senza una assicurazione, però resta il fatto che andrebbe fatto qualcosa a monte: questa cosa si chiama prevenzione. Se uno di questi mi viene addosso e mi fa male e mi distrugge la bici, in primis me la prenderei con chi glielo ha concesso, perché si poteva evitare.