Le posizioni di tanti anni fa non possono più essere replicate perché le geometrie delle bici sono cambiate radicalmente,
Le geometrie sono cambiate principalmente per far si che il mezzo sia quanto più performante possibile, eviti flessioni che assorbono energia o eccessivi sbacchettamenti che in pratica fanno perdere "scorrevolezza" all'insieme mezzo ciclista.
Ma questo non significa che uno poi non riesca a replicare la propria posizione anche su questi telai ridotti nello stack e nel reach che sono oggi le 2 misure di riferimento.. visto le mille mila possibilità di reggisella e selle stem e conformazione manubri vari.
Al più poi uno può trovare un telaio più stabile e guidabile di un altro.. ma la posizione centra come i cavoli a merenda.. e si.. ci si è alzati e avanzati accorciando oltremodo le pedivelle (mostro docet.. dicasi Pogi) perchè con il cicloergometro e la misura degli angoli in contemporanea al prelievo del lattato si è visto che è MOLTO PIù REDDITIZIO perchè appunto si usano solo certi distretti muscolari in tempi più brevi a parità di potenza.. quindi meno dispendio energetico.. oltre ovviamente ad un recupero metabolico mirato con alimentazione adeguata al percorso (questo in genere per i pro.. ma anche per taluni amatori evoluti)
Poi c'è, com'è giusto che sia, chi resta convinto dei principi di 30-40 anni fa.. perchè si sente di pedalare e rendere a modo.. senza neppure fare una prova (dove ci vorrebbe tempo e dedizione) con i nuovi telai e gomme e di conseguenza la posizione adeguata.
Noi ci possiamo cmq accontentare visto che gare tirate non ne facciamo ne tanto meno siamo verso i limiti massimi per la maggior parte del tempo che pedaliamo.. questo perchè la "trasformazione" consta di tempo e impegno.. oltre che una valida motivazione per ottenere il massimo dei risultati.
A me, come già detto (nonostante abbia provato) frega na sega.. perchè per ciò a cui miro mi basta e avanza avere tempo per divertirmi e rilassarmi mantendomi fisicamente in forma.. per quel che mi è concesso ovviamente.